Cravenroad7

Bello anche questo quinto numero.
Un altra marcia Bilotta,rispetto al Dylan mensile.

Soffre di dissociazioni della autorialità pure lui...

Mah...potere dell'impostura .
Redazionale?

ALOHA AI DEMOTIVATORI DI TALENTI MASCHERABILI

Il Lato Oscuro della Luna
Preso ieri e letto.

POCO SPOILER

Anche questo numero si è rivelato prezioso direi: piccola gemma di sceneggiatura e di bravura tecnica.
Bilotta ci racconta la vita di un uomo che messa sotto una lente d'ingrandimento, ci proietta sul lato oscuro di ogni cosa, sopratutto dell'animo umano.
Riportando alla luce situazioni lontane, ricordi dolorosi, solitudini e paure, Lloyd scopre la verità assoluta che lo accompagnerà fino alla fine assoluta.
Copertina ancora una volta soprendente e bellissima; disegni senza guizzi particolari ma ben accostati alla storia.

Mi sbilancio?
Si.

CAPOLAVORO

CAPOLAVORO

Un albo da 10!!!! Almeno tre spanne sopra gli altri 4 che pure sono degli ottimi fumetti..

Bilotta scrive con una profondità e una sensibilità tale da farti quasi venire le lacrime...questo continuo ribaltamento tra i ricordi di LLoyd e le vicende nell'astronave generano un intreccio da applausi...
La caratterizzazione dei personaggi è semplicemente perfetta...il dramma familiare ti entra dentro, quasi shockante in alcuni tratti....e poi tutti quei dettagli non chiariti che rendono la vicenda ancora più oscura, come il lato della Luna, contribuiscono a creare un'aria di magia e sogno..
Tra l'altro l'albo si presta a più chiave di interpretazione...sarebbe interessante discuterne...ma adesso non mi va, non sono lucido...sono ancora abbagliato da tanto splendore...e non esagero.

Chi eventualmente non l'abbia ancora preso lo faccia subito....

Questa storia, ripeto, è un capolavoro...e credo entrerà di diritto tra i miei fumetti preferiti in assoluto...

Che splendida collana che è "Le storie"...chi crea un forum apposito?

Ma perchè non scrivi soggetti simili su Dylan Dog Alessandro? Cos'è quellla scialberia del mensile che ci è stata propinata?

Voto 10...

I disegni manco li commento...una storia simile sarebbe stato un capolavoro anche disegnata dai Montanari e Grassani del 2013

Sono semplicemente entusiasta

Che entusiasmo David! Direi appropriato!
Bello bello,altro non riesco ad esprimere.
Già in Valter Buio Bilotta ha dimostrato personalità,anche "copiando", penso , lo stile Sclaviano...Con Il Lato oscuro della luna ha di fatto,dato lezione!

Massì, sbilanciamoci. Su due piedi, non saprei se preferire questo Bilotta o la Barbato del primo numero, comunque si tratta di due Storie di sublime fattura. E sono pronto a scommettere che Morales non sarà da meno.

Potremmo prendere questo albo come esempio assoluto di "come non verrà mai approvata una storia del genere su Dylan stando ai criteri di gestione attuale".
Il trionfo del non spiegato, delle singole interpretazioni, della poesia mischiata al mistero, dell'introspezione, del "forse è un sogno, forse è vero, forse è questo, forse è quello...".
Gigantesca e sublime, un capolavoro come se ne vedono pochi.
Un finale che rimane scolpito nella memoria, con quell'ultima frase che da sola vale il prezzo di acquisto per il prossimo anno della serie "Le Storie".

Bilotta possiede quella sensibilità tipica dei grandi artisti. E questa storia ne è la prova.

Bel numero...lascia una strana sensazione a fine lettura. Finora ottima serie questa le storie. !,4,5 i miei numeri preferiti ad ora...e gli altri due sono cmq molto buoni!
Frammenti d'autunno però era di Enna!

Ma era una battuta o te lo stavi chiedendo veramente?!?

Ma porc...li confondo sempre...

E adesso giu' con le interpretazioni!!!

Quoto David, Bilotta scrive con passione e profondità, è riuscito subito a coinvolgermi emotivamente!

Albo triste tanto quanto affascinante nel suo sviluppo, i flashback sono usati magistralmente e terminano sempre nel momento in cui si ha più voglia di vedere come si svilupperà la storia, lasciandoti sempre una gran voglia di andare avanti fino all'emozionante finale.

Davvero toccante l'ultima frase:



Fantastica.

I disegni di Mosca sono degni di una storia capolavoro come questa: belli, curati e con inquadrature azzaccate. Ho molto apprezzato la scelta di non utilizzare retini per le scene in astronave o dove si vede lo spazio e i pianeti, cosa che avviene ad esempio in Nathan Never e che mi irrita davvero.

Il mio voto è 10, un'altra Storia capolavoro, davvero impietoso il confronto con il Dylan di Bilotta ora in edicola...

Leggere questo albo, e anche i precedenti 4 numeri, ci da l'ennesima riprova che Dylan le possibilità di tornare grande le ha e le ha sempre avute; sono tutti autori che fanno parte (o che hanno fatto parte, vedi Recchioni) dello staff di Dylan, e se lasciati liberi tirano fuori capolavori su capolavori. Guardate Bilotta cosa ha sfornato se lasciato libero di tenere aperte le porte alle varie interpretazioni e alla bellezza del sospeso e del non spiegato. Ormai è inutile rimpiangere i tempi di Sclavi, ci sono autori oggi che potrebbero mandare avanti la testata riportandola a livelli artistici degni dei primi 60/70 numeri della serie; ma purtroppo è stata scelta un'altra via.....