Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 2:37 pm 
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Iscritto il: mer mag 30, 2012 10:42 am
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E si, è sempre il solito discorso... L'andamento di questa serie dimostra come vanno le cose in casa Dylan :cry:

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 2:38 pm 
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Quasi quasi lo chiedo a Bilotta su FB..

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 3:28 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 5:36 pm
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ti risponderà che le "pressioni" sono le medesime per Le Storie come per Dylan Dog... temo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 4:23 pm 
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Su questo albo bisognerebbe scrivere una recensione lunghissima, ma visto che in questo momento non ne ho tempo né forze, mi limito a un BRAVONI agli autori (che anche Mosca secondo me fa un lavoro spaventosamente buono).
Il migliore? Non lo so, certamente siamo intorno al voto massimo, e certamente, converrete, LE STORIE è un regalo per cui qualsiasi appassionato di fumetti dovrebbe essere grato in eterno. Ma quanto sono belli questi albi???

per quanto riguarda la questione Bilotta Two Face su Dylan e Le Storie, lascio la parola a Walter e al suo COSE CHE E' MEGLIO NON SAPERE.

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 6:15 pm 
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Allora...

Spoiler!
...partiamo dai disegni, che ho trovato magistralmente perfetti. Mosca ha un tratto stupendo, che mi piace tantissimo. Non una tavola che sia fuori posto, non un eccesso, non una sbavatura. 10.
Storia: come al solito Le Storie conferma l'altissima qualità fin ora edita. Ma in questo numero, credo si aggiunga qualcosa in più. Si aggiunge una poesia, una capacità narrativa, delle atmosfere assolutamente meravigliose. Difficile dire cosa mi abbia più colpito di questo gioiellino, se la storia dei due fratelli, se l'ambientazione storica, se i collegamenti alla realtà, se la sottile e nel finale esplosiva vena fantascientifica del tutto.
Il viaggio dell'anima, della vita e della morte, dei ricordi e del futuro, di alieni che forse pianificano da secoli la loro invasione, manipolando la storia e la Storia, con atti precisi, sottili, agghiaccianti nella loro tremenda semplicità.
Lloyd e suo fratello lottano contro i piccoli, grandi mostri dell'infanzia, in attesa di confrontarsi con i grandi mostri della vita, e nulla mi vieta di credere che questo capolavoro di Bilotta nasconda anche l'eliminazione di due possibili eroi futuri, come fanno intendere le entità cui il protagonista si confronta. Fumetto stile 2001, per forza e drammaticità del messaggio finale, senza tralasciare Contact con Jodie Foster.
Questo fumetto scava dentro tutti i nostri sogni di bambini mai cresciuti, la nostra voglia di essere eroi e al tempo stesso la paura della vita e delle scelte degli altri in confronto alle nostre ( la madre terribilmente egoista, l'arrivo dell'uomo che cambia la vita è causato dal bambino stesso che gli apre la porta...) la meravigliosa forza della semplicità dei bambini ( la frase gettata in faccia alla madre come un colpo di pistola poco prima..) le atmosfere della gioventù ( la giornata di pesca e l'idillio fra padre e figli....cosa che, lo dico con dolore, mi è sempre mancata nella mia complicata giovinezza...).
Uno Stand bye Me a fumetti, un placido sguardo alle atmosfere della nostra esistenza e del nostro destino, la consapevolezza che non siamo forse soli ma che, alla fine, tale scoperta potrebbe essere il viatico della nostra fine.
Grandioso, davvero. Da ricordare, davvero.
La fine del protagonista, solo in un mare di buio, senza suoni, in una tristezza epica, caricaturale quasi..
Le domande, tanto profonde da elidere le risposte ( dove vanno gli alieni alla fine ? Sulla Terra ? Perché ? Per sostituirsi alle copie uccise nella Luna ? Perché ? ).
Uno dei più belli che abbia mai letto. Uno dei più belli di sempre.

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 7:30 pm 
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Iscritto il: mer mag 30, 2012 10:42 am
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Bel commento Dog, mi ritrovo in tutto quello che hai detto ;)
Non penso di esagerare nel dire che erano anni che non leggevo un fumetto così profondo e che mi ha toccato così tanto!

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 7:42 pm 
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joe montero ha scritto:
. Ma quanto sono belli questi albi???

... per quanto riguarda la questione Bilotta Two Face su Dylan e Le Storie ...


Già detto.
Per Dylan basta il rinco-clone gemellare di Bilotta, quello trombato all'università, raccomandato da papino, senza uno straccio di identità ed intento a conformarsi con la maschera imposta.
Dalla redazione? Embè... :cry:

La profondità della scrittura è una cosa che NON DEVE tangere DD ormai.
Per fortuna ci sono albi come queste Storie che dimostrano come gli autori ispirati/capaci siano davvero tanti, ma che i condizionamenti li sovrastino, su una certa testata...
Grazie...al pirulo :?

ALOHA PRESSIONI. A PENTOLA

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Ultima modifica di wolkoff il gio feb 14, 2013 7:44 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 7:42 pm 
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Iscritto il: lun ago 04, 2008 10:09 am
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Mr. Wilson ha scritto:
Bel commento Dog, mi ritrovo in tutto quello che hai detto ;)
Non penso di esagerare nel dire che erano anni che non leggevo un fumetto così profondo e che mi ha toccato così tanto!

Stessa sensazione mia. A fine lettura mi ripetevo .."Ca**o che storia!"

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 8:10 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
Messaggi: 1949
Wolkoff: Poi ci possiamo mettere tutta la fede che ci è rimasta (poca) a dire che è un caso che nello stesso mese uno stesso autore (andando a sfiorare in certi punti addirittura gli stessi temi - la dualità col fratello) sforni una ciofeca clamorosa piena di buchi su dyd e un capolavoro dalla sceneggiatura granitica sulla nuova testata dell'ex curatore del suddetto; ci possiamo mettere tutto il buon senso che abbiamo (un po' di più della fede, ma poco) nell'affermare che comunque "il personaggio Dylan" è una presenza pesante da gestire che in qualche modo ti va a sporcare l'idea "pura" perché gliela devi cucire addosso mentre invece ne "Le storie" la questione non si pone perché parti da zero; possiamo sfoderare la nostra lungimiranza più lungimirante e affermare addirittura che Bilotta acquisirà esperienza su Dylan Dog e nel futuro ci servirà deliziose delizie come IL LATO OSCURO DELLA LUNA.
Ma possiamo anche non fare tutto questo, e restare nel nostro angolino del dissenso a scuotere la testa mentre ci leggiamo LE STORIE. Perché qui il divario è troppo. Qui c'è Kubrick che ti dirige SHINING e poi ti prende l'aereo e va in Italia a filmare VACANZE DI NATALE.

Uno sbalzo di qualità incongruente.
No.
Non ci credo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 8:17 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Bello leggere tanto entusiasmo per questa storia :) Lo condivido con voi! Al momento è la mia Storia preferita.

Ma del talento e delle capacità di Bilotta non dubitavo minimamente, mi aveva già completamente convinto con il suo Valter Buio (che a questo punto, per tutti quelli che hanno apprezzato questo numero 5: andate a recuperarvela quella serie se non l'avete già fatto!).

Di questa storia ho poco da dire: è tutto perfetto e coinvolgente, dai ricordi di Loydd al lento avvicinarsi al lato oscuro della Luna, qualunque esso sia. E tutta la sequenza finale è da pelle d'oca.

Molto belli e curati anche i disegni di Mosca, accompagnano con grande maestria la storia, ma quoto David, con una storia del genere anche i disegni più brutto avrebbero acquistato valore.

Chapeau!


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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 8:59 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
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Sono ancora sensazioni a caldo, ma non l'ho letto una seconda volta.
E' decisamente una storia che si presta a più interpretazioni.

Spoiler!
Dopo la lettura la prima intuizione, il primo impatto, la prima sensazione è quella di aver avuto a che fare con uno stato d’animo alienato, una coscienza assente, che costringe il protagonista a rintanarsi nella sua mente e fantasticare su il viaggio sulla Luna, oggetto del quale Lloyd ha fantasticato nella sua infanzia (una possibilità che non mi affascina più di tanto però, inflazionata poiché usata e abusata in molte altre opere di diverso genere).

Poi ci si riflette e molte cose non tornano: non vi è per esempio un vero e proprio punto di rottura che fa da gancio al viaggio. Non c’è stato un momento in cui si ha il “distacco” vero e proprio. Partire subito col il “viaggio delirante" del protagonista per me è troppo azzardato. In più vi sono dei piccoli suggerimenti sparsi nella narrazione che fanno capire che il racconto prenderà una strada specifica: mi riferisco per esempio, alla frase detta nella sua infanzia dal barbone nella bidonville (è quella che mi sovviene in questo momento. Non avendo l’albo sotto mano non ricordo gli altri).

Partiamo dal presupposto che tutto quello che leggiamo è vero.

Lloyd e il fratello sono destinati a salvare il mondo, sono due persone proiettate verso un futuro da eroi (questo si ricollega alla frase del barbone di cui sopra); attraverso il racconto e i ricordi del ragazzo, veniamo a conoscenza che le loro vite sono state condizionate da eventi traumatici che, oltre a condizionare le loro vite (anche in maniera definitiva), condizioneranno il futuro dell’umanità.

Basandomi/ci su quello che avviene nelle ultime pagine e soprattutto su quello che l’alieno confessa a Lloyd in fin di vita, veniamo a conoscenza che sono stati proprio loro a manovrare le loro vite (oltre a provocare eventi storici come l’uccisione di Kennedy per esempio), forse addirittura nel far trovare quella pistola in quel determinato posto, e far raggiungere quel raggio di sole proprio in quel momento per provocare la morte “accidentale” del fratello. Tutto ciò atto ad impedire ai due ragazzi a esplorare il lato oscuro della Luna e impedire l’invasione.

Volendo però prendere in considerazione l’aspetto del viaggio immaginato, nella storia si possono prendere in considerazione due eventi che potrebbero aver causato la dissociazione del personaggio:

la solitudine di Lloyd lasciato solo dagli altri membri dell’equipaggio;

la caduta degli asteroidi proprio in procinto della fine.

Il viaggio lunare: come in ogni viaggio che si rispetti, non è importante la destinazione, ma il tempo e lo spazio percorsi per arrivarci. Questo punto nello specifico ha nel suo interno quel point of not return di qui parlavo prima, ovvero la scomparsa dei due colleghi di Lloyd. Da lì la solitudine, il confronto con sé stesso e la disperazione di una situazione che non ha chiaramente una soluzione, porta il ragazzo ad un punto di distacco che lo proietterà a modificare la realtà. Quindi qui si crea un’altra porzione di storia che si presta a più livelli d’interpretazione.

Prendendo spunto da ciò che ho appena detto, Lloyd in pieno delirio decide di scendere sul manto lunare.

L’altro punto di svolta, la caduta degli asteroidi, un’altra situazione condizionata da un evento che porterebbe all’altro twist: fino a quel momento, tutto quello che abbiamo letto e condiviso col protagonista (questa è l’altra forza della storia di Bilotta, l’estrema capacità di creare empatia col personaggio) è realtà, una volta però che viene colpito dall’asteroide (dopo il quale si accorge che la comunicazione con la base a Houston continuava illogicamente, visto il danno provocato con l’impatto), il ragazzo comincia a delirare e cercare di trovare lo scopo di quella fine che apparentemente è senza senso. Infatti è stato capace di raggiungere la Luna, ma non saprà mai cosa cela tutto quell’oscurità su cui lui e suo fratello hanno sempre fantasticato e parlato con trasporto, fascino e paura.

La mia conclusione è che la storia di Bilotta non sia basata sul delirio del protagonista, e che tutto sia frutto di un piano molto più grande e complesso. Abbiamo vissuto la fine dell’umanità attraverso la vita di un sognatore, costretto poi a diventare uno scienziato (per portare avanti quel sogno in comune con il fratello) per poi finire in solitudine senza poter mai capire fino in fondo il mistero più grande.

Comunque sia, in qualsiasi modo la vogliamo vedere, tutta la lettura è stata accompagnata da una moltitudine di sensazioni ed emozioni.

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 9:01 pm 
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Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm
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Lo stesso mese Bilotta su DD e Bilotta sulle storie, da quello che leggo quest'ultima é ottima (e andrò a comprarla); non per difendere il Gualdo redazionale, ma possono esserci varie spiegazioni per la differenza abissale nella qualità:

1) Bilotta le ha sceneggiate quasi contemporaneamente, la sceneggiatura per Le Storie gli dava più soddisfazioni ed é stato capace di maggiore ispirazione sia alivello di soggetto che di sceneggiatura. La sceneggiatura per DD ne ha risentito di conseguenza

2) Bilotta ha scritto le due storie separatamente, ha avuto molto più tempo per gestire e rifinire la sceneggiatura per Le Storie (credo che la collana sia in gestazione da un bel pò?), mentre DD aveva tempi di consegna più stretti.

3) Forse si é ripescata una storia già disegnata di DD scritta da Bilotta (magari un-quasi-fondo-di-magazzino) e la si è fatta uscire contemporaneamente all'altra per cercare di travasare lettori tra le due testate (se non mi sbaglio anche "Il crollo" della Barbato sia uscito n contemporanea con "il boia di Parigi")

Detto questo, domani compro Le Storie e mi gusto un ottimo Bilotta

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Ultima modifica di LebbraDelSabatoSera il gio feb 14, 2013 9:25 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 9:07 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Uomo in bombetta:

Spoiler!
In effetti non pare importante capire ove inizi la realtà, o se questa sia mai iniziata nel leggere questa storia.
Pare che le sensazioni siano più importanti ed epocali della realtà stessa e che dietro il lato oscuro della Luna, si nasconda una verità terribile di solitudine, paura, morte.
Che certe realtà siano insindacabili e oscure e che il nostro destino sia manovrato da entità superiori, sia esse aliene o divine, e che la mente ne sia in contatto in modo arcano e misterioso.
Cmq la si voglia vedere, come dicevi prima, un numero di rara grandiosità ed eleganza.

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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 9:38 pm 
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Iscritto il: mar set 07, 2004 7:10 pm
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Che dire? Un po' me lo aspettavo il capolavoro. :)

Incredibile la differenza fra il Bilotta del Dylan Dog mensile (il cammino della vita - L'impostore) e l'altro Bilotta (Valter Buio - Il lato oscuro della luna - Il pianeta dei morti). Certo che a pensar male...


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 Oggetto del messaggio: Re: Le storie
MessaggioInviato: gio feb 14, 2013 9:52 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6990
Località: Inverary 2.0
@Lebbra.

Troppobuono. Sei troppobuono :wink: .
Guarda un po' come dobbiamo arrabattarci per trovare una giustificazione all'operato (?!) della redazione.
Loro lo sanno che porta male.
Come arrampicarsi sugli specchi sottili...e fragili. Puntualmente crepati.
Spiegazionismi che farebbero perfino impallidire certe firme stranote. Sembra che si stiamo adeguando all'aria che tira... :(

ALOHA

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