Cravenroad7

Comprato, letto, messo nello sgabuzzino e li ci rimarrà per sempre.

Insufficiente!

Marzano ha senz'altro scritto di meglio. "Il sortilegio" è una storia a mio avviso non del tutto riuscita. La sceneggiatura è diluita come il brodo di un ospedale, infarcita con dialoghi anche piacevoli ma messi in maniera caotica all'interno dell'albo.
La cosa migliore sono i disegni del grande Corrado Roi. Non esegue tavole particolarmente entusiasmanti, ma ci mette il suo solito tocco sporco che non guasta mai. Tanta produzione di tavole per lui tra 2010 e 2011: stakanovista!

SPOILER

Come fa madame Trelkovski a sapere che l'autore della fattura vive a Londra? Non potrebbe essere un tizio in Scozia o a Katmandu? Il vecchietto morto e poi "risorto" in farmacia ha un significato particolare? E la anziana e misteriosa signorina in ospedale? Tanta carne al fuoco per una storia che poteva benissimo durare la metà delle sue pagine. Purtroppo non si possono fare albi di quella dimensione e quindi ecco un bel brodo diluito.
Si poteva prendere l'esempio del mitico numero 77 con le due storie in un albo. Invece ecco che Marzano infarcisce la sceneggiature di dialoghi simpatici ma alla lunga ripetitivi e un po' tediosi. Il lettore tipo dopo le prime pagine inizia a pensare a chi possa essere l'autore del sortilegio e alla fine è tutta una gara a scoprire il colpevole. Io leggendo le varie scenette pensavo: "chi se ne frega di questi discorsi, quasi quasi sbircio nelle pagine dopo la 90 giusto per capire chi è il colpevole". Un piccolo passo falso di Marzano, forse dato dalla grande produttività dell'autore. Per questa volta perdonato.

Albo incompiuto, nel senso che pare scritto a spizzichi e bocconi, un po qua un po là, tanto ve lo dovete leggere ragà. Il woodo nel mondo di Dylan è sempre entrato con lentezza e con poca incisività, e qui siamo ai limiti storici.
Il finale è quanto di più cattivo e menefreghista sia mai apparso in Dylan Dog. Davvero il nostro mollerebbe così una sfigata come quella al suo destino, anche se ha tentato di farlo crepare ?
Non una scena che abbia colpito, la morale della vita come una ruota è di una banlità mortale e mortifera, i personaggi come il vecchietto nella sala d'aspetto sono quanto di più populista e trita maroni che mi sia mai capitato di leggere. Puerile la visione all'ospedale, senza senso se non mettere una spruzzata di soprannaturale che c'entra come i cavoli nella spaghettata di mezzanotte.
Voto 4. Sono sempre più perplessa da come viene gestito il personaggio, che pare una marionetta senza alcuna sequenza logica fra un albo ed un altro, tanto che pur Roi pare strozzato da un compito superiore alle sue forze.
Brutto, brutto, brutto...

Questa è per me la copertina migliore del 2012!!! Per il resto lasciamo stare...

voto accettabile,niente di straordinario

A me questa storia non è dispiaciuta, ho votato buono. Belli i disegni

Storia mediocre di Marzano. Non tutto è da buttare, la scena in ospedale, se pur parzialmente fuori contesto, è la più riuscita dell'albo, l'unica tra l'altro in cui un Roi, ai minimi storici, raggiunge un livello dignitoso. Effettivamente l'albo vive un po' di momenti quasi giustapposti, alcuni validi e altri meno, tra cui si barcamena un Dylan disorientato e un po' apatico. Il finale è da dimenticare: per quanto Marzano sia convinto del contrario, pare un po' frettoloso forse perché al colpevole ci si arriva per caso e l'identità stessa della manipolatrice di bamboline lascia deluse, come il suo racconto che non emoziona il lettore nè tantomeno le altre donnine della storia la cui reazione, in particolare quella della sorella mora, lascia scontertati.

Insufficiente.
Verboso, molti dialoghi sono leggibili semplicemente scorrendoli e guardando le parole chiave. Disorganico, all'interno di una storia che si vorrebbe drammatica si inseriscono quei siparietti che dovrebbero tendere al grottesco e invece sembrano riprodurre, male, Aldo Giovanni e Giacomo che fanno le tre vecchiette. La "vecchia carampana" deus ex machina. Storia lacrimevole della colpevole vista e rivista. Reazione ultra buonista di Dylan.

Albo abbastanza piatto e mediocre,senza guizzi e caratterizzazioni di un certo livello.Dylan raramente cosi' antipatico e apatico,direi impersonale nella psicologia e comportamenti.
La trama scorre lenta,troppo verbosa per quello che deve raccontare e gli sviluppi non entusiasmano.Qualche sequenza interessante,ma nel complesso poco sfruttata.Finale insoddisfacente.

Una macedonia di cagate disegnata male.

Leone, mi meraviglio di te!

Ops

Mi scuso, era la mia prima Marzanata e De Andrè mi ha insegnato a non aver pietà per la mia prima volta

ammazza, ieri mi sono riletto 'sta roba qua perché non me la ricordavo affatto.
a fine lettura ho capito perché non me la ricordavo: l'avevo rimossa come si fa con qualcosa di brutto e inutile.
a chi si lamenta delle storie di oggi consiglio di rileggere quest'albo, magari giova...

Profondamente indecente.

il sortilegio
reduce dalla divertente "tra moglie e marito", marzano ritenta la carta della commedia nera, ma il miracolo non si ripete... e roi non è saudelli, non diverte...
storia ridicola, noiosa e luogocomunista... sembra di gregorio... il punto più basso? la scena in cui dylan riacquista la parola
la copertina come idea mi piace molto, forse poteva venire meglio

voto 4