Cravenroad7

SPOILER

Veramente un bel numero, forse il migliore pubblicato fino ad adesso. Nella mia classifica personale La redenzione del samurai e La rivolta dei Sepoy si trovano immediatamente più in basso, anche se la scelta è abbastanza difficile.
La storia di Bilotta è molto malinconica: in fondo non è nemmeno così originale, ci fa vedere cose ed esprime concetti che abbiamo già visto tante volte (il rapporto tra i due fratelli, il loro mondo immaginario, una famiglia segnata dallo stile di vita del padre, la guerra, la madre che tradisce e così via); però, lo fa con un tocco veramente delicato ed efficace, facendo ruotare la narrazione sulla tragedia di un singolo uomo e di tutta la sua famiglia (per poi allargarsi fino all'intera umanità, potremmo dire).
Il finale, dalle venature "quasi" horror, non stona affatto col resto della storia, anzi, ne diventa la giusta conclusione, lasciando aperte un paio di interpretazioni; ciò che tocca di più è esattamente quella vita tragica che viene esposta, non importa se i fatti narrati siano esclusivamente il frutto di una psiche ormai persa, o di una forza aliena che prende il possesso del protagonista spingendolo verso la fine.
Per concludere, direi che i disegni di Mosca sono ottimi e si sposano alla perfezione con quanto vien raccontato attraverso le pagine.
Alla fine Bilotta cita anche il sommo Leopardi in uno dei suoi componimenti più struggenti e riusciuti...
che volete di più?

Ricordo la discussione di Recchioni in cui si parlava della "filiera". Poi come giustamente qualcuno faceva notare, i primi 5 numeri de Le Storie (di cui il più brutto è cmq un gran bel fumetto) sono stati realizzati (a parte due disegnatori) dallo staff di Dylan Dog (compreso l'ex curatore).
C'è qualcosa che non va!

Uhhhh... il CANTO NOTTURNO Dl UN PASTORE ERRANTE DELL' ASIA.....bravo te !!! Anche io avevo la sensazione di averla già letta quella espressione....ma non riuscivo a ricordare dove..

Riletto. Devo dire che tutto il finale si presta, come è stato anche osservato prima, ad altre interpretazioni. Potrebbe anche essere tutta una fantasia del protagonista, e che l'invasione aliena sia del tutto assente. Solo una mera scusa per giustificare una vita sfortunata e inconcludente e che il sacrificio degli astronauti, si stato dettato da regole e ragioni che di fantascientifica hanno poco o nulla. Cosa, sia chiaro, che aumenta e non decresce i meriti di questo piccolo, meraviglioso gioiellino de Le Storie.

CAPOLAVORO EMOZIONANTE

Si! Poesia straordinaria partorita da un poeta-filosofo eccellente ed unico

La luna in Leopardi rappresenta l'ignoto, un anelito verso quella libertà che al poeta sembrava mancare sempre; è una consolazione, poichè essa appare in alto, sovrana al di sopra delle tragedie e della piccolezza della specie umana; Leopardi ne parla come una divinità alla quale rivolgere il proprio canto disperato per lenire in parte le sue sofferenze interiori.
In Bilotta, la luna diventa tangibile, una prossima conquista dell'umanità; non è più un qualcosa di irraggiungibile, di fronte alla quale l'uomo è piccolo, anzi, ormai quest'ultimo ne può calcare la superficie e svelarne i misteri; ma questi misteri non hanno più il sapore leopardiano dell'ineffabile e del consolatorio, bensì sono orribili, sono la follia e la perdizione che investono il protagonista.
La luna, ormai svelata agli occhi dell'uomo, è un pò lo specchio di tutti i suoi fallimenti umani.

la storia mi è piaciuta grazie sopratutto alla vena malinconica che l'accompagna.
unica pecca a mio parere in alcuni punti dellla seconda parte si perde un poco.
che sia chiaro però... la collana "le storie" offre ogni mese davvero delle perle.

I numeri di questa collana finora sono tutti gioiellini... gli autori sono (quasi) tutti scrittori di Dylan Dog... che però qui sono liberi di raccontare quello che vogliono, ambientare la storia dove vogliono loro, con i personaggi che vogliono, senza restrizioni, tutti possono morire o cambiare la loro vita per sempre... da quello che ho capito, gli scrittori hanno talento ma è difficile e noioso scrivere Dylan Dog... soprattutto quando dello stesso personaggio e nella stessa ambientazione di storie se ne sono già scritte più di mille...

Work in progress Alessia Fattore-Maurizio Di Vincenzo

mah; Dyd può raccontare di tutto. Tra l'altro è pure stato mesmerizzato, è rimasto l'unico uomo sulla terra, è morto...non è il personaggio in se che crea i limiti

Ho comprato anche io "Il lato oscuro della Luna", facendo uno strappo alla regola (aumentano i prezzi ma non gli stipendi, quindi occorre un taglio sulle spese extra...), e sono rimasto molto soddisfatto dalla storia. Non sono voluto partire con particolari aspettative, tipo che fosse una storia di pura fantascienza volta a esplorare un settore del nostro satellite, e mi sono così goduto questa narrazione dove l'assenza di puntate precedenti (cosa che mi tiene lontano da Zagor, per esempio... ) mi ha reso la lettura piacevole e coinvolto.
Ci sono molti elementi interessanti in questo vero e proprio thriller a fumetti, e i disegni sono superlativi.
Siccome però in questa collana figurano anche:
- autori che ho scelto di boicottare (Recchioni su tutti)
- trame d'ambientazione storica di cui ne ho già a sufficienza in Dampyr,
non credo che continuerò con regolarità l'acquisto di questi fumetti, al massimo uno o due all'anno, quando i requisiti mi convinceranno a sostenere questa casa editrice che sento sempre meno amica di chi la segue e sostiene da anni, e sempre più azienda come tante altre...

Addirittura boicottare? Ma come mai?

Boicottaggi a parte (non entro nel merito non conoscendo le tue personali motivazioni), ti dico che solo che reputo letteralmente UN MIRACOLO il modo in cui la SERGIO BONELLI EDITORE sta portando in edicola albi di questa qualità a un prezzo tanto irrisorio (3,50 euro sono una bazzecola, per quanto sia conscio che la crisi è crisi e guarda male anche l'euro per il caffè).
In francia, per uscite con una filosofia simile, ti troveresti a spendere 15 euro a botta nel migliore dei casi. E poi, ripeto, la qualità: di sceneggiatura, disegni ma anche, e non è cosa da poco, di stampa. La Bonelli ai suddetti prezzi stampa che è una meraviglia.
Questo per dire che si può decidere di non acquistare albi Bonelli, per carità, ma da qui a far emergere dai propri interventi che essa è il male ce ne passa. Ma tanto. Tantissimo. Le Storie sono un colpo di classe quasi rivoluzionario, la qualità assoluta al servizio di prezzo e periodicità popolare, la libertà artistica di uno one shot subordinata a un sistema produttivo mensile e capillare. Il taglio moderno e classico allo stesso tempo.

E in ogni caso, per aggiungere un'ultima cosa, la Bonelli è e sempre sarà UN'AZIENDA. Per fortuna.

Se Le Storie costa tanto, che ne dici del Maxi ??
No davvero, ha ragione Joe Montero...ad avercene...

Questo quinto numero della collana si può descrivere con un'unica parola : CAPOLAVORO!
Bilotta è un genio di raffinetezza ed eleganza nello scrivere e sa donare emozioni forti e sincere.
Questa storia così maliconica rappresenta un esempio di eccellenza nell'arte dello scrivere. A mio avviso la migliore finora a seguire Barbato, Recchioni, De Nardo

Ridateci questo Bilotta anche su Dylan Dog please!