Cravenroad7

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# 318 - Leggende urbane
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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: gio mar 28, 2013 8:12 pm 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
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Solomon Kane ha scritto:
Nebbia tirare in ballo le mie hit è un colpo basso!! :D


Visto il tuo numero di hit, moooolto basso, direi!!! :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: sab mar 30, 2013 3:05 pm 
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Iscritto il: gio dic 15, 2011 3:12 pm
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bella storia molto scorrevole e piacevole


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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: dom mar 31, 2013 6:00 pm 
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e divertente anche il riferimento di Liam (il bugiardo 2.0) a Mio Cuggino
bell'albo, dai

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"È un vero peccato che impariamo le lezioni della vita solo quando non ci servono più."
Oscar Wilde
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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: mer apr 03, 2013 12:32 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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CONTIENE SPOILER

Sono abbastanza d' accordo col commento di Skeletor in apertura del topic. Il soggetto e la trama sono troppo deboli e non si fa che ripetere lo stesso messaggio per tutte le tavole. Un minimo di crescendo e un filo conduttore sono forniti dalla storia di Dylan con la bionda, ma gli interrogativi suscitati (chi è la tizia? cosa vuole? che ruolo ha nell' ondata di eventi?) si dissolvono nell' idea metafumettistica finale (che poi è la spina dorsale dell' albo) che a seconda dei punti di vista può nobilitare il tutto oppure riconsegnarlo alla dimensione di una sconclusionata sequela di scenette.
Essendo -come detto- d' accordo con Skeletor sono più propenso a dare un' interpretazione del secondo tipo, quindi sostanzialmente negativa, anche se certamente è meglio una scelta con questa impronta piuttosto che ricondurre tutto forzatamente ad un formato narrativo più classico col rischio di risultare goffi o noiosi o banali.
In ogni caso ho dato un 6 perchè il racconto scorre con brio, è pervaso di gradevole ironia, ha una buona gestione tecnica e mi è piaciuta la rappresentazione dei personaggi (Dylan, Bloch, Jenkins, ma anche la co-protagonista).
Inoltre mi sembra che Cossu abbia fatto un buon lavoro.

Una cosa che mi ha intristito è Dylan che manifesta mancato apprezzamento (quel "questo non è rock" pronunciato con evidente accezione dispregiativa) quando assiste al concerto death metal, dato che ritenevo che l' old boy fosse se non un ascoltatore almeno un "simpatizzante" anche delle forme più estreme di heavy metal.
Se questa caratterizzazione (l' ascolto di heavy metal da parte di Dylan) fu frutto di ciò che all' epoca dell' affermazione della testata andava di moda, allora mi stupisce che Dylan non abbia ancora iniziato ad ascoltare i Tokio Hotel.
Ho anche percepito una critica dell' autore verso questi generi che sarebbero suonati da gente che ritiene ciò che esprime ignobile paccottaglia per abbindolare ragazzini curiosi o adulti deviati, visione che ovviamente mi sembra abissalmente superficiale.
Certo, se quella scena fosse stata anche più superficiale ma altrettanto cinica e cattiva, allora avrei perdonato. :D

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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: mer apr 03, 2013 1:34 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Il mancato apprezzamento deriva dalla lettura della storia stessa: il concerto è fatto da una band scassa che utilizza un espediente penoso come la canzone cantata al contrario per farsi credere demoniaca.
Il disgusto di Dylan è perfettamente condivisibile. Oppure tutto il metal è, per il suo essere, incriticabile ?

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" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: mer apr 03, 2013 1:43 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
Messaggi: 8883
Località: Chieti
Per carità, senza dubbio il metal non è incriticabile ed avrà fra i suoi esponenti anche individui che sfruttano espedienti squallidi per fini commerciali (cosa che accade in tutti gli ambiti), però una sequenza di questo tipo non può non apparire come un presunto spaccato su questo aspetto di costume e quindi come un messaggio generalizzato.
Comunque è uno schiribizzo personale, di certo questo non è un tema importante nell' analisi della storia. :)

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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: mer apr 03, 2013 3:16 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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sBARBATO ha scritto:
Wolk io vorrei tanto leggerli i tuoi post ma così mi scoraggi in partenza :cry:


Kometecapisco... :roll:
(dico sul serio)

... anch'io non riesco a leggere i papiri sul display, e vado a random scrollando oppure li stampo, quando mi interessano.
Una cosa è scrivere le proprie cose, un'altra sbarrellarsi le diottrie con quelle altrui.
Ma forse la mia è anche una strategie inconscia per dissuadere quelle teste sane... che se davvero leggessero cosa scrivo finirebbero per farmi rinchiudere. :g:

Quindi: o smozzichi la lettura un pezzo alla volta per più giorni, secondo la posologia che preferisci - così potrai anche bestemmiarmi più spesso - oppure ingrani la stampante e ti rimborso la carta/toner :D

Altrimenti per Natale fammi un dono: ...della sintesi.

ALOHA RISTRETTO, SENZA ZUCCHERO

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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: sab apr 27, 2013 2:31 pm 
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Iscritto il: ven apr 26, 2013 8:49 pm
Messaggi: 7
Storia divertente e mai banale,Di Gregorio ha saputo trovare una ricetta originale di storie e leggende metropolitane,per la verità a volte collegate da un filo di nylon.L'assenza di trama non deve portare necessariamente a credere che lo sceneggiatore sia stato svogliato nella stesura del fumetto:la sperimentazione è il serbatoio dei creativi,quindi nel bene e nel male va accettata(per dire una grouchata,va anche accoltellata e fucilata!).Cossu indimenticabile come sempre.Voto:7.5


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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: sab apr 27, 2013 4:47 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Sul Cossu indimenticabile, nel senso da non dimenticare, concordo. Non posso dimenticare come disegna Dylan Dog.
Cioè sempre peggio.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: mer mag 01, 2013 3:13 pm 
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Iscritto il: mar nov 15, 2011 5:38 pm
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Località: genova
Considerato che il tema da sempre mi incurosisce questa storia mi ha deluso. Mi e' sembrata un 'accozzaglia di elementi messi insiema senza un effettivo filo logico. Alle volte il surreale puo' anche andare bene ma sinceramente credo che in questo caso sia un forzato cucire insieme varie leggende metropolitane al fine di creare a tutti i costi una storia.Ritengo che mi sia necessaria una seconda lettura.
Per adesso il mio voto si orienterebbe verso un 5.
Cosa vuole dirci l'autore con quel genere di finale??

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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: mer mag 01, 2013 6:27 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Post che attendevo con ansia. E che è del tutto naturale.
Senza polemica o critica, è del tutto naturale che chi ami o idolatri il numero 307, non possa apprezzare questo numero e sopratutto se ne chieda il senso finale.
Poiché quello era tutto un senso e questo no, ciò è assolutamente logico.
Ma eliminando il senso intenso come costruzione perfetta degli avvenimenti e l'incastrarsi dei singoli fatti e conclusioni, si dovrebbero gettare via almeno 100 e più numeri di DyD.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: mer mag 01, 2013 9:06 pm 
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Iscritto il: mar nov 15, 2011 5:38 pm
Messaggi: 429
Località: genova
Probabilmente hai ragione cara Dog!Apprezzo, come credo tu sappia, le recensioni che fai e i tuoi commenti mi hanno fatto ( quasi :D ) apprezzare Storia di nessuno facendomela vedere con altri occhi! E' altrettanto vero pero' che amo Albi come Dopo mezzanotte e Golconda che effettivamente proprio logici non sono. Ti sapro' dire di piu' quando rileggero' il 318!

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Mr.Wilson


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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: mer mag 01, 2013 10:04 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6975
Località: Inverary 2.0
dogares ha scritto:
Senza polemica o critica, è del tutto naturale che chi ami o idolatri il numero 307, non possa apprezzare questo numero e sopratutto se ne chieda il senso finale. Poiché quello era tutto un senso e questo no, ciò è assolutamente logico.


Mandai Dog, non farmi queste etichettature così, proprio tu... :3
Di me cosa diresti, che ho apprezzato (moderatamente) il 307 e trovo che questa storia di Di Gregorio sia l'inedito migliore (finora) dell'anno? Mi faresti rinchiudere perché poco naturale e privo di senso logico?
Probabile..., infatti mi sembra già di sentire l'ambulanza di Harlech sotto casa :o

[...]

CaryGrant ha scritto:
Mi e' sembrata un 'accozzaglia di elementi messi insiema senza un effettivo filo logico [...] credo che in questo caso sia un forzato cucire insieme varie leggende metropolitane al fine di creare a tutti i costi una storia.
Cosa vuole dirci l'autore con quel genere di finale??


Visto che qui il mio web-editore non mi chiede i copyright sulla diffusione non-riveduta né corretta di quanto scritto in precedenza, qualche idea spiccia sulle ipotesi d'interpretazione che mi ronzavano per la testa, se può servire, te la posso ristampare.
Per l'edizione a colori chiedi ad Ezio Mauro e gli altri tipi di Repubblica.

memmedesimo ha scritto:

Ma prima del sipario è normale che i due mattatori [i.e. Charlotte ed il motociclicsta] , cantastorie e protagonisti delle storie stesse, conduttori da fil rouge per vocazione, incrocino le loro strade non ancora (auto-)stoppate, e sgommino su due ruote verso altre leggende da raccontare o incarnare. Si spera con sorpresa, come piace a Charlotte :3 .

L’importante, come sembra dirci l’ultima pagina, è che le storie non smettano di vivere attraverso il loro racconto, che possano rinascere in un ciclo continuo, dove il loop è bloccato soltanto dalla dimenticanza o dalla carenza di idee/rivisitazioni.
Come per Dylan, creatura di immaginazione, che rinasce dopo aver corteggiato ogni volta la (sua) Morte, e torna ad alimentare la propria leggenda (decennale? generazionale? di costume? da edicola?) tornando intatto sulle pagine di una nuova storia, rimbalzata da una macchina da scrivere, da un display luminoso o su un diario dylaniato dalle esperienze.

Non basta certo un’accettata dritta al cuore per portarcelo via, dai nostri.

E questa è soltanto un’altra delle parentesi oniriche attribuibili a lui che abbiamo sentito dire o intravisto scorrere sulle sue pagine.
Che magari nasconde una traccia nascosta o dei contenuti bonus in qualche edizione limitata.
Ma anche in questo caso si (stra-)parla soltanto di una leggenda… :wink:

[...]

E’ realistico che i racconti circolino nella loro surrealtà, più inquietante quando interagiscono con quella concreta, di realtà. Ed in questo senso la presenza divertita di Charlotte e Mr. Testaperta riesce bene a ricollegarsi da voce-narrante/corpo-agente a tutto ciò che succede o si spiffera attorno 8-) .

Il filo conduttore di tutto è proprio il piacere di raccontare storie, il loro passa-parola deformante e contaminante, come nel gioco del telefonosenzafili pace il cocco-discorso sulle paure ataviche e la loro rappresentazione nell’immaginario collettivo, in projezione :| .
Ed in questo senso Di Gregorio pare cavarsela con una certa scaltrezza, che per fortuna si sfalda soltanto davanti alla evitabilissima lezioncina del rettile saccente/illuminante



RE-PRINTING ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: mer mag 01, 2013 11:27 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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wolkoff ha scritto:
dogares ha scritto:
Senza polemica o critica, è del tutto naturale che chi ami o idolatri il numero 307, non possa apprezzare questo numero e sopratutto se ne chieda il senso finale. Poiché quello era tutto un senso e questo no, ciò è assolutamente logico.


Mandai Dog, non farmi queste etichettature così, proprio tu... :3
Di me cosa diresti, che ho apprezzato (moderatamente) il 307 e trovo che questa storia di Di Gregorio sia l'inedito migliore (finora) dell'anno? Mi faresti rinchiudere perché poco naturale e privo di senso logico?
Probabile..., infatti mi sembra già di sentire l'ambulanza di Harlech sotto casa :o




Tu sei un caso a parte ! :mrgreen:


No comunque in linea di massima è concettualmente chiaro che chi apprezza maggiormente storie lineari si trovi in difficoltà di fronte a quelle estremamente surreali, e viceversa.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 318 - Leggende urbane
MessaggioInviato: gio mag 02, 2013 12:20 am 
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Iscritto il: lun mar 07, 2011 5:16 pm
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Non ne sarei così sicuro. Che si possa avere una preferenza per un tipo di storia ok, ma se la storia è scritta bene, logica o surreale che sia, viene apprezzata bipartizan. A me in primis piacciono le più folli sclavate, ma anche le indagini cervellotiche barbatiane o il serial killer chiaverottiano. Che poi surreale e onirico non vuol dire senza senso e sconclusionato, anche in quelle storie c'è una logica.

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Vai, allora, ci sono altri mondi oltre a questo.

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Classifiche dei voti del forum di tutti gli albi anno per anno:
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