Cravenroad7

ho letto anch'io il crollo.

l'ho trovato piacevole e divertente nelle prime 40 pagine, cioè finchè la vicenda è vista dal basso, attraverso gli occhi di dylan e della ragazza, poi sempre più pesante, forse perchè entrano in scena, in modo confuso, nuovi personaggi la cui presenza non è subito chiara, o forse per il semplice fatto che, quando arriva il momento delle spiegazioni, io mi annoio.
il guaio forse è stato quello di avvolgere la storia in un'atmosfera di perenne mistero che ha legittimato la spiegazione finale, tanto attesa dal lettore pur di capirci qualcosa.

i disegni di freghieri li ho trovati migliori del solito.



nella sua ultima storia che finisce nell'albo in edicola male, molto male.

QUando c'è Paola di mezzo è sempre difficile capire cosa aspettarsi...
Purtroppo le mie aspettative sono sempre altissime quando c'è lei di mezzo.
Purtroppo ho trovato questa storia veramente confusa e molto caotica e mal sviluppata, addirittura a tratti poco comprensibile.
Delusione.

Davvero grave (ehm relativamente, e nell'ottica della qualità di un prodotto) che una professionista scriva un pastrocchio simile...

Finalmente ho trovato il tempo di leggerla anche io, purtroppo sono rimasto un po' così...

Premetto che io adoro Paola ma questa storia non mi ha lasciato niente. Al di la della confusione e di alcuni passaggi poco chiari, ho trovato l'albo troppo piatto. Non sono mai stato coinvolto emotivamente in questa storia e questa è la prima cosa che cerco quando leggo un Dylan. Capisco che Paola abbia cercato di renderla complicata, piena di dialoghi e spiegazioni per fare qualcosa di più di un compitino, ma così me l'ha resa fredda e senza emozioni (almeno per me), come se fosse un semplice esercizio di stile. Forse dico così perchè l'ho letta in questo periodo dove sono pieno di studio e ho altro per la testa, me la rileggerò con calma quando sarà tutto finito e vedrò se rivalutarla o meno. Per adesso non do il voto!

I disegni di Freghieri li ho trovati molto in sintonia con la storia, cioè ben realizzati tecnicamente ma una freddura unica pure loro! Salvo invece la bella copertina di Stano

Storia un pò scombiccherata, ma con qualche bella scena.

Non sono un granchè con il "gioco delle citazioni", ma se qualcuno nell'apposito forum posterà mai la mitica frase "Fallo...per... mia...nonna!" (con tutti i doppi sensi del caso) la indovinerò in un secondo.

L'albo parte molto bene all'inizio, cala di qualità nel corso della lettura. voto 6.5

riletta. Bella storia: più che altro ben narrata! Se ci lamentiamo anche di storia come questa..."fallo per mia nonna" era evitabilissimo!

bla bla bla e poi bla bla bla ancora bla bla bla e per finire altri bla bla bla.
Che tedio la blarbato.

Sarà che blaterano troppo (e confusamente) .
... Ma almeno hanno qualcosa da dire.
Nel trittico Gennajo-Marzo si prospetta invece un mutismo d'idee assoluto.
E noi ad imbavagliarci col bavaglino. Visto lo spessore under-15 delle storie.

ALOHA MIO. MANGIO IO.

Il crollo della glottide, genera storie così....

bruttino...la barbato mi ha deluso

5

bruttino...la barbato mi ha deluso

5

Ricordate la storia "Il Dogma" del Gigante 16? Degli studenti universitari ambiziosi cercavano di far rinascere i corpi morti. Con "Il crollo" siamo al sequel. La Barbato delude un po'.
La storia ha due punti di forza: l'intensa copertina di Stano e le tavole eccezionali di Freghieri. E' un Freghieri più che mai ispirato, di come non si vedeva da anni. Alcune vignette, da quelle con il "mostro" a certe dei diversi crolli sono davvero ben realizzate.

SPOILER

Alla Barbato imputo due principali colpe. La prima è storica: Paola stravolge il personaggio di Dylan Dog. Soffre a malapena la caustrofobia (mentre nel suo albo "Phobia" aveva pure paura a stare in uno sgabuzzino) e resta impassibile di fronte a un omicidio a sangue freddo (ma qui forse è l'effetto del mercurio inalato?).
La seconda è che alcune sue storie, e "Il crollo" non fa eccezione, sono stalmente ingarbugliate da lasciare molto perplesso il lettore. La Barbato sa scrivere e i suoi ottimi romanzi ne sono la prova, però qui, a parte dei dialoghi azzeccati, c'è una sceneggiatura sghemba, che mostra flashback non del tutto chiari (tipo la vignetta con Hector a pag 44) o non chiariti in seguito.
A differenza di altri lettori io non disprezzo le spiegazioni finali, se fatte bene e non troppo stringate (o troppo prolisse). Quelle della Barbato sono parziali e alla fine ti fanno dire: "Ma che storia ho letto?". Un eccesso di ambizione può portare a sceneggiature di difficile lettura. Non bisogna tentare di emulare Sclavi a tutti i costi, anche perchè lo stile di Paola lo abbiamo ammirato in altre storie divenute bastioni portanti della serie.

Votato mediocre. Nelle prime pagine la vicenda è divertente e avvincente, peccato che però con lo scorrere delle pagine la storia perda parecchio risultando caotica e di difficile lettura. Ottimi i disegni. Voto 5

Albo orribile