Cravenroad7

parlo della storia.

Concordo pienamente riguardo al volumone Mondadori, i colori di allora li ho trovati pessimi pure io! (e infatti lo dicevo anche parlando di questa edizione di repubblica, dove li trovo un pelino meglio. Questo in riferimento alla storia di Stano, perchè quelle di Trigo e M&G più le guardo e più mi piacciono....comunque niente in confronto ai Color Fest o ai recenti numeri celebrativi, 300 e 250 su tutti!)

Tornando alle prime tre mitiche storie....tra ieri e oggi le ho rilette in ordine, ed ho trovato stupefacente quanto siano ancora oggi fresche e scorrevoli, divertenti e accattivanti, pur avendole già lette e rilette nel corso degli anni, ormai decenni...in particolare, ho rivissuto con estremo piacere la lettura dei numeri 2 e 3 (il numero 1 ce l'ho troppo stampato nella memoria, è un mito a prescindere), era già un pò che non le rivedevo e mi ci sono immerso con un piacere e un divertimento assoluti!
Una ventata di nostalgia che mi sta convincendo sempre più a proseguire nell'opera di riscoperta dell'intera serie dall'inizio e in veste colorata (tra l'altro ripercorrere Dylan dal n°1 era una cosa che volevo già fare da anni ma che poi ho sempre tralasciato, vista la mole di albi...però riproposti così gli da quel senso di nuovo che già adesso non vedo l'ora di avere il secondo volume tra le mani!)

Rilette anche io...Che poi ci scopri sempre qualcosa di nuovo,io ad esempio non ricordavo affatto che Dylan nelle prime tre storie porta sempre con sé il clarino a tracolla!!!

E vogliamo parlare della custodia che nasconde la bomba?

ribadisco: quei colori là facevano cagare al cubo

mi volevo illudere (ma non ci speravo troppo) che nella storia numero 3 invertissero le immagini dove Dylan è al volante in modo da ottenere la guida a destra inglese, ma mi rendo conto che sarebbe stato abbastanza un casino... cmq gli shorts della milf di La Casa Infestata saranno sicuramente trasformati in jeans come nelle varie ristampe

A me sinceramente non piacciono neanche Trigo e M&G a colori.
W il B&W! Almeno quando la storia originale è in B&W...

Nell'editoriale di Raffaelli c'è un piccolo errore. Lui dice giustamente che il titolo del #1 è una citazione, riferendosi però alla "Notte dei Morti Viventi" (testualmente "gli autori di questo fumetto hanno amato il film di George A. Romero che nel titolo aveva la parola "notte" al posto di "alba"). In realtà, come tutti sanno, è invece la traduzione italiana del secondo film della saga "zombesca" di Romero, ovvero "Dawn of the dead", da noi meglio conosciuto come "Zombi", omaggiato esplicitamente anche nell'albo.

Lol la bomba nella custodia del clarinetto l'avevo rimossa dalla mente

l'ho già detto altre volte, quindi so già di fare un discorso trito e ritrito: se un Gualdoni o un Di Greogorio o un Marzano qualsiasi risolvesse oggi una trama di un loro albo con una trovata del genere, in una scala da 1 a 10 quanti insulti si prenderebbe?!?

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personalmente il fatto di averlo letto 10 anni fa ha fatto la differenza,poi l'albo è rimasto nel mito fino a oggi che l'ho riletto e rileggerlo a 25 anni è diverso che a 15,ha tutt'altro sapore,forse vale anche per altri questa cosa.

Sì ma l'Alba era il primo numero, Dylan ancora molto in divenire sia come fumetto che come personaggio (si può notare anche quanto fosse molto più spaccone). Tra l'altro, se non l'unica, è proprio la parte dell'albo che meno digerisco. A maggior ragione, con Dylan ormai "standardizzato" ripetere oggi una cosa del genere sarebbe da denuncia.

infatti secondo me l'alba è inferiore per dire a jack lo squartatore, il vero primo dylan dog della storia.

vedo che hanno scelto il dylan tronista di brindisi..

Non direi. Sono entrambi ancora "incerti", sia pure per motivi apposti.

Il Dylan del #1 era eccessivamente scafato (la bomba nella custodia è degna di James Bond!).

Quello del #2 è eccessivamente stupido. Per ben due volte si fa bellamente fregare la pistola dalla persona più sospettabile e sospettata!

Secondo me il primo Dylan Dog "compiuto" è quello del n. 6, La bellezza del demonio. Il #4 e il #5, per quanto piacevoli da leggere, sono ancora albi in cui Sclavi stava prendendo le misure del personaggio.

Ahahahah una trashata unica quella della bomba nella custodia.....e poi è vero,era molto più spaccone,sfacciato e a volte anche antipatico.

L'unica, piccola differenza è che per il resto la sceneggiatura di Sclavi è vivace e brillantissima (aggettivi che non calzano proprio bene a G&DiG). Poi, ovviamente, in un numero 1 non si può certo parlare di tradimento del personaggio: è palese che, a riproporli oggi, certi dettagli dovuti al fatto che Dylan era ancora in rodaggio sarebbero imperdonabili, ma del resto vorrei ben vedere che non fosse così! Peraltro, lo stesso vale per tutti i personaggi bonelliani: che senso avrebbe avuto, negli anni Settanta, riproporre il Tex fuorilegge e scavezzacollo degli esordi?

Comunque, ripeto che per me le storie dei primi numeri sono ECCEZIONALI. Il numero uno è brillantissimo ed è già sceneggiato in maniera geniale (all'epoca Sclavi aveva già scritto i suoi primi capolavori ed era tutt'altro che sprovveduto), il quattro è probabilmente il primo capolavoro della serie, il sei è il miglior Dylan di sempre o giù di lì e il sette gli va dietro... E via dicendo. La prima annata dylaniana è caratterizzata da una freschezza irripetibile, che la rende la mia preferita di sempre.