Cravenroad7

Storia discreta, ma nulla di eclatante. Superato lo scoglio Cossu s'intravede qualcosa, la trama fila liscia, il finale regala una sorpresa (anche se "telefonata"). Forse Dylan avrebbe potuto essere più coinvolto considerato che anche lui è un fobico, pur non a livello patologico. Si ha la sensazione che per Paola quest'albo sia stato un semplice esercizio di sceneggiatura e non una storia "sentita" a livello emozionale come altre che fanno parte della sua miglior produzione. Tuttavia grosse critiche non se ne possono fare (ma neanche particolari elogi). Voto: 6/7.
Curiosità: Dylan utilizza con naturalezza un computer per fare delle ricerche in Internet su Aschenbach!

Cossu massacra una delle storie più agili di Paola, e per questo degne di menzione.
Peccato, ma la scelta ( suicida ) di affidare una vicenda crepuscolare come questa che certo sarebbe stata ottima per Roi, al conte Ugolino, scarnifica il cranio degli sfigati lettori della medesima.
Voto 6 solo per il lavoro di pc di Paola, all'epoca mentore esegeta dell'universo di DyD !

Storia che ricordo con piacere.
Non mi pare sia cosi' male, i personaggi sono ben caratterizzati, nonostante le loro fobie non risultano macchiettistici e questo e' certamente merito dell'autrice.
Il colpo di scena secondo me e' ottimo, non mi pare telefonato come sostiene Altair, ma forse sono io che non ci arrivo mai prima della fatidica pagina 92-93.

Cossu non fastidioso qui.

Sufficiente. Non molto di più. Il tono della storia non mi è piaciuto troppo. Con dei fobici di mezzo si poteva osare molto di più a livello di introspezione psicologica ed immedesimazione nei personaggi. Qui rimane tutto troppo al di là del vetro. Colpo di scena mezzo telefonato. Dylan un po' troppo fesso. Per quella che è la storia Cossu regala una buona prova, secondo me.

Penso che sino a quel momento storico questa sia la storia meno riuscita della Barbato. Invece i disegni di Cossu mi sembrano sono i suoi più riusciti sulla serie regolare.

Storia 6
Disegni 6

"Phobia", albo con diverse lacune ma gradevole. Di sicuro ci aiuta a farci conoscere le varie fobie, con la lunga presentazione dei casi umani che fa Bloch a Dylan. La Barbato tira fuori il suo giallo, dove l'assassino è colui su cui cadono i sospetti fin dall'inizio.
Interessante come tesi di laurea più che come avventura. Ad aiutare il lettore ci pensano le tavole di Cossu, in gran forma nei primi piani espressivi dei malati protagonisti.
Marlene resta comunque una delle fiamme più significative dell'universo Dylan Dog.

phobia
titolo minore della barbato, però c'è del buon pathos dylaniano per via dei freaks con tante fobie particolari
in particolare l'euretofobia di cui non sapevo l'esistenza e su cui, alla fine, si basa tutta la storia
anche se trattasi di escamotage un pò ingenuo (bastava poco per svelarlo) e lo spiegone risulta troppo contorto
dylan fobico e complessato per eccellenza, sesso manco a parlarne...
copertina interlocutoria ma ben fatta

voto 7

Storia solida... Il massimo raggiungingibile visto il duo di autori che di solito mi risulta sempre indigesto
Personaggi secondari gradevoli, plot twist non male, e anche il solito spiegozzo questa volta risulta necessario e più digeribile...
Voto 7.5

Prodotto solido, ben intrecciato ma appesantito dai disegni e da un finale un po' involuto.
Per me passo in avanti rispetto a requeim per un mostro, il precedente numero della stessa autrice.

6.5 (votato buono)