Cravenroad7

E chi li sceglie quegli autori? E chi decide di pubblicare quelle storie "scarse"?
La Loggia P5, i Teknocrati o LaGrandeMente forse?
Non si tratta forse delle stessa Casa Editrice...e dei suoi orientamenti di massima/guida quindi

Non proprio.
La casa editrice ha uno stile.
I curatori una direzione che interpreta quello stile. E possono interpretarlo bene o male.
Possono anche fraintenderlo del tutto. O possono cercare di fare cose che cambino quello stile.
La scelta degli autori, delle storie e quanto altro, sono responsabilità del curatore.
Ma la qualità delle storie, resta responsabilità degli autori.
E se un brocco scrive una brutta storia, la scrive perché è un brocco, non perché i paletti lo hanno rovinato.

Vuoi giocare alla "fliera delle colpe" se non ti piace l'andamento di una testata?

Prima pensa agli autori.
Poi pensa a chi li ha fatti lavorare.
Poi, alla fine, pensa a chi ha fatto lavorare quelli che hanno fatto lavorare quegli autori.

Insomma, la casa editrice ha sempre (e ovviamente) le sue responsabilità.
Ma si parte dalla base e si risale perché, nel verso opposto, noi autori abbiamo sempre la scusa perfetta.

galeppini ha creato tex ed era quindi intoccabile ed ha lavorato fino ad età dove eventuali errori del disegno non erano certo dovuti al tirar via. i disegnatori di dylan dog di cui parlo io ne hanno decretato il successo ma sono sostituibilissimi. ti chiedo di curare di più? non lo fai? avanti il prossimo e largo ai giovani. se vado tanto di fretta che al posto delle dita delle mani ho dei petali di margareti, a dylan dog manca un piede e le vignette sono confuse (non mi sto inventando nulla) c'è qualcosa che non va che va oltre la riconoscenza.

Comprensibile.
Ma non attuabile.
E nemmeno troppo onesto.

Prendi il caso di Roi (se ne parlava con te su CUS). E' sul Dylan dal n.4.
Ha disegnato alcune tra le storie più amate.
Ha fatto il successo dell'old boy.
E oggi è comunque uno dei disegnatori più apprezzati dal pubblico (magari meno esperto di te).

Il tuo ragionamento, applicato a lui, non solo è irriconoscente (Roi ha fatto Dylan quasi al pari di Sclavi, Stano, Casertano e pochi altri) ma anche non commercialmente valido.

roi era il mio disegnatore preferito nei primi anni di dd (certo, non conoscevo ancora battaglia), ma ormai gli anni dove le sue tavole sono poco curate (per non dire altro) hanno doppiato se non triplicato i suoi capolavori. se uno che cura e si fa il mazzo vede le tavole di un altro che tira via si sente legittimato a farlo e diventa un circolo vizioso. sul forum di nathan never c'è lo sfogo di un disegnatore che curava tantissimo, quando gli è stato fatto notare che le ultime storie erano l'opposto, ha detto che se tanto gli altri disegnano le astronavi come supposte, chi glielo fa fare a lui di non fare altrettanto?. senza contare il fatto del problema delle fotografie incollate al posto degli sfondi...ma questo per ora, fortunatamente, non riguarda dylan dog.

scusate se mi intrometto..è stato detto che non ci sono paletti. Ok. è stato detto che è stato "censurato" l'horror, è un paletto?. è noto che il target di Dyd si è abbassato...lo hanno detto in tanti pubblicamente. Anche questo comporta una alterazione del modo di scrivere il personaggio. Dyd è diventato didascalico, pedante, insopportabile. è colpa degli autori? Ok. Ma chi li ha scelti sti autori? è ovvio che se hai un autore di peso e tutte le volte gli rompi le uova nel paniere poi si scoccia e molla la testata per fare altro.
e non è nemmeno colpa di Gualdoni in toto dato che questa tendenza risale agli anni 90.
Quindi?
E comunque, storia di nessuno oggi, faccio un po' fatica a credere che verrebbe pubblicata...perchè non si capisce! Spero di sbagliarmi su questo punto cmq.

l'errore è proprio nell'abbassare il target. il lettore giovane come intende la bonelli non esiste, se legge fumetti, sono manga o supereroi (traino dell'anime o del film) ed è comunque molto più smaliziato di quello a cui pensa ancora la bonelli. prendi dylan dog, solo vedendo la copertina lo scartarebbe, non lo prenderebbe nemmeno in considerazione. se poi arrivasse a leggerlo la quantità di parole e spiegoni intutili, unito a disegni datati,poco curati o semplicemente brutti farebbero il resto...per non parlare dei film horror di oggi che guardano dove dd farebbe la figura della suora. quando si continuerà a pensare che la copla della perdita dei lettori è dei videogiochi e dei telefonini, si ignorerà il vero problema.

Altro falso mito: l'età media dei lettori Bonelli si alza. Non si abbassa.
Ergo, il target non si abbassa.
O voi, oggi, vedete i ragazzini con in mano Dylan?
Magari!
La verità è che oggi, Dylan, lo leggono principalmente i ragazzini di una volta. Che adesso è gente adulta.
E la Bonelli, questa cosa, la sa benissimo.

Lo sa talmente tanto da pubblicare albi come "I segni della fine" che potrebbe essere una storia di TopoMistery..

Io so solo che da ragazzino leggevo storie horror, oggi leggo storie meno forti di un "Piccoli Brividi"

Eppure il nome del fumetto è lo stesso..

Non mi si dica che le storie di oggi sono horror tanto quanto quelle passate..

Ieri casualmente ho riletto "Quando la città dorme", niente di che come albo...eppure la scena iniziale del pestaggio del poliziotto ucciso dai teppisti è più inquietante di tutte le scene delle ultime storie messe assieme..

su facebook i gruppi su dyd hanno un sacco di ragazzini e ragazzine

Ci sono varie interviste sul web (famosa quella di Stano) in cui gli autori affermano che ora le storie le scrivono pensando a un pubblico più giovane di quanto non facessero agli inizi. Pure io sono convinto che la maggior parte dei lettori, anche di DYD, è costituita da persone che sono cresciuti con lui o che si sono appassionati a lui grazie alle storie di Sclavi...e rendere DYD una versione ""horror"" di Topolino non possa far altr che peggiorare le cose. Ma tantè.
Cmq, Rrobe, ne stiamo parlando con te che hai pubblicato mater morbi, e quindi rappresenti un po' uno delle poche eccezzioni che confermano la regola

PS.: il senso di "il target si è abbassato" non voleva dire che ora ci sono più ragazzi giovani che leggono Dyd. Voleva dire che ora si scrive (o almeno così sembrava dalle dichiarazioni) pensando di accalappiare regazzini.

E continuate a indicare l'editore.
ma, lo ripeto, guardate alla filiera delle colpe le verso sbagliato.

Sarà, ma alla fine la decisione finale spetta sempre a curatori ed editori .
E sono loro quelli che dovrebbero arginare il summenzionato " brocco-lo " e lasciare che le sue storie non vengano approvate, e rimangano puro concime per i campi in fiore...di cavolo, col cavolo.

Invece ultimamente assecondano questi fenomeni, agevolano la faciloneria, pensando di venire incontro a lettori sempre meno esigenti e superficiali...tanto la vecchia guardia fanatica (e dai gusti ex-sopraffini) di 30enni se lo compra comunque l'albo contentino.

ALOHA

Ok, è colpa degli autori. Ma se l'attuale parco autori è quello che è (io parlo di sceneggiatori, i disegnatori penso che cmq siano ancora in buona parte a un livello buono/alto) ci sarà un motivo!
Tu stesso Rrobe poco più su avevi scritto che dopo l'abbandono di Sclavi fu Bonelli stesso a fare abbassare i toni alla testata, e Marcheselli poco fa in un intervista disse che Decio Canzio preferiva che in Dyd venissero pubblicati quei gialletti alla Derrick che tanto ci hanno fatto compagnia.
Ultimamente mi sembra che le tematiche stiano tornando quelle di una volta, ma in una forma veramente troppo didascalica. E se una volta certi atteggiamenti erano anticonformistici, ora risultano addirittura da bacchetoni.
Cmq, speriamo in una rinascita della testata, e in un curatore un pochino più vicino alla sensibilità del personaggio