Cravenroad7

Beh, le tre dette da Mandarino qua sopra sarebbero perfette (Memorie dall'invisibile, Storia di Nessuno e Gli Orrori di Altroquando)
Tanta roba sarebbe anche un volumone con la doppia "Il Castello della Paura/La Dama in Nero" (magari modificata in modo da renderla un'unica storia fluida, senza il raccordo del riassunto ad inizio seconda parte) e uno con "La Casa degli Uomini Perduti".
Queste 5 storie sarebbero un ottimo compendio per far capire che razza di capolavoro del fumetto mondiale sia stato Dylan Dog.

Comunque ottima inziativa, anzi strano che la Bonelli l'abbia autorizzata, gelosa com'è delle sue storie

Altro luogo comune.
Negli ultimi tempi sono uscite riedizioni di storie di Tex per la Rizzoli-Lizard e la NPE. Sempre per la Rizzoli-Lizard è stato pubblicato un volume dedicato al lavoro di Nolitta, pieno di storie di Mr. No e compagni.
Per non parlare dei libri della Mondadori dedicati a Dylan Dog, Zagor, Tex, Nathan Never...

Anzi, io mi sto stupendo per la frequenza con la quale di recente compaiono ristampe Bonelli in edicola e libreria (penso anche a Magico Vento: ok che i diritti sono di Manfredi, ma si tratta comunque di una serie bonelliana).

è così nell'Oscar Mondadori e stessa cosa per I Segreti di Ramblyn/La Belva delle Caverne!

Altro rispetto a quali? sono curioso...

Ce ne sono mille sulla Bonelli.
La gabbia, i paletti, la Bonelli cattiva che snatura i disegnatori, le storie tenute "in cella" perché troppo dure e via dicendo.

Sono luoghi comuni che nascono o da singoli eventi, derivati da un certo contesto, o dall'incapacità di osservare di chi poi li fa circolare (come nel caso della Bonelli gelosa delle sue storie quando sono oltre vent'anni che ne cede i diritti ad altri editori) o dalla mancata conoscenza di taluni meccanismi produttivi.

Che, per carità: un lettore questa roba non è che debba saperla.
Anzi.
Magari sarebbe meglio saperla se poi ci si vuole pontificare sopra.

Dicci di più Roberto. I luoghi comuni sono destinati a rimanere tali, se nessuno li demistifica con chiarezza.

Un volume con "Memorie dall'invisibile", "Oltre la morte" e "Il lungo addio" sarebbe uno di quei best-seller che il mondo ci invidierebbe.

Ma, prendi il caso delle storie che sono diventate il cavallo di battaglia di Skeletor.
Lui le ha lette?
No.
Io le ho lette?
No.
La Bonelli le ha lette?
Sì. E le ha pure pagate.
E non poco perché la Bonelli paga bene.

Sono anni che sono ferme e la Bonelli ha chiarito che non saranno mai pubblicate.
Perché?
Ufficialmente perché la Bonelli, all'epoca, non le aveva trovate adatte per la pubblicazione e oggi ancor di più (i tempi sono cambiati e quanto altro).

Questo le trasforma in storie "prigioniere"?
Non direi.
Volendo essere brutali, sono storie "bocciate".
Una bocciatura che forse dipende dai contenuti (magari ritenuti non in linea con quelli della casa editrice, che è una cosa del tutto LECITA), forse dalla qualità (non lo posso sapere, non le ho lette).

Skeletor però preferisce credere alla sua verità (he è solo il suo modo di vedere la cosa, sia chiaro):
"la Bonelli non pubblica quelle storie perché sono scomode."
E questo, per Skeletor, le rende automaticamente non solo storie interessanti ma necessarie.
Sono il suo Graal.
E io accetto pure questo.
Ognuno ha diritto alle sue perversioni.

Ma Skeletor non si limita ad avere un Graal personale. Skeletor porta avanti la causa del suo Graal in ogni forum in cui scrive.
E visto che ne parla solo lui, e visto che ne parla spesso, quelle tre storie assumono una valenza che non hanno.
La valenza che gli conferisce Skeletor.

Ecco quindi che una visione del tutto personale e basata sul nulla (Skeletor le storie non le ha lette e non sa perché non vengono pubblicate), diventa uno dei tanti luoghi comuni sulla Bonelli.

E' basato su fatti e prove?
No.
E' basato sulla visione di una singola persona che ha la costanza e la tenacia di continuare a ribadirla.

E su internet, se dici tre volte la stessa cosa, quella cosa diventa vera.

Oppure, altro luogo comune di questo forum: che tutti i mali di Dylan siano colpa di Giovanni Gualdoni.
Adesso, io non sono il migliore amico di Giovanni e Giovanni, probabilmente, non passerebbe una serata con me, ma è ridicolo non tenere conto dei fatti.

Se stiamo a badare solo al dato vendite, l'uomo che ha fatto perdere il maggior numero di lettori a Dylan è Mauro Marcheselli.
Ora, sia chiaro, è una cazzata anche questa.
Mauro ha portato Dylan a diventare un fenomeno e tale è restato per anni.
Poi il fenomeno è finito e le vendite si sono normalizzate, come succede sempre.
Ma se badassimo solo ai numeri, senza metterci il contesto, allora Mauro andrebbe messo alla gogna.

Vogliamo parlare del processo di normalizzazione che ha investito Dylan?
Anche qui: è stato fatto da Gualdoni? Ma fatemi il piacere. Dylan è stato normalizzato negli ultimi quindici anni. Gualdoni dirige Dylan da quanto? Due?!E sarebbe colpa sua?
Dylan è stato normalizzato per volere di Sergio, in primo luogo. E punto.

Poi, sia chiaro, Giovanni, come tutti, fa delle scelte.
E le scelte sono criticabili.
Ma che Dylan lo stia uccidendo lui è solo un luogo comune di facile presa.

[riferito al post di Skeletor sulle "ergastolane" ]

Premesso che non conosco le battaglie intra-personali o le cacce sfrenate ai feticci del passato...
quelle storie fanno ancora gola a molti, me compreso .
E' un dato di fatto insindacabile. E' un desiderio difficile da sradicare ad occhi chiusi.
E con l'andazzo attuale è un ovvio ripiego al rimpianto per quello che ribolliva in pentola ai tempi buoni, e che è stato invece scartato.
Magari anche per ragioni editoriali legittime e coerenti a certe linee.
Però rimangono delle bocciature per cui molti studentelli d'altri tempi farebbero saltare la scuola all'aria, bidelli compresi .

ALOHA PROFESSO'

veramente mi baso da quello che hanno detto gli autori coinvolti...comunque se fanno schifo o no a me non interessa, mi pare solo un peccato non poter leggere storie pronte. tutto qui.

ti sei fatto tante domande e dato tante risposte ma manca la fondamentale, skeletor esiste?.