Cravenroad7

Recchioni è l'unico che ha capito davvero come si scrive Dyd. E questo servizio lo dimostra una volta di più.
Giustamente la puntata si apre ricordando che la testata soffre (per l'abbandono di Sclavi si dice, ma basta anche solo il fatto che si soffra).
Nostalgia canaglia...

Davvero una gran bella puntata. Non è stato detto nulla (o quasi) in più di quanto tutti noi già non sapessimo, però sono stati 30 minuti di vere emozioni. E di gran ricordi. Peccato duri solo mezz'ora.
Nello specifico di Dyd emerge una considerazione dolceamara (alla faccia di tutte le nostre classifiche):
Dylan Dog è stato perfettamente e completamente (!) raccontato e presentato con questi episodi:
- L'alba dei morti viventi
- Attraverso lo specchio
- Memorie dall'invisibile
- Morgana
- Storia di nessuno
- Il lungo addio
- Johnny Freak
- Mater Morbi
e i personaggi presi in considerazione sono: Groucho, Xabaras, Morgana, Bloch, Bree, Marina, Johnny, la Morte e la Malattia.
In questi albi ed in questi personaggi c'è tutta l'essenza di Dylan. Tutto il resto è fufa!! (si scrive così?? )
Non voglio essere frainteso, ci sono tanti altri bellissimi albi, ma in quei 7 albi + 1 è stato scritto tutto (ma proprio tutto, senza eccezione alcuna) quello che si doveva scrivere su Dylan Dog. Non manca nulla, non c'è nulla di troppo. Punto.

Mi permetto di dire che manca il lato surreale/divertente di Dyd...tipo Golconda, o Accadde Domani. E anche la trilogia aliena (soprattutto il primo capitolo) penso sia un tassello importante.

Recuperata anch'io, programma ben fatto (era la prima volta che lo vedevo), aneddoti interessanti. Neppure io sapevo la storia delle balene.
Quando Casertano ha parlato del naso aquilino di Dylan ho subito pensato a David.

E gli apeciali?
Almeno i primi 6 ,non includerli nella antologia dylaniana.
Cmq non si vuole fare la classifica , resta pero' sempre la sensazione anche da questa puntata di fumettology, che il personaggio abbia un gran passato , ma un futuro indefinito.

Allora...vista.
Considerazioni sparse:
Puntata che assomiglia pericolosamente agli ultimi numeri di DyD, cioè scivola via come pioggia e non lascia assolutamente nulla. Un programma che vuole parlare di Dylan non può prescindere ad una intervista, anche registrata, a Tiziano Sclavi.
Le osservazioni che paiono frasi da telegramma anni 50 ( manca lo stop fra l'una e l'altra...) sono atte ad inquadrare il personaggio ma non forniranno nulla a chi non lo conosce e mancano paurosamente di anima.
Mezz'ora di programma sul ( ex ) più grande fumetto italiano che deve riempire diversi minuti parlando di una collaborazione con Baglioni, è desolante, sconclusionata e francamente irritante.
Niente che descriva il senso di storia come Storia di Nessuno, Morgana, Il Lungo Addio...niente di niente.
L'amore per Dylan ci fa vedere cose che non esistono:
dire che l'essenza di Dylan Dog è rappresentata da albi come Johnny Freak e Mater Morbi, che reputo, sopratutto la seconda ottime storie, sia chiaro, ma poco consone alla vera struttura tracciata da Sclavi, è, a mio parere, una considerazione assolutamente errata. Il fatto che tali immagini appaiano nel programma non vuol dire assolutamente nulla, visto che ad esempio un capolavoro barbatiano come Necropolis, o altre meravigliose pagine della vita dell'indagatore, sono totalmente assenti. Mi pare, piuttosto, avendo veduto anche la puntata su Valentina come termine di confronto, che le immagini siano messe nel programma in modo casuale e fuori contesto.
La sola osservazione decente di tutto il programma è quella di Paola/Roberto sulla figura inquietante di Groucho.
Il resto è noia e anche tristezza, sopratutto quando RRobe afferma che il personaggio patisce oltre ogni modo l'assenza del suo creatore. In questo vedo un'analogia con Valentina, che almeno però, svanì con Crepax.
Questo invece continua e se a curare la testata c'è uno come Gualdoni, mi pare che l'idea del morto vivente calzi a pennello.

Su groucho per quanto possa essere un'osservazione interessante , non sono d'accordo.
E' un loro punto di vista.
Groucho potrebbe essere semplicemente un comico "fallito" , ne piu' ne meno , e trova in dylan un modo per continuare ad essere almeno un comico.
Infatti Sclavi non ha mai usato Groucho ( che io ricordi) al di la' di spalla comica.
L'unica scena strana l'ho trovata dalla Barbato ,quando si tolse i baffi , ma penso che per Sclavi Groucho fosse un personaggio senza sfacettature.

Mi pare di rammentare una sua dichiarazione, del Tiz, in cui affermava che il personaggio più inquietante della serie fosse proprio Groucho, comico assoluto o meno che sia.
Affermazione che mi trova assolutamente d'accordo.

Forse intendeva che un personaggio che fa solo battute , o ci si arma di pazienza ( come fa dylan ) , o ci si arma di pistola...

Guarda non nego la sua enorme importanza sdrammatizzante e divertente nella serie. Dico che mi inquieta pensare che non abbia mai avuto passato e futuro, che la scelta della Barbato di mostrarcelo con i baffi posticci, sia stata una resa di fronte ad un personaggio impossibile da inquadrare, da delineare, da mettere a fuoco. Potrebbe essere un pazzo schizofrenico, una reale reincarnazione di Groucho Marx, un comico fallito come un geniale e perfetto imitatore.
E' la quintessenza della follia.

Forse per questo spero rimanga cosi' , perche' ognuno puo' pensare e immaginare un suo groucho , io penso sia un comico fallito , tu un pazzo schizofrenico , un altro un barbone senza dimora che non ha trovato meglio che convivere con dylan , un altro il tutore spirituale di dylan dog ecc..

Si. In passato avevo espresso, provocatoriamente che si potesse scrivere delle sue origini, ma era appunto una provocazione. Penso che nessun autore si cimenterebbe mai in una cosa del genere, vista la difficoltà e la complessità della cosa.

A dire il vero l'intrusione di Baglioni non l'ho digerita nemmeno io.
Per il resto ci sono aspetti così unici e caratterizzanti del mondo Dylan che non potevano non essere argomentati: per fare un esempio non mi risulta che ci siano state interrogazioni parlamentari riguardo Tex, Zagor, MM ecc; su Dylan Dog invece si. E questa è proprio una delle peculiarità del fumetto. Mater Morbi è stato (in tempi recenti) l'elemento scatenante di questo (straordinario) avvenimento. Piuttosto personalmente trovo più anormale l'assenza (nella fattispecie di questo aspetto della discussione) di Caccia alle Streghe, che è stata (nel '92) la vera e propria risposta della Bonelli e di Sclavi a quel polverone che si era alzato ad inizio anni 90 e che aveva come bersaglio la (vera o presunta) violenza nei fumetti e più o meno direttamente coinvolgeva anche DyD.
In ogni caso ognuno di noi può lamentare l'assenza di questo o quell'albo:
io ho citato Caccia alle Streghe, tu citi (giustamente) Necropolis, Ares cita (altrettanto giustamente) Accadde domani, Golconda e la trilogia aliena; scommetto anche che tra noi c'è qualche intelligentone che si sta disperando perché non è stato minimamente citato quel gran capolavoro del 307 e per quanto si sforzi non riesce a darsi una pur minima spiegazione di tale mancanza.
Resta il fatto che gli autori hanno deciso che in quel poco tempo a loro disposizione (mezz'ora per spiegare 25 anni di fenomeno culturale!!!!!!!) avrebbero raccontato Dylan Dog attraverso 7 albi (+ 1); 7 capolavori, 7 meraviglie che più di così non si può, 7 perle di rara bellezza e seppur così differenti l'uno dall'altro, così adatti e complementari per regalarci un ritratto veritiero del nostro protagonista. Non è casuale che siano albi dei primissimi anni. E Mater Morbi (l'ultimo vero capolavoro), pur essendo un intruso rispetto agli altri 7 e come tu giustamente affermi, molto lontano dalla struttura narrativa tracciata da Sclavi, merita di far parte (per i motivi su citati) di quel ristretto numero di albi rappresentativi dell'intera collezione

Ancora con questa leggenda metropolitana? Su Dylan Dog non è stata fatta nessuna interrogazione parlamentare.

Comunque io lamento la mancata citazione di Sinfonia Mortale . Ma dai, è un programma di mezzora che volevate?

Ma infatti. Programma, inoltre, su una rete generalista (per quanto di "nicchia" come Rai 5), e non mi pare poco. Almeno si inizia a parlare di fumetti anche in televisione.

Poi, non era uno speciale dedicato a Dylan Dog, ma una puntata di mezz'ora di un programma su alcuni dei personaggi dei fumetti più importanti del nostro Paese. Non possiamo pretendere in mezz'ora di raccontare nei minimi dettagli e in modo esauriente un universo che gira da venticinque anni e sfaccettato come quello di DD. E' stato fatto il possibile, e non escludo che qualcuno magari vedendolo si metta a ricercare qualche Dylan (io dopo aver visto la puntata dedicata a Nathan Never, mi sono messo a recuperare le storie).