Cravenroad7

La percezione individuale, in questi casi, non fa testo. Anche nella mia edicola vedo molti DD invenduti (il n.1 della CSAC, addirittura, lo presi in ritardo e ne era rimasta una pila intera). Questo non significa che la situazione sia la stessa in tutta Italia. Fino a quando qualche fonte affidabile, meglio se ufficiale, non rivelerà l'andamento delle vendite, si può soltanto provare a speculare. Ma niente di più.
Che poi Zagor sia (stato) un successone ho i miei dubbi. Avrà venduto sicuramente al di sopra delle attese (questo sì, è stata una sorpresa per tutti), ma la decisione della sua chiusura è stata presa proprio perché è sceso sulle 20.000. Con questa cifra, a quanto sembra, si fa fatica a sopravvivere in edicola. Non c'entra niente, quindi, che i fedelissimi dell'inedito mensile siano 40.000. Potrebbero essere anche il doppio.
Certo, è vero che 20.000 copie sono un numero ragguardevole rapportato ai lettori attuali dello Spirito con la Scure. Ma, come dicevo, non è secondo questa relazione che si valuta il successo commerciale di un'iniziativa come questa. Detto brutalmente: la CSAC deve fare cassa se intende permanere in edicola.
Io ho persino ipotizzato che la CSAC di DD sia partita prima della chiusura di questa anche per ammortizzarne (o coprirne) le eventuali perdite, in modo da garantire ai lettori la ristampa di tutto il periodo nolittiano. È un'ipotesi, certo, ma non del tutto improbabile.

Credo che non sia solo un problema di successo di vendite, ma anche di 'materiale' a disposizione.

Una volta raggiunto il n.71 CSAC, il materiale nolittiano sarà stato tutto pubblicato. Già quelle che vengono pubblicate ora sono storie un po' più deboli rispetto all'autentico Periodo d'Oro di Nolitta.

Il materiale di Toninelli è oggettivamente di qualità troppo bassa.
E non stiamo parlando di appena una dozzina di albi, ma di un bel malloppo di numeri. Saltarli tutti a piè pari per arrivare subito a Moreno Burattini lascerebbe un sacco di buchi narrativi, dato che Zagor possiede indubbiamente una certa continuity.


In fondo, è lo stesso motivo per cui di Dylan hanno deciso di pubblicare i primi 150 numeri e non, poniamo, i primi 200.
I numeri dopo il 150 hanno una cattiva nomea. E' normale che non si voglia rischiare.


E nella mia edicola arrivano regolarmente 2 copie di Zagor CSAC (una presa da me ) e ZERO di Dylan CSAC.
Ovviamente sono il primo a riconoscere che si tratta di un dato isolato che, preso così com'è, non significa assolutamente nulla.



Lo Zagor scritto da Burattini è di qualità più che rispettabile, anche se il buon Moreno ha pure lui i suoi 'bassi' ogni tanto.

Ed è una delle poche testate (insieme a Dampyr, se ricordo bene) che vede i lettori in ascesa, seppur lenta, anzichè in calo o in stallo.

Le vendite di Zagor sono abbastanza stabili, ma calano pure loro. Calano poco o niente, il che è un successo, ma non credo che aumentino. Il discorso della qualità che fai in relazione alla ristampa è giusto ma non credo che alla Bonelli (e a Repubblica) facciano conti di questo tipo: in fin dei conti, la CSAC di Tex ha pubblicato le peggio ciofeche nizziane, e Toninelli non ha mai raggiunto gli abissi di Nizzi (anche se il suo periodo non è certo memorabile).

Per il discorso sulle vendite di Zagor, mi sono basato su conversazioni fatte con addetti ai lavori bonelliani durante una Fiera di Lucca. Avevano lasciato trapelare che Zagor e Dampyr erano le uniche testate "in rialzo".

E' d'altra parte vero che la Fiera di cui parlo risale a due anni fa, e quindi nel frattempo le cose possono essere cambiate.


Per quanto riguarda Tex, hai ragionissima riguardo alle ciofeche nizziane. Ma Tex è sempre stato un "caso speciale" nell'editoria italiana (e bonelliana) : vende anche quando la qualità è bassa e ha uno zoccolo durissimo di fans che comprano sempre tutto, anche la centesima ristampa.

Inoltre la base di lettori di Tex è più ampia. Se con buone storie vende (sparo un numero a caso) centomila copie, con storie brutte ne venderà meno ma comunque suppergiù cinquanta-sessantamila copie (sempre numeri a caso).
Zagor ha una base di lettori più ristretta. Se con storie buone vende tre-quarantamila copie, con storie brutte può calare a quindicimila. E' difficile che una testata veda aumentare il parco lettori quando il materiale è di cattiva qualità...

"dal vivo" anche la copertina del numero 9 è da urlo!

La CSC la comprerei anche per la sola copertina, oltre al fatto che mi fa' rivivere a colori ricordi meravigliosi di spensieratezza adolescenziale

Concordo!
E anche quella del numero 10 non è da meno!

Che bella questa pubblicazione... sto leggendo il numero 9... i colori di morgana, così come per altre storie, sono diversi leggermente da quelle cartonate mondadori.

Comunque nella mia copia i conigli rosa sono di un rosa che di piu non si può,aktro che color ciclamino!

Non vedo l' ora di leggere in numero 30... è una storia bellissima, soprattutto i disegni...

i miei sono molto ciclamino , cmq anche in questa edizioni ho notato sbaffature di colore e altre impefezioni come nelle altre precedenti, e' stampata con i piedi

la colorazione mi piace, le copertine poco, troppo soft, quelle di villa erano molto più dure

Hai ragione, anche se quella di essere "morbido" è proprio una caratteristica del tratto di Brindisi: personalmente non mi aspettavo nulla di diverso.

Di sicuro Villa insuperabile,ma a mio parere Brindisi nettamente superiore a Stano.........

All'inizio di questa serie mi ero prefissato come obbiettivo minimo i primi 10 volumi.
Ora che ho in mano anche il decimo numero, posso dire con certezza che proseguirò la collezione ben felice e fiero di averlo fatto fino ad ora.
PS: i disegni di Castellini sono di una bellezza tale che travalica ogni colorazione o non-colorazione!