Cravenroad7

Io spero che Saguaro resti in edicola almeno per un centinaio di numeri, però è innegabile che la pubblicità è stata zero, solo io ricordo tutti i "Nathan Never lo sa" del lancio della serie dell'Agente Speciale Alfa? Credo manchi parecchio anche il vecchio Giornale di Sergio Bonelli cartaceo alla fine degli albi, quello ti invogliava davvero a leggere qualche albo in più mentre quello om line non ha lo stesso appeal, infine credo che qualche storiella breve sugli almanacchi ci starebbe bene, tipo sull'almanacco della Paura oltre a DD mettere una breve di Brendon o Dampyr, su quello del giallo darci qualcosa di serie chiuse come Napoleone e Nick Raider.... e su quello del West un Saguaro o MV potrebbe aiutare, guardiamo agli americani che i loro personaggi li riprendono e non li lasciano mai morire del tutto.

Su questo sono d'accordo Rimatt, e penso che lasciare briglia sciolta agli autori sia ammirevole. Come si è già detto qualche post fa però, la Bonelli è un'azienda, quindi secondo me non basta più lasciare così liberi gli autori ma forse ora è il caso di fare più analisi di mercato se non si vogliono perdere lettori. Forse decidere di promuovere serie di un certo target non è così sbagliato... Poi per carità, per me possono uscire fin che vogliono con prodotti come Saguaro perchè a me piace, però non so quanto sia salutare per loro!

però ottimo n. 9, anche a livello grafico!

Nessuno di voi ha pensato che invece Saguaro fosse il primo fumetto low cost Bonelli? Io credo che Saguaro (finalmente) costi meno di tutti gli altri fumetti Bonelli e che abbia un punto di pareggio molto più basso. Mi spiego meglio, forse in Bonelli hanno capito l'andazzo a livello di vendite e di nuove serie a fumetti in edicola e hanno pensato che forse avevano più speranza a ridurre i costi con disegnatori più economici (è tutto lì) e produrre un fumetto che potesse rimanere in edicola con profitto e a prezzi normali anche con "sole" 20.000 copie. Non dimentichiamoci che tolta la Bonelli 20.000 copie sarebbero un successone per qualsiasi altra casa editrice a fumetti. E cmq confermo anch'io che è una serie eccellente.

Interessante teoria, Gojohnny, e in effetti ho anch'io la sensazione che Saguaro costi meno delle altre serie Bonelli (anche a vedere il nome degli autori coinvolti). Tutto sta a capire QUANTO meno.

mmmm, astuto pensiero!

Be', non credo che i costi di stampa e distribuzione possano variare in base alla qualità dei disegni
Direi che l'oscillazione massima si attesta intorno ai diecimila euro a numero (cento euro in meno a tavola al disegnatore). Ma dubito che questa teoria possa essere vera e, se lo fosse, sarebbe una notizia molto triste. Ridurre i ranghi per sopravvivere, a livello imprenditoriale, è il primo passo verso la tomba.

Ma piu' o meno quanto guadagna un disegnatore quotato, tipo Brindisi o Casertano?

Guadagna a Tavola. Quando frequentavo la scuola di fumetto, otto anni fa, gli insegnanti mi parlavano di un due-trecento euro a tavola per, chessò, Stano, aggiungendo che all'EURA i disegnatori ne prendevano letteralmente dieci volte meno a pagina. La Bonelli rimane l'unica realtà di piena e stabile sussistenza per un illustratore.

Di sicuro la differenza di costi tra Bonelli e bonellidi sta nel pagamento dei disegnatori. Su questo ci sono pochi dubbi. Distribuzione, stampa e sceneggiatura non incidono quanto i disegni sul costo complessivo di un albo in edicola. E di certo è risaputo nell'ambiente anche che i disegnatori Bonelli guadagnano mooolto ma moooolto di più di quelli non-bonelli. Saguaro parte con un ottimo sceneggiatore, stampa e distribuzione da Bonelli. Per i disegnatori dovrebbero essersi affidati a emergenti, nuovi disegnatori, gente che non guadagna come Villa, Stano, Mastantuono, Frisenda etc.

Stampa e distribuzione INCIDONO, ma tanto. Guarda come stampano i bonellidi per tirare avanti, e su quale carta. Ti ripeto, secondo me questa teoria della serie low budget può essere intrigante ma vera solo parzialmente (nel senso che sì, magari hanno puntato su disegnatori poco onerosi, abbassando di una qualche percentuale le spese - anche se non capisco perché la scelta di gente scarsa, nel 2013 la gente scarsa se vuoi la eviti). Ci sono costi fissi e pesanti inevitabili, non puoi decidere dal giorno alla notte di spendere la metà. Eppoi mi pare che su otto nmeri, due siano disegnati da un veterano come Siniscalchi. Insomma, le dietrologie in questo senso per adesso le lascerei perdere.

pensavo che le serie di mercato le facessero, ma tornando con una macchina del tempo nell' '800
seriamente, io penso che spesso manchi la capacità più che la voglia di confrontarsi col mercato, robe tipo 'l'horror non tira più' quando invece i film horror continuano a uscire a decine non si spiegherebbero altrimenti...

Ho come l'impressione che la Bonelli si comporti così perché finora l'ha sempre fatto e le è (quasi) sempre andata bene: in un certo senso è come una prova di forza (anche giustificata, visto che si tratta di un editore tra i più grandi e potenti a livello mondiale), come se - in quanto Bonelli - ci fossero tutte le potenzialità per far bene e per vendere molto a prescindere dal tipo di prodotto presentato (purché sia qualcosa di valido e ben curato; il che accade praticamente sempre). Il che è stato spesso vero, in passato; il fatto è che i tempi stanno cambiando, e prima o poi anche la grande B. dovrà iniziare a confrontarsi con la confusa contemporaneità.

Lo ha già fatto... la serie "gli orfani" di Recchioni sembra molto innovativa... in casa Bonelli poi non ne parliamo, è una cosa rivoluzionaria.

E comunque non ho detto che Saguaro costi la metà di un Tex o Dylan in edicola ma che è stata anticipata una riduzione di costi che spesso invece veniva affrontata solo quando il personaggio non vendeva più in edicola (vedi MV Martin Mystere etc). Secondo me è un ragionamento più coerente. Quando cambiarono i disegnatori in Magico Vento fu triste perchè il lettore si era abituato a un certo standard. E cmq non sto dicendo che hanno preso disegnatori penosi, bravi cmq ma che costano meno. Magari non si vedrà mai un capolavoro ai disegni ma neanche troppo penosi come alcuni bonellidi.