Cravenroad7

E se pensi che solo 2 mesi dopo usciva "Il male"

Horror Paradise...allora...disegni superbi. Castellini qui rasenta la perfezione stilistica ed anatomica che culmina con l'epica vignetta di pag.94 con Hotchkiss versione mostro della laguna nera di assoluta potenzialità drammatica.
Piccolo/grande errore a pag.90 con la bella lady Vanessa non inchiostrata che pare ( forse volutamente... ) desnuda.
Storia logico/terrificante, che sale di tono man mano che Dylan rammenta i ricordi. Riprendendolo fra le dita sottili, con il terrore che si sfaldi fra di esse, accuso una velata rabbia verso al Bonelli che stampa sti capolavori in formato poco adatto alla collezione se non a rara apertura di testo, e mi trovo costretta a dar ragione a chi postava come Dylan sia attualmente ringiovanito rispetto alle tavole sublimi del numero 46.
Dire che mi è piaciuta mi par poco. Si riesce a riesumare cliché e miti horror senza esser banali, retorici e il trio fantasticus ( e questa la coglie al volo rimatt ) dei sardi Serra, Medda & Vigna mostra agli autori di oggi come si faceva una storia di Dylan. Voto 8,5.

già ,pensa che stavo per scrivere il poker dello splatter..per fortuna mi sono ricordato che in mezzo ci stava "ai confini del tempo"

I disegni nella parte in cui Dyd si trova nella navicella spaziale con Alien rasentano la perfezione.....si capta la claustrofobia e l'orrore....stupendi...

Ho dato la sufficienza.
Disegni eccellenti, ma storia nella media (non è tra quelle che ho nostalgia di rileggere), per cui...

Buona storia, ma non la mia preferita del trio sardo (che rimane La scogliera degli spettri). Su Castellini non mi ripeto, vedo però che la pensiamo più o meno tutti allo stesso modo In ogni caso, a parte Medda, tutti gli altri autori sono scomparsi dalla serie, dopo quest'albo; altri impegni, altre storie.
La costruzione della sceneggiatura "a ritroso" utilizzando i flashback, utilizzata poco e non sempre correttamente su DD, qui è il vero punto di forza, pur dovendo scontare il peso di un soggetto non proprio esaltante; il ritmo incalzante però aiuta a non porsi troppe domande sulla trama e a concentrarsi su ciò che succede senza pensare al perché e al come.
Di tutte le comparsate dei mostri vari, quella che all'epoca mi stupì di più fu quella di.. Pink Rabbit! Ritorno/cameo totalmente inatteso ma appropriato.

buono.

Buono, senza dubbi. Eccellenti i disegni per un Castellini che ad oggi è stato il miglior disegnatore di sempre di Dylan Dog.

Quoto

E il mese dopo ancora "Il Marchio Rosso"!
Quanto ad "Horror Paradise".....vedere un Castellini del genere e ripensare che non lo si è più potuto vedere su Dylan Dog ti ci piange il cuore!!!
Disegni da 11, storia da 7, la media matematica farebbe 9.....però "ottimo" forse è troppo (almeno rispetto ad altri "ottimo"), quindi dò "buono".

una caciara, sta storia..
me la ricordavo più alta, invece non diverte poi nemmeno tantissimo.

Il "sei fuori" di Kramer mi fa morire


Castellini disegnatore indubbiamente stratosferico...ma adatto a Dylan Dog? Io dico di no..

Andava bene in una storia come questa, con scene spaziali e personaggi fantasy.....una storia non dylandoghiana, appunto.

La Casa Infestata infatti, la disegnò mio nonno..

E infatti non mi pare di aver scritto prima che "La casa infestata" abbia dei disegni adatti a Dylan Dog. Il mio pensiero a riguardo l'ho specificato sul thread di quella storia....assolutamente in linea con quanto scritto sopra...

Secondo me non li ha....per quanto Castellini sia formidabile...

Anzi, la Casa infestata, che come trama e sceneggiatura avrebbe tutto per risultare una storia inquietante, a me risulta proprio poco coinvolgente per quel tratto di disegno così "stellare" (Lord Wells coi bicipiti simili ai miei non si può vedere).

Con buona pace di nonni, zii e cugini che disegnano...

Rimanendo su Castellini... i suoi disegni sono al limite del fabuloso ( )...ma effettivamente c'entrano ben poco con Dylan Dog, specialmente se si cerca un appeal fosco/macabro/fumosamente etereo nelle storie.
L'americanismo sfacciato genera questi scompensi.

Per questa ragione millevoltemeglio per storie di action-trash come Horror Paradise che altre dove l'elemento inquietante è più sottile o strisciante
Qui c'azzecca da paura, e non delude. Anzi tiene alto il nome della baracca.

ALOHA DC COMICS