Cravenroad7

Preso oggi, più tardi lo leggerò, non vedo l'ora

Mah, in tutta sincerità questa abissale differenza fra il Bilotta su Dylan e quello alle prese su altre cose, non mi pare così abissale. Più che altro, da come la mettete la fate sembrare come se su Dylan si rincoglionisse e scrivesse ciofeche illeggibili. Sono dell'idea che anche nelle sue prove peggiori dell'Indagatore ci sia sempre un mestiere notevole e una capacità di scrittura sopra la media. Inoltre, su Dylan alla fine s'è visto molto poco, ha appena iniziato in pratica.

Ed ora aspettati un NOVE politico alla prossima prova del Gualdo scrittore!

Ho lasciato pochi commenti per questa serie perché tutti gli albi sono ottimi e quando capita non so mai cosa scrivere.
Anche questa volta la regola si conferma. Mi sono venuti i brividi leggendo "il lato oscuro della luna".

Complimenti agli attori.

Sicuro di aver letto l'ultimo numero ? No perché, con tutta onestà e rispettando le altrui opinioni, con quello uscito ne Le Storie, non c'entra una fava.

Mi sto accingendo a leggerlo.
Intanto sono rimasto per tre minuti buoni ad osservare la copertina: splendida, finora la migliore dei cinque.

Capolavoro sì,l'ho riletto oggi,sceneggiatura perfetta..se al Boia avrei aggiunto un paio di pagine in più,Bilotta ci sta alla perfezione nelle tavole che ha disposizione,e non deve essere facile.
Mi ero dimenticato di elogiare Mosca, e di ricordare le citazioni alla EC e 2001:Odissea...

Sìsì sicuro, di questi tempi compro così pochi Dylan che diventa facile ricordarmeli

Bisogna contestualizzare le cose. È evidente che Il lato oscuro della Luna con l'ultimo numero di DD non c'entri niente, non ho mai detto il contrario e sarebbe assurdo farlo perché non c'entra niente il paragone, al di là dei pregi e difetti delle due storie.

La differenza abissale a cui mi riferisco è quella di scrittura. Bilotta scrive bene anche su Dylan per quanto non sempre laciambella gli sia uscita col buco. Anche L'impostore, che era stato preso prima come prova del "bipolarismo bilottiano", ha i suoi pregi di penna, si percepisce il talento dell'autore anche in mezzo a un giallo di serie b (per dire, neanche voglio immaginare il rischio se un soggetto del genere fosse stato scritto da altri).

Appena finito di leggere dico solo che mi sono commosso Capolavoro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ottimi i disegni e grande cover, per me il migliore dei cinque numeri

Mmmmh... Vado un po' fuori dal coro. A me ha lasciato un po' indifferente.
Mi è sembrata la versione semplice di "Solaris" e l'ho trovato un po' confuso.
Ci sono delle sequenze, però, bellissime.
Forse serve una seconda lettura a distanza di tempo.
Disegni ottimi!

Solaris? Non ha nulla di quel film.

SPOILER

Dov'è il mare cosmico del pianeta che materializza i ricordi e l'emozioni degli astronauti?
Forse si potrebbe accostare a Moon, ma a grandissime linee.

Dannazione! E io che pensavo di avere di fronte il capolavoro assoluto; invece noto che per qualcuno è solo una bella storia; vedremo dopo averlo letto.

Diciamo che tutto il viaggio nella navicella coi ricordi, l'arrivo sulla luna e la prima cosa che vede è la casa di famiglia e tutto il percorso interiore del personaggio me l'hanno un po' fatto ricordare. Con questo non dico che sia un plagio o una mancanza di originalità, sia chiaro
Mi ha lasciato un po' freddo nel campo emotivo (escludendo quelle due vignette di sguardi tra il padre e la madre dopo la giornata di pesca) e forse dovrei darci una seconda letta più attenta. Ad ogni modo è scritto benissimo, ma questa è una caratteristica che noto in tutti gli albi.

C'entra perché paragono due storie uscite l'una appresso all'altra, anche se magari scritte con diverso lasso di tempo, ma dal medesimo autore. Lo scrivere bene dell'ultima storia di DyD è opinabile, in quanto certi passaggi e dialoghi sono di una pochezza disarmante e l'intreccio appare infantile e, come ha osservato Wolkoff, risolto con espedienti narrativi al limite del banale.
Cosa che in questo gioiello de Le Storie, è lontano anni luce. Se lo si osserva non si vuol affatto dire che Bilotta non sa scrivere, anzi proprio il contrario. Cioè che esistono ragioni a lui esterne, che gli fanno fare storie dozzinali e inconcludenti come l'ultima.

Con questa storia, verrebbe fuori un bellissimo film. Si presta molto al grande schermo!