Cravenroad7

La musica è tutto per lui, gli scorre tra le dita come una forza rigenerante e soltanto da lei trae la forza di vivere. Deve continuare a suonare, continuare a ricamare il tessuto delle sue tristi melodie notture, le dolci serenate che rivolge a tutte le sue vittime! Un nuovo assassino è libero di colpire, inafferrabile come un assolo di Paganini. E per Dylan c'è un solo indizio, sottile e tagliente... come una corda di violino!

Una delle più riuscite storie di Pasquale Ruju. "Il violinista" è tagliente come una corda di violino. Interessante la partenza con la confraternita che deve elargire un uomo probo. Un po' infantile la scarcersazione del violinista dopo un banale test sull'articolazione della mano. Però gli omicidi e l'indagine seriosa (distratta solo dalla bella musicista) di Dylan valgono questa storia dell'Almanacco. Anche Rinaldi si dimostra un ottimo disegnatore, che sarebbe davvero bello rivedere in qualche storia di Dylan. Groucho e Bloch sono in gran forma e risollevano Dylan dalle perdite di pazienza.

Molto bella anche per me. Disegni ottimi.

Non mi ha lasciato una grande impressione, a parte i disegni.
Però non la rileggo da un bel botto, c'è da aggiungere.
La storia del concorso è un bello spunto...quella del finto mancinismo reversibile...un po' (parecchio) meno.

Comunque le doppia copertina di Stano...specie la parte in 4a sul retro...era davvero spettacolare...con quella carta lucida...

ALOHA

Non la ricordavo per nulla, l'ho riletta ieri sera: mi ha fatto un'impressione abbastanza positiva; insieme a Sonata Macabra, disegnata anch'essa dallo stesso Rinaldi, rappresenta una piacevole incursione nel mondo della musica; aggiungiamoci gli omicidi, la solita madre repressiva che traumatizza il figlio.. Ho notato anche un Dylan più ironico e attivo rispetto a quanto scrive di solito Ruju, tutti elementi che rendono simpatico il nostro eroe, e non un musune come spesso accade. Bella la sua faccia quando scopre di aver perso un milione di sterline!!
Promossa!

A me non è piaciuta. Ruju un po' indeciso sul registro da dare alla sceneggiatura, ondeggiante tra il serio e il faceto. A conti fatti sarebbe stato meglio privilegiare il secondo, magari con l'apporto di un disegnatore più adatto come un Saudelli ad esempio. La trama gialla si dipana in modo traballante, svelando troppe carte all'inizio: si capisce subito che Walerian non è uno stinco di santo, tant'è che la presidentessa stessa dell'improbabile associazione gli domanda in maniera retorica se sia coinvolto nelle sorti avverse occorse ai candidati al premio, alcune delle quali concluse tragicamente con la morte. Mancano poi altri possibili sospettati con cui cercare di depistare il lettore dall'ovvia identità del Violinista.
Salvabili alcuni omicidi. Rinaldi, ormai l'ho ripetuto più volte, non è tra i miei favoriti, "Fata del Male" escluso e qui non mi fornisce motivi di ripensamento.
Mediocre.

mi pare di ricordare un rinaldi svogliatissimo.

Ricordi bene.

Mi ricorda molto una vecchia storia di Paperino, dove a sua insaputa un'associazione gli procurava continuamente qualsiasi tipo di incidente / contrattempo durante la giornata per mettere a prova la sua pazienza; qualora avesse resistito a tutto senza mai arrabbiarsi avrebbe vinto un premio in denaro. Paperino ce la fa, alla fine arriva il tipo che deve dargli il premio, lui però è girato verso il bancone di un emporio e sta spiegando al gestore, il quale si stava complimentando con lui per come aveva saputo gestire la rabbia nell'ultima sventura da poco vissuta, che l'UNICA cosa al mondo che lo fa veramente arrabbiare è quando gli tirano la giacchetta. E ovviamente, il tipo del concorso, a quel punto...
Ecco, le conseguenze sono più o meno quelle viste in questa storia, solo che Paperino non è certo l'irreprensibile Dylan, e si incazza pure per i soldi persi. Chissà, se Ruju ha tratto davvero ispirazione da questa storia...

Storia piacevole, anche se in certi momenti un po' ridicola: l'immagine di Walerian che si mette a diluire la colla del galeone di Dylan è quantomeno buffa