Cravenroad7

Farsi Morgana, farsi Lillie, sposare Bree...

Accettabile, per quanto mi riguarda. E' presto chiaro dove si andrà parare e il primo campanello di allarme arriva fin da pagina nove, come detto da skeletor. Poi la cosa viene rimarcata talmente tante volte (su tutte il dialogo con la madre..) da lasciare ben poco spazio ai dubbi. Imho soggetto debolissimo realizzato con mestiere ma senza alcun guizzo di ispirazione. L'unico elemento un filo destabilizzante che ha aumentato il mio gradimento dell'albo è rappresentato dall'inusuale modo in cui Marzano ha introdotto la parte finale (penso all'uso dei tempi che introduce l'arrivo di Dylan al cimitero fino alla gestione del flashback conclusivo). Rinaldi fra alti (gli sfondi e un generale livello di dettaglio molto ricco) e bassi (il dinamismo di un tempo oramai pare solo un ricordo). Sarebbe bello vedere più spesso vignette come la seconda e la quarta a pagina quarantotto...

Ero indeciso. Alla fine ho votato buono.
Il soggetto non è malvagio ed i disegni mi sono piaciuti. L'albo è godibilissimo e con una copertina che, nonostante sia fuorviante, è finalmente ben curata.

comincio col dire che ho votato OTTIMO e adesso vi spiego il perchè.

CONTIENE SPOILER








innanzitutto erano ANNI che non vedevo una copertina così ben fatta,ho particolarmente apprezzato la prospettiva e il fatto che Dylan è solo l'ultimo personaggio della "fila",in primo piano solo zombi! bravo Stano!

I disegni sono mediocri,solo la sposa zombi mi è sembrata molto ben fatta,ma il resto niente di che.

Quello che più mi ha colpito è il soggetto!
uno vede la copertina è pensa subito ad una specie di "L'alba dei morti viventi" e invece i morti viventi sono le ambizioni di tutti noi,che in un modo o nell'altro il più delle volte muoiono. a volte ritornano ma il più delle volte muoiono.
è molto romantico e mi ha molto toccato.


queste sono le mie umili opinioni

Più che altro, il soggetto è quanto di più dylaniano esista. Ritengo che lo avrebbero potuto sviluppare meglio (una sceneggiatura frettolosa può bruciare un ottimo soggetto), ma tant'è.... Forse un giorno alla Bonelli capiranno che non è possibile, sul lungo periodo, conciliare quantità e qualità.

Il soggetto mi ricorda un pò "L'eterna illusione" con gli aggiustamenti "morali" del caso;

Secondo me la necessità di tenere l'argomento della storia segreto per incentrarci il twist finale non è indovinata...anche perchè così gli inservienti del cimitero e il loro supervisore sono ridotti a comparse e la storia manca di un antagonista (non tenendo conto del pelato uscito dritto dall'ottocento: "Come osi, Sgualdrina!")...il che non sarebbe un problema se l'indagine appassionasse (non lo fa) o se la coprotagonista femminile fosse un'incredibile "character study" (lo é solo in parte, a voler essere buoni)

e probabilmente quello è uno dei pochi casi in cui era vero... essendo l'unico era anche il peggiore

Ma no,dai!

Hai ragione....Farsi tutte e tre ! Insieme pure !

Ragazzi, mi sa che sarò più lento di molti di voi, ma la spiegazione l’ ho capita solo a 2/3 della storia, magari è solo un meccanismo del mio cervello che evita di fare ipotesi durante la lettura per non guastarmi la sorpresa … o forse sono solo lento !

SPOILER

Una bella prima scena tipicamente sclaviana con la sua mostruosità della normalità (il posto fisso in questo caso), ma che è in contrasto con le ultime due pagine, dove la normalità viene elogiata …

Comunque una apprezzabile storia dal sapore malinconico, visto l’ argomento, e universo dylandoghiano che si arricchisce di un “nuovo” elemento metafisico.
A tal proposito però nasce il problema che ritornanti di questo tipo dovrebbero tornare in continuazione, tutti abbiamo sogni infranti a cui poi ripensiamo, di astronauti poi non ne parliamo, visto che è uno dei sogni più frequenti e allo stesso tempo il meno realizzato, per ovvi motivi.

Un paio di cose non ho capito :
Perché Jarod Brewster non ha alcuna conseguenza nella sua esperienza onirica, dato che lo rivediamo nel finale.
E soprattutto April a pag. 80 precipita dalla finestra, mentre poi ci viene mostrato il ricordo di Dylan in cui la salva. Forse qui c’è stata una incomprensione tra sceneggiatore e disegnatore.

FINE SPOILER

Prova più che sufficiente di Rinaldi (il suo tratto mi ricorda un po’ M&G) con il merito poi di regalarci una indimenticabile April
Voto 7

Non avevo notato questa assurdità finale, che rende l'albo appena sufficiente e nulla più.

Non ho il numero sottomano per consultarlo, ma quando l'ho letto mi è sembrato che

SPOILER


A parte la copertina molto fuorviante (anche dopo averlo letto, rimane estranea a tutto, seppur sfiorando il tema principale. Più che altro non si capsice quale sia stato l'intento di presentarla!), la storia raccontata da Marzano (sostenuta da Rinaldi e i suoi bellissimi disegni molto anni ottanta a mio avviso!), riesce a fare breccia e a suscitare attenzione.
Nonostante sia riuscito ad arrivare alla soluzione finale già da pagina 34, la lettura non è stata compromessa del tutto.
Ciò che rimprovero allo scrittore è che al senso e al tema principale della storia, già di per sé molto intuitivo, ha aggiunto anche il mega spiegone finale (affidato a Taller, un chiaro omaggio a Tallman di Phantasm), intento palese questo che rivela la volontà di rivolgersi ad un certo tipo di pubblico, che si aggira sui 13-16 anni di età.
E poi ho trovato poco credibile l'espressione e l'atteggiamento di sorpresa e di smarrimento di Dylan quando parla con Taller nel finale.

Nonostante questo, promuovo l'intento di presentare una storia un pò fuori dal comune (rispetto alle ultime pubblicate), che seppur non molto originale è stata ben scritta (a parte l'epilogo di cui sopra).

p.s. solo a me ha ricordato un pò La famiglia Milford per certi versi?





Mi sono soffermato anch'io su quest'aspetto ed ero arrivato alla tua stessa conclusione, ovvero che a morire erano solo i sogni, poi ho ripensato al fatto che la coppia di sposini, che ha avuto a che fare con il regista mancato, è stata chiamata ed interrogati dalla polizia di Scotland Yard per la morte di Pete, il loro amico e operatore (pagine 55 e 56), e tutto si è rimesso in discussione.

non ho il numero a portata di mano ma ricordo che nei casi di MORTE vera e propria (si veda ad esempio il medico o il regista) vediamo proprio l'atto dell'uccisione! mentre per l'astronauta si vede solo che è diretto verso la stella ma non che si brucia,e anche nel caso di April si vede un corpo che cade dalla finestra ma non che si spiaccica sull'asfalto. comunque sono solo supposizioni,le vignette vere e proprie non le ricordo molto bene,l'ho letto 5 giorni fa