Riallacciandomi direttamente al primo film citato in apertura di topic da mjfox, ovvero sia l'immenso e leggendario primo capolavoro di Mario Bava
"LA MASCHERA DEL DEMONIO", sono sicuramente da recuperare altri gioielli del geniale regista-artigiano sanremese:
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"I TRE VOLTI DELLA PAURA": il mio personale Bava preferito: delizioso film a episodi (tre per la precisione: "Il telefono", "I wurdalak" e "La goccia d'acqua") con un istrionico Boris "la Creatura" Karloff in duplice veste di anfitrione/presentatore dei tre racconti e protagonista assoluto di uno dei tre ("I wurdalak"). Il terzo episodio è una delle vette del cinema gotico italiano (ma facciamo anche mondiale, vah!).
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"LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO" e
"SEI DONNE PER L'ASSASSINO": avete presente i primi giallo/thriller di Dario Argento (la "trilogia animale" e il grande "Profondo Rosso")?! Beh, nasce tutto da questi due film!
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"OPERAZIONE PAURA": raffinata e onirica ghost story, trionfo dei "colorini" tipici Baviani, ripresa (anzi, diciamo omaggiata) nientepopòdimenoche perfino da Federico Fellini nel suo episodio di "Tre passi nel delirio"
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"REAZIONE A CATENA": pellicola letteralmente razziata da "Venerdì 13" e più in generale da tutto lo slasher di bassa lega americano successivo; a pensarci bene, definirlo "il primo vero slasher della storia del cinema" non sarebbe poi tanto sbagliato.
Esulando da Mario Bava, un primo film che mi viene in mente, ingiustamente passato in secondo piano rispetto ai capisaldi del "New Horror" americano coevi o di poco successivi (mi viene da pensare ai vari "Non aprite quella porta", "Le colline hanno gli occhi", "Halloween" e "Venerdì 13") è lo splendido
"BLACK CHRISTMAS" (
QUI una mia pseudo-recensione) di Bob Clark (sì, quello della trilogia di "Porky's", proprio lui!), film che merita a pieno titolo di stare a testa alta nel bel mezzo di quei titoloni citati prima.
Sempre opera di Bob Clark, da recuperare assolutamente anche
"LA MORTE DIETRO LA PORTA", una delle più azzeccate e angoscianti denunce cinematografiche della guerra del Vietnam (è comunque un horror, anzi diciamo pure un grande horror a tutti gli effetti, ma contiene dei simbolismi e delle immagini che non hanno niente da invidiare ad "Apocalipse Now", per forza ed efficiacia)