Cravenroad7

Comunque Cico, nella prima storia, ruba totalmente la scena a Zagor..

Sono d'accordo: é una storia abbastanza lunga, ricca di azione, ben scandita, un cattivo di un certo spessore e un Cico protagonista che spesso prende in mano la situazione.
E' una sorta di canovaccio, di prototipo che servirà per molte storie successive, con le dovute differenze ed evoluzioni del caso, naturalmente.
Sicuramente, tra i primi 20 numeri è una delle migliori insieme all' Isola della paura.

avete ragione, cico subito star, ed è divertente pensare che qui ci sono (e sono messi benino) tanti luoghi comuni della storia zagoriana classica "de foresta" tipo i trafficanti di armi e alcool, gli indiani trafficoni, i bisonti (??), i battelli

e gianluigione bonelli li riprende stancamente

poi torna nolitta, che se ne frega altamente, e fa sparare a zagor dai luoghi comuni in reunion con un superfucile da precisione
un genio..

Qualcuno sa quanti albi dovrebbe durare la storia iniziata questo mese?

sembrava una storia di mister no, soltanto che mancava la sua esuberanza

la storia durerà 2 albi, e ho l'impressione che, come in altre storie firmate boselli, il meglio arriverà nella seconda parte, questo primo albo è un po' introduttivo, una polveriera in attesa di esplodere

introduttivo ma è il migliore albo della trasferta insieme a "sulle tracce di dexter green", albi solidi come tutti gli altri e nulla più, eventi grossi non ce ne sono e purtroppo declassifica la trasferta sudamericana rispetto a qualunque altra trasferta o gita fuori porta di zagor, abbastanza fatalmente visto che tutte le trasferte finora avevano entusiasmato..
albi nella media, dicevo, ma forse con qualche chicca in più.
inoltre fa piacere (un bravo anche a mignacco) che zagor abbia al fianco un duro come il contrabbandiere innamorato, piuttosto che il bocconiano immancabile nelle storie di moreno burattini! o quel beota di dexter green che ancora non si è capito cosa fa..

mentre sul fronte disegni sempre bene benissimo, bisi è bravo..

Attratto dalla tematica dei Cangaçeiros già affrontata un paio di volte da Mister No, e dal fatto che la vicenda occupa due albi esatti e non i soliti mezzi albi com'è tipico di questa serie, ho acquistato "Sertao", il mio primo Zagor scritto da Boselli.

Devo dire che sono abbastanza soddisfatto da questa prima parte, specialmente perché Boselli, a differenza di quanto letto nelle (poche) storie che ho recuperato di Nolitta e Burattini, cerca almeno con una frase pronunciata di creare la situazione affinché Zagor possa fare qualcosa di altrimenti impossibile:

Inevitabili, però, i riferimenti a storie precedenti, motivo che mi avevano fatto decidere di chiudere con l'esplorazione del mondo di Zagor, anche se Boselli, confermando il proprio talento anche al di fuori di Dampyr, rende pressoché secondario sapere o meno cosa accaduto negli albi indicati in didascalia, o sul come Lobo e Kismet li abbiano incontrati. Una storia, insomma, che si può leggere da sé (assieme alla seconda parte ovviamente ), ma che offre il piacere di un collegamento ad altre avventure per chi segue questo fumetto con regolarità.

Direi ottimi i disegni!

dal 30 Maggio

Dalla bruma dell’Irlanda, riemergono le origini di Zagor!



Chi sono gli uomini venuti dall'Irlanda fino a Darkwood? E perché cercano una donna chiamata Betty, che sanno essere stata sposata, un tempo, con un cacciatore della foresta di nome Mike Wilding? Il ritorno di Zagor sulle rive del Clear Water, là dove molti anni prima gli indiani Abenaki sterminarono la sua famiglia, coincide con un incontro che riallaccia lo Spirito con la Scure con sue radici irlandesi, già rese evidenti dal nome che gli è stato dato: Patrick. Betty Wilding è infatti sua madre, ma il mistero che circonda il suo passato sembra avere tragiche conseguenze anche nel presente, allorché un feroce capo indiano e un terzetto di rinnegati irrompono sulla scena per impedire che il nostro eroe ne venga a capo...
Sergio Bonelli Editore

Sarà mio

il 1° gigante zagor fu un evento a lungo atteso dai lettori, e quindi quando uscì non potei fare a meno di acquistarlo, dentro ci trovai pure una presentazione molto commovente scritta da sergio bonelli in persona
l'anno dopo, quando uscì il 2° gigante, non provai le stesse sensazioni che avevo provato per la prima uscita, mi sembrò una cosa pensata per fare numero e non una sorpresa, un albo uscito perchè doveva uscire, non più un sogno che si realizzava, così non volli comprarlo
ora esce il 3° gigante, ed è disegnato dal grande maestro ferri g, un altro evento imperdibile come la prima volta, non me lo posso perdere, ci sarò anch'io!

Male, hai fatto: il secondo Zagorone è proprio una bella storia!

Questo andrebbe preso anche solo per i disegni di Ferri!

Sto leggendo per la prima volta tutte le storie di Zagor con il prof. Hellingen e ho appena finito di leggere Ora Zero, la terza storia. Devo dire che mi è piaciuta molto, più delle due precedenti (che pure mi erano piaciute), però una cosa mi ha lasciato un po' perplesso:

è da parecchio tempo che non rileggo la storia in questione, quindi non ricordo bene il passaggio, però posso dirti, non sapendo resistere alla tentazione di darti cmq una risposta , che lo zagor di nolitta comportamenti simili li ha sempre avuti, lui è un eroe impulsivo, quando succedono i guai si lascia volentieri guidare dalle emozioni, spesso solo per vendicarsi di un torto subìto, e così può fare cose pure un po' estreme
pensa che in un'altra storia di nolitta, il segno del coraggio, fa evadere un ufficiale dal carcere per aiutarlo a reintegrarsi nell'esercito (era finito sotto accusa per aver abbandonato la bandiera americana sul campo di battaglia), ma si dimentica che pure cico, il suo migliore amico, era finito in prigione!
e alla fine della storia c'è cico di nuovo in libertà senza che venga spiegato come è uscito, ma il lettore ne deduce che l'hanno liberato dopo alcuni giorni, mentre zagor andava all'avventura

certo però l'episodio che citi sembra piuttosto grave, dovrò andare a dare un'occhiata agli albi, appena posso