Cravenroad7

Più che altro, in quasi tutti i primi piani i M&G degli esordi dylaniani ricalcavano pari pari i model sheets di Dylan Dog, che erano opera di Villa. Ne consegue il Dylan Dog di M&G, almeno per i primi numeri, era identico a quello di Villa.

Qui, verso metà pagina, c'è un esempio dei model sheets in questione:

https://www.cravenroad7.it/forum/viewtopic.php?f=2&t=5122&p=289534

Buona storia. Alcune parti banali.
Uno dei tipi di storie che mi piace di più, con Dylan e Groucho che viaggiano verso un'altra città. Un esempio recente è il numero 277.

Soggetto: 7
Sceneggiatura: 7,5
Disegni: 7

La più debole tra le storie della prima annata (alla pari con "Jack Lo Squartatore").

D'altra parte, all'epoca Sclavi stava ancora 'prendendo le misure' del personaggio e della testata, ed è comprensibile che talvolta non fosse certo di dove andare a parare.

Ci sono troppi luoghi comuni. Su tutti, il servo muto, deforme e armato d'ascia (vabbè che oggigiorno è dura trovare buon personale di servizio, ma insomma...).
Discutibile anche la rappresentazione delle streghe, che fanno 'cose cattive' solo perchè, appunto, sono streghe. In pratica, mostri malvagi per il gusto di esserlo. Lo Sclavi delle storie successive avrebbe SEMPRE cercato di approfondire la personalità e la psicologia dei mostri - tranne quando il mostro è un normale essere umano.

Comunque ci sono anche cose ottime: il ritmo vivace, il buon uso di Groucho, la freschezza di molti dialoghi, la bella ambientazione lussureggiante, in parte l'atmosfera gotica...

Direi, storia da 6,5

In effetti tra le prime 10, insieme a Jack, fu quella che mi colpì meno.
Però rimane parecchio divertente, e la mescolanza streghe/licantropi invertiti allora mi lasciò abbastanza soddisfatto.
Quei jeans violacei della copertina...lassamoperde
Spero che Villa abbia cambiato i suoi gusti quanto a dylan-fashion

ALOOOOOOHA

è troppo banale per non esserlo

mentre jack quantomeno è brillante, poi io penso addirittura che jack è un gioiello..

Anch'io considero Jack un gioiellino, e questo terzo numero, pur essendo il più debole della prima annata (assieme a Killer, via), è comunque valido e molto divertente, con una sceneggiatura a dir poco brillante.

Siamo in 2.

Ma quando la strega dice che molte ragazze hanno fatto "divertire" gli stranieri,ma loro non rimanevano incinte di bambini di nuova razza?

E' e resterà per me una delle più belle storie di dylan dog... e rileggerla a colori ( grazie Repubblica !!! ) non ha prezzo...

Buonissima storia, come del resto tutti i primi numeri. Per la prima volta Dylan in trasferta, questa storia ha un che di inquietante. Ottimi i disegni. Voto 8

COPERTINA - BUONA - Bella al copertina senz'altro, ma a mio avviso poteva essere molto milgiore vista la tematica affrontata e molto piu comunicativa e artistica. Rimane cmq buona e il licantropo che aggredisce Dylan Dog è un riferimento coerente con lo sviluppo della storia dell' Albo.
I Colori rimangono cmq buoni e ben mescolati.

SCENEGGIATURA - BUONA - La sceneggiatura mi piacque molto anche diversi ani fa quando la lesis la prima volta. Oggi ne sono rimasto ben colpito xche la sceneggiatura è molto avvolgente ti tiene sulla ciorda ci sono cmq diversi colpi di scena non scontati non banali e anche emozionanti.Il finale poi a mio avviso qui è stato ben costruito e ben fatto.

DISEGNI - OTTIMO - Disegni stupendi rendono benissimo e sono davvero assimilabili subito e molto comunicativi. Ci sono poi alcune tavole davvero artistiche quando all'inizio si vede il bosco la luna piena cosi come le tavole dove Dylan Dog e Groucho stanno in auto nel bosco oppure a piedi in piena foresta nera. Belli davvero Originali e non banali.

VOTO ALBO [ OTTIMO ]

Le gag con Groucho valgono da sole l'acquisto dell'albo . Poi il Dylan che si beve i birrozzi con il suo compagno di disavventure è mitico... peccato che di lì a poco divenga un astemio troppo insipido e perfettino.
La storia è carina, ma il vero nucleo, secondo me, sta nell'ironia... ne è veramente stracolmo questo albo.
8 complessivo

Numero che esce nel Dicembre 1986.
Epico esordio alle matite del duo Montanari&Grassani, autentici massacratori di storie piacevoli o bellissime.
Questa si inquadra nella seconda, casella, pur essendo partita da una base notissima e ritrita del peloso amorevole lupacchiotto sventrapapere.
L'ironia di Sclavi la fa da padrone, e gli si perdona pure quando Dylan tracanna una bella pinta di birra crucca.
Strepitosa la camicia bianca di Dylan in copertina, e Villa cmq disegnava pose plastiche con armonia michelangiolesca.
Finale catastrofico e ardente di fiamma, con riferimento al mitico Frankenstein Junior di epica memoria.
Dylan appare nelle tavole maggiormente maturo che in seguito, e abbastanza libero da tutti i complessi e fobie che lo perseguitano attualmente.

Voto 8, se non altro per le battute. Disegni 6. M&G usavano però bene la china, allora.

Qui dipende molto cosa vogliamo far contare di più. L'anno scorso ero molto intransigente con le storie il cui soggetto non mi convinceva - ora sono fatto un po' più morbido - ma questa continua a non andarmi giù. Ragazze inglesi che vanno a studiare nel mezzo della foresta nera? CHE? Streghe che trasformano lupi in uomini e li fanno accoppiare con ragazze? Cosa? Ma perché? Perché... Un accidente, gli andava. Please. Tra le peggiori di Tiz.

...per cerare una nuova razza, e sopratutto per creare qualcosa di morboso e anche un poco sporcaccione che non guasta.
Sulla prima domanda: forse Erasmus può commettere errori. Tiziano no.