Cravenroad7

Fermo restando che a me Il cammino della vita era piaciuto e che non ho ancora letto questo albo, il talento di Bilotta è ormai comprovato sia sulla breve sia sulla lunga distanza (Valter Buio è un gioiello).

Storia che mi e' piaciuta parecchio ,
E' un indagine classica , da detective , e l'atmosfera mi ha ricordato i vecchi film in bianco e nero .

Mari a me piace tantissimo , e anche qui mi piace .
Ci sono altre storie in cui puo' esprimere meglio il suo stile dark , ma a me va benissimo cosi'.

Storia 8
Disegni 9

Non so a voi,ma a me la battuta di Groucho sui genitori che litigano mi ha fatto morire dal ridere per mezz'ora

Carina anche quella del reparto frigorifero

Uhmmm... Sono tentato di dare 6.
Ma ho il sospetto che il voto positivo dipenda soprattutto dal fatto che quest'albo pare oro se si è reduci dalla lettura dell'orrido Blacky.

seguono
S
P
O
I
L
E
R

Bilotta ha messo da parte le velleità poetico/letterarie sfoggiate ne Il cammino della vita, che a dispetto della pretenziosità era solo l'ennesima rilettura della "sindrome del Mostro di Frankenstein" (la creatura emarginata per il suo aspetto e destinata a una triste fine). Roba già trattata sulle pagine di Dyd dozzine di volte.

Qui tutto è più diretto e più semplice. Bilotta punta a intrattenere, senza la pretesa di fare della filosofia.
Ci riesce?

'Nsomma...

L'inizio è curioso, anche se il tema del "doppio" non è certo nuovo (strano che Bilotta citi Riflessi di morte... Avrei trovato molto più appropriato L'inquilino del terzo piano). Però è un incipit ingannevole, in pratica serve solo come pretesto per tirare in ballo Dylan, altrimenti al suo posto avrebbe potuto esserci un qualsiasi investigatore.

Infatti dopo una dozzina di pagine l'albo imbocca il tragitto della classicissima detection. Un semplice giallo, insomma, anche se più riflessivo che d'azione. Tutto è finalizzato alla scoperta del colpevole da smascherare - alla lettera, dato che il tizio indossa una maschera stile Diabolik!

Come giallo, oggettivamente, non è il massimo.
Il colpevole -è già stato ampiamente rilevato- si indovina subito. Bilotta prova a confondere le acque inserendo qualche red herring che "fa il matto", ma è difficile che i lettori abbocchino. Nel complesso, la detection non suscita molta suspense e i personaggi sono poco interessanti, funzionali alla vicenda.

Un po' troppa verbosità nei dialoghi, ma ormai credo che sia la redazione a imporre un tot di balloon per tavola.

Divertente il finale, anche se poco credibile.

Mari è sempre più normalizzato. Anche in questo credo che ci siano direttive dall'alto. Peccato, perchè il suo tratto, comunque incisivo, dà veramente il massimo quando può sbizzarrirsi in chiave espressionista.

Non sapevo che fosse disegnato da Mari e appena aperto ho detto "oh no!"
da quel momento in poi la lettura è stata un'agonia, quei volti tutti uguali da coreani soppressati e quegli occhi strabuzzati da iguana... che orrore!
SPOILER
considerazione sulla trama (puerile secondo me), ma se venisse ucciso Briatore, la prima persona su cui investigare sarebbe Crozza che ne fa l'imitazione? no, mi chiedo.
per il resto, un ferro 12 verrebbe utile anche a me, da usarsi sull'indagatore dell'incubo nel momento in cui esclama: "l'esperienza mi insegna che le spiegazioni razionali sono molto più frequenti di quelle paranormali"
..ma vaffanculo va'

ha ha ha!

è sempre un piacere leggere i commenti di bertuccia.

Si ma leggere un po' meglio no?

Il concetto non sarà espresso benissimo ma è formalmente corretto: Dylan è di natura uno scettico, pertanto quel che dice è coerente con il suo modo di pensare.

si rimatt lo so, ma è comunque una fastidiosa caratteristica, lui ci vive col soprannaturale.


@Goblin, ho letto eh

SPOILER
ci avrà anche fatto uno spettacolo, ma non mi sembra lo stesso uno spunto investigativo.

Ah si ? Dylan batte LaPalisse 1-0 !

No, perché Crozza non è identico a Briatore.

Qui abbiamo un filmato in cui l'assassino appare identico alla sua vittima e un imitatore che riesce a diventare uguale sputato ai personaggi che imita, quindi è normale che sia sospettato.

I disegni inguardabili

c'è solo il racconto di Scarlett ad affermare che sia stata la copia esatta di Arthur ad ucciderlo, contro ogni evidenza.
comunque diamolo per buono

Dunque dunque dunque...

cominciamo dalla copertina:decisamente piatta,tra l'altro non so se avete notato che i due bambini raffigurati non sono quelli della storia,non c'entrano proprio niente!
il soggetto mi è piaciuto davvero tanto,tiene alta la tensione fino all'ultimo e soprattutto coinvolge il lettore nel momento della scoperta del colpevole!
ho anche apprezzato il flashback dell'assassino,molto drammatico!
i disegni...insomma, i disegni di Mari non mi hanno mai convinto,ha un tratto che non mi è mai piaciuto; giusto le uccisioni "splatter" (volutamente tra virgolette) le ho apprezzate,ma niente di che.

nel complesso gli darei un 7 pieno,perchè in fondo "l'anima",il soggetto,dietro l'albo è comunque ben fatto!