Cravenroad7

Concorderai che il primo punto è una tua questione di gusti... La serie si chiama "Dampyr", quindi il protagonista è Harlan Draka, mentre Tesla e Kurjak sono dei comprimari, così come Esse-Esse per Mister No, ma non come Chico per Zagor che invece è sempre presente (mi pare... l'ho letto pochissimo) e spesso IMO inutile e quindi parcheggiato da qualche parte perché l'eroe deve agire... In storie come "Dalle tenebre" o "Casa di sangue", è stato necessario fare agire Harlan da solo, i suoi compagni sarebbero stati scomodi da gestire, e inoltre era necessario fare incontrare Dampyr con Milius, Sophie, Araxe e Victor, affinché stabilisse personalmente un legame diciamo "narrativo" con loro... Così come non avrebbe avuto senso mettere Tesla nella doppia islandese, o Kurjak in "Lamiah".
Sulle copertine... beh, l'opinione è diffusa, per lungo tempo sono state il punto debole della serie (prima dell'arrivo degli autori apocrifi in quantità tipica da gommone di albanesi...), e io personalmente vorrei che le copertine fossero sempre disegnate da chi disegna anche la storia, su tutte le serie... Oppure ci vedrei bene un copertinista come Carnevale.
Di albi "a sè", devo dire che ne ricordo pochini... almeno sulla serie regolare (i Maxi sono un dramma a parte per disperdere idee creative e i nostri soldini... ). Anche "Il fiume dell'orrore", che è il seguito de "Gli ammazzavampiri" per via di Lammer (collegamento un po' debole, direi...), presenta qualche personaggio che tornerà in futuro (per te che devi ancora leggere le altre storie) in una delle sottotrame più drammatiche di cui hai letto solamente il primo atto...
Per quanto riguarda il movente dei Maestri... non dimentichiamo che non sono esseri umani e quindi hanno un modo di ragionare tutto loro... Un po' come paragonare la nostra giornata a quella del nostro gatto... Cmq due cose: gli intenti di Nergal non mi paiono proprio deboli, visto il patto che ha fatto con le potenze infernali; a breve incontrerai un Maestro particolarmente importante e principale nemico di Draka, IMO non il migliore come caratterizzazione (molto meglio Vathek e Ixtlàn!) ma parecchio funzionale all'evolversi delle cose...

Se poi la tua opinione dovesse continuare a non essere pienamente soddisfacente, nessuno ti muoverà critiche... Io per primo detesto fumetti e/o disegnatori che per altri sono capolavori universali...

Il primo punto è più un complimento che una critica;nel senso che Tesla e Kurjak sono dei comprimari davvero belli tosti e ben caratterizzati a mio avviso non paragonabili a un Chico o Groucho qualsiasi (spalle comiche alla "vecchia maniera").Poi mi piace parecchio l'empatia che si crea fra i tre quando sono a caccia di vampiri insieme (esempio l'albo che ho letto ieri sera n 39 il primo scritto da Cajelli,molto bello).
Per quanto riguarda le copertine è un vero peccato....per tematiche e atmosfere la serie di Dampyr avrebbe potuto regalare copertine davvero magnifiche.
Prossimo albo "Vathek",vediamo come procederà la serie.....

Condivido. Non a caso li ho paragonati a Esse-Esse, perché sono dei co-protagonisti piuttosto che dei comprimari.
A suo tempo lanciai l'idea a Boselli di proporre storie con Tesla e Kurjak solisti e protagonisti, ma anche con Nikolaus, Caleb... Magari riproponendo gli "albetti" spillati allegati agli speciali... Fu risposto che non ce n'erano l'intenzione e i mezzi... poi hanno varato il Maxi e si sono riempiti di autori apocrifi...

Domanda...
Mi sto spremendo le meningi per capire a chi sia ispirato Edgardo Zani disegnato da Majo nella doppia di un anno fa, "La corona di ferro"... A tratti mi viene in mente Marlon Brando (specie nell'ultima pagina della prima parte, quando appare di profilo), ma in altre vignette non rende proprio... Mi viene in mente un qualche politico/scrittore/regista contemporaneo... ma nulla di preciso.

Bellissimo il numero di questo mese

Ricevo e diffondo...

In occasione della rassegna "Una Settimana a Supermilano" (13-21 aprile 2013), l'Ufficio Cultura del Comune di Bollate organizzerà un incontro con gli autori e i disegnatori di "Dampyr". Il numero 145 del fumetto, infatti ("Il demone delle cose perdute") si svolge proprio in una magnifica villa del territorio, Villa Arconati.
L'incontro si terrà domenica 21 aprile, alle ore 11.00 in Villa Arconati; saranno presenti Mauro Boselli, Majo, Maurizio Colombo, Moreno Burattini, Maurizio Dotti.
Nei week-end 13-14 e 20-21 aprile, inoltre, in una delle sale della Villa sarà allestita una mostra con le riproduzioni delle tavole del n° 145 di Dampyr, "Il demone delle cose perdute".
Si tratta di un'ottima occasione per gli appassionati bonelliani (non solo di "Dampyr"!) di conoscere gli autori del fumetto. Inoltre, sarà possibile proprio agli appassionati animare l'incontro con le loro domande e curiosità.
L'evento è totalmente gratuito; infatti, durante la "Settimana a Supermilano" ville, chiese e cascine di 16 Comuni a Nord Ovest di Milano aprono gratuitamente per visite guidate ed eventi.
Ulteriori informazioni in merito alla Settimana: http://www.insiemegroane.it/root/rasseg ... zione=1077

a me invece non è piaciuto ..quando si esagera col fantasy mi annoio non poco.

e allora i prossimi anni di dampyr non ti piaceranno.

Mi è piaciuto "La furia di Thorke", non un capolavoro ma una bella lettura con una storia corale e disegnata magistralmente.
Faccio prima a dire cosa non mi è piaciuto o non mi ha convinto.

infatti è già da qualche anno che pensavo di vendere la serie...mi ha un po' stufato.

ho faticato non poco a mantenere la concentrazione, quando c'è tutto questo sovrapporsi di varchi, demoni, entrate e uscite, perchè e percome uno può rimanere intrappolato e l'altro no "ma se lo tocca la vicina di casa ermenegilda" può tornare, io vado in animazione sospesa.
mi induco un coma farmaceutico naturale.
ma riconosco che è un bell'albo, elaborato con maestria.
sono limiti miei e del mio odio verso il fantasy.
se l'autore riesce a contenere i dialoghi e le spiegazioni/introspezioni/collegamenti con secoli prima, posso farcela e in questo caso ce l'ho fatta (al limite)

la particolarità (e il fascino) delle storie di boselli su dampyr è che sembrano spettacoli teatrali in cui ogni personaggio ha un ruolo ben preciso, deve fare o dire qualcosa per chiarire le sue intenzioni
tuttavia questo è un modo molto oggettivo di raccontare, come dice bertuccia ci si concentra sui perchè e sui percome, tralasciando un po' le sensazioni dei personaggi coinvolti, quindi posso capire che possa non piacere, infatti anch'io da un po' di tempo mi sono stufato di dampyr, anche se non me la sento di rivendere gli albi, come ho fatto con altre serie che non mi piacevano più, dopotutto penso che dampyr mi abbia lasciato qualcosa che vale la pena conservare
potrei limitarmi, in futuro, ad acquistare gli albi di cajelli, perchè almeno seguono il punto di vista dei personaggi principali, come nella recente storia in siberia (oltre al fatto che trovo le storie di cajelli più in sintonia con la mia idea di serialità, fatta di situazioni che devono ripetersi sempre uguali o con poche varianti, anche se un tale sistema poco si confà a una serie movimentata come dampyr), se non fosse che ritengo moralmente scorretto seguire una serie per un autore diverso dal suo creatore, quando quest'ultimo è ancora in attività
quindi penso che, in ultima analisi, mollerò la serie, rileggendo di tanto in tanto gli albi che mi sono piaciuti di più

nonno io non lascerei, il livello è altissimo comunque

Arrivato al numero 60 vi pongo una domanda...Ma a voi piacciono i disegni di Luca Rossi??? Dalla posta comparsa su alcuni numeri pare che abbia numerosi fans,a me piace davvero poco,non vedo proprio cosa c'entra il suo tratto con un fumetto come Dampyr (tratto che non mi piacerebbe nemmeno su topolino sinceramente).
Anche Bartolini lo trovo inadatto....e Alessandro Baggi???? Spero che abbia disegnato pochissimi numeri,a parte il fatto che non c'entra nulla il suo tratto con Dampyr,questo qua non sa proprio disegnare!!!!

E' proprio vero che il tratto di un disegnatore è questione di gusti... A me non piacciono, fuori dallo staff di Dampyr, alcuni disegnatori che universalmente sono considerati dei Maestri, degli artisti assoluti...
Dello staff di Dampyr sono più deluso da alcune firme del parco autori che da quello disegnatori...
Luca Rossi è un disegnatore onirico, lui il mondo lo rappresenta in bianco e nero senza sfumature, e talvolta stilizza un po' troppo certe espressioni... Però lo trovo perfetto per le storie che gli sono state affidate, sebbene non capisca che l'abbiano messo a fare nel Dylan Dog Color Fest, visto che non ce lo vedo proprio il suo tratto colorato, a meno che non sia una copertina... Insomma, secondo me colorare una tavola di Luca Rossi è un sacrilegio.
Fabio Bartolini... direi palesemente ispiratosi a Majo nei primi albi, ma con un tratto più "tecnico" e meno "artistico", inizialmente mi piaceva, ora meno, da quando fa uso ed abuso di fotografie per confezionare molte vignette, e ricicla disegni per più vignette (più o meno dal n° 88). Mi chiedo come possa stare in Bonelli uno che oramai da anni disegna con questi due artifici...
Alessandro Baggi lo definisco "il disegnatore della vertigine". Sicuramente ha uno stile che non si sposa con quello di tutti gli altri disegnatori (di Dampyr e altre serie), e secondo me è un pessimo riproduttore di scene di azione, oltre che disegna le mani sempre ipertrofiche... Però i suoi Dampyr, se coadiuvati da una trama decente (quindi non come "Shadowman"...) m'immergono nella lettura tutto sommato con piacere, anche se oramai mi aspetto che prima o poi appaia un mostro con la faccia di pesce o il corpo da insetto gigante...

Quindi dei tre, farei serenamente a meno di Bartolini.

Ma esiste una spiegazione ufficiale del perchè Riboldi non disegna Dampyr?? Credo sia un caso unico un copertinista che non ha mai nemmeno disegnato un numero della serie.