Cravenroad7

Dai, che fra un po' torna anche Medda!

Solo una parola: FINALMENTE!

Certo che Gualdoni sta(va) sui cabasisi a un bel po' di persone!

Questo, non vorrei esagerare, potrebbe essere l'inizio del rinascimento dylaniato!

evvai con la new wave!

spero di tornare a prendere dyd regolarmente, sono anni che non succede...

muy bien!

Perchè, la barbato era andata via? Ma pochi mesi fa non aveva annunciato che stava scrivendo una nuova storia di dylan che a momenti spaventava lei stessa medesima? Forse era solo impegnaa in quel flop di Davvero e ora è di nuovo libera.

dove hai letto che Davvero è un flop?

Io tifo per Ambrosini....ma in realtà mi basta che vada via Gualdoni.

Ok, se qualcuno continuava a dubitarne, ormai è ufficiale.
Era il Gualdo ( ), con la sua linea editoriale semplificata e contro-autoriale, in collaborazione col resto del "comitato oscuro" della redazione, ad ostacolare di fatto la produzione di qualità, per partito preso...per poi prenderselo in quel laddove il suo mal-partito, causa defenestrazione.
Speriamo che gente come Barbara, il RRobe ed Ambrosini possa ritornare a creare come più gradisce, nel vero senso/spirito dylanianto, mentre i cameo degli epurati altrove, come Medda, Enna e Chiaverotti possano farsi più frequenti di tanto in tanto.

L'epoca oscura non è però ancora finita, se non si capisce quanti altri scagnozzi del gualdo-pensiero siano rimasti in redazione anche dopo il suo allontanamento dai vertici .

ALOHA NEW OLD GENERATION

In realtà però nessuno degli autori citati che si erano allontanati dalla serie durante la gestione Gualdoni ha una produzione numericamente abbastanza corposa da risollevare la testata (tant'è vero che già da tempo prima si parlava di crisi di Dylan Dog)... però senza dubbio si potrebbero creare delle punte interessanti.
Ora non facciamo tutto più grosso di quanto è.

Diciamo, coniugando ad hoc i tempi verbali al passato/potenziale, che NON L'HA AVUTA, o NON HA POTUTO AVERCELA
Per varie ragioni, tra cui l'ostruzionismo del Gualdo non ultimo... a tarparle le ali
Da adesso potrebbero incrementare, e non solo in termini numerici, perché disporrebbero di più libertà creativa... anche se è tutto da vedere, poiché l'editore rimane sempre quello.
I risultati, comunque, se e quali ci saranno, si vedranno dal 2015, dopo la riorganizzazione e le storie sfornate dal nuovo (eventuale) corso.

ALOHA

Non dimentichiamo che Gualdoni ha sfracassato lo speciale di Paola Barbato, ad esempio. Se quelle poche storie che pubblicano vengono rimaneggiate fino a farle diventare illegibili allora rrobe, barbato e compagnia bella possono anche scrivere altri fumetti. Ci vuole un curatore che rispetti ciò che scrivono, il loro modo di vedere Dylan Dog.
Se Barbato + Recchioni + Medda + Enna + Ambrosini scrivessero 2 storie a testa l'anno, ed editate come si deve, vedrete che si tornerà a parlare di dylan dog come ai bei vecchi tempi. Poi non dimentichiamoci Ruju, Cavaletto e lo stesso Gualdoni che quando scrive non è malaccio.

Ambrosini non aveva certo fatto mistero di avere problemi con Gualdoni.
E anche Recchioni aveva dichiarato che non sarebbe tornato a Dylan finché le cose non fossero cambiate... e non era difficile immaginarsi a che cambiamento si riferiva.
Il messaggio della Barbato riguardante il suo "ritorno" a Dylan invece appare strano, dato che non aveva mai dichiarato di essersene allontanata e soprattutto, come qualcuno ha fatto notare, solo pochi mesi fa aveva scritto su facebook di star lavorando ad una storia del "nostro".

Non ho comunque mai creduto che Gualdoni avesse volontariamente allontanato certi autori, penso piuttosto che abbia cercato di ingabbiare la loro arte all'interno di un numero di regole eccessive, essendo probabilmente convinto (un po' arrogantemente) di avere in testa la "formula" certa di come deve essere scritta una storia di Dylan Dog. Temo anche che intervenisse pesantemente sui dialoghi degli altri autori, ma non posso averne la certezza (fermo restando che gli editor, più o meno piccoli interventi sui dialoghi altrui li apportano praticamente sempre, in qualsiasi ambito - fumettistico, letterario, televisivo, o altro).

A sostegno di questo mio pensiero, c'è un post che avevo letto poco tempo fa sulla pagina facebook della Barbato e che mi ero appuntato. In quel momento non ero certo che riguardasse Dylan Dog e non la sua produzione letteraria e non posso averne la certezza matematica neanche ora... ma dopo la notizia della sostituzione di Gualdoni diviene inevitabile fare due più due.
Il post era questo:
"Come uccidere un autore: trasformare la sua arte in qualcos'altro.
Dirgli cosa scrivere.
Come scriverlo.
Come ammiccare al lettore.
Quali tappe sono obbligatorie, e passare dal via e fermarsi in prigione come a Monopoli.
Trasformare la necessità di scrivere in scrittura per necessità.
Farlo scrivere per i soldi, i debiti, la pagnotta, spingerlo a scrivere perché DEVE e non perché PUO'.
E' più che omicidio o stupro dell'arte, è tortura.
E quando qualcosa o qualcuno o semplicemente la vita o un fato bonario ti libera da questa merda immonda, la tua creatività è ridotta come quella di un ostaggio in preda allo stress post-traumatico.
Ci vuole tempo.
Ci vuole pazienza.
Bisogna lasciar tempo alla fantasia di perdere la cianosi, respirare e vivere.
Certo c'è di peggio.
Ma c'è anche di meglio."
Un messaggio che mi fa pensare di aver sottovalutato un po' il "problema" Gualdoni alla guida di Dylan Dog.

Per quanto riguarda Medda ed Enna, comunque, credo che il primo non lo rivedremo finché non avrà terminato di lavorare alla sua nuova miniserie, mentre il secondo dubito proprio che tornerà (se non per una comparsata) fino a ché Saguaro continuerà ad uscire. Certo, se si dimostreranno vere le voci sulle scarse vendite della serie, allora è possibile che non duri ancora molto e quindi ci sarebbero buone probabilità di rivederlo. Ma tutto sommato gli auguro che non sia così.

Quel post di Paola lo avevo già addocchiato: è parecchio denso ed incisivo, anche se non credo si riferisca in toto alle sue esperienze con la SBE, più o meno recenti. E' più una riflessione sulle dinamiche editore-scrittore in senso allargato. Però, alla luce di certi fatti risaputi e ribaditi per Dylan Dog, fa riflettere e parecchio.



Nonostante la sua memoria elefantiaca storia per storia, non credo che il Gualdo fosse arrogantemente convinto di tenere/sapere la formula esatta di come scrivere una perfetta storia dylaniata.
La sua linea editoriale più che altro mirava a produrre, anche snaturando la testata, storie semplici, lineari, leggerine, per tutti e tutti i gusti, agevolmente non-equivoche, prive di contenuti scabrosi, etically correct, occhieggianti ai ccciovani e fiduciose sulla fedeltà delle vecchio leve, mantenendo un tot di vendite e senza scatenare i temutissimi comitati dei genitori bacchettoni

Forse un atto di arroganza anche questo


ALOHA, NO GRAZIE

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