Cravenroad7

Infatti. Il discorso però è errato, IMO quando:

In tutta onestà non saprei dirti se tutti quelli che soffrono di personalità multiple non sono consapevoli della cosa.
Probabilmente sei più informata di me in materia.
Se fosse così direi che il tuo ragionamento non fa una piega.

Diciamo che magari sono consci di avere più personalità, ma a parte che lo sanno dopo esser stati in cura da uno psichiatra, per il loro già labile equilibrio mentale, gli viene celata qualsiasi informazione circa la reale natura delle altre personalità ed il soggetto tende a dimenticarsene del tutto, una volta abbandonata l'altra parte di se.
Penso che Ruju avrebbe potuto rimediare alla cosa

si ma.... quanto è più figa una sigaretta???

Secondo me la lettura della vicenda è molto più semplice: È una trovata fumettistica, nel senso che funziona bene solo sulla carta... Però rimane una gran bella trovata, a parer mio!

si, ma, ehi! Guardate che secondo me

SPOILER

Non vi è nessuna doppia personalità. C'è semplicemente un tizio che finge e per fingere si aiuta con l'astinenza forzata da tabacco. Punto. E il punto debole della narrazione sta solo nel non sottolineare a dovere il marcato vizio del fumo del leggendario Spataro. Ari-punto.
Se io, Joe, voglio dare a bere che sono un tipo irascibile e privo di pazienza, di certo faccio meno fatica a farlo se stacco con le sigarette. Ma non soffro di personalità doppia.
FORSE mi sbaglio, eh, ma se per caso è come dite voi vi giuro che defenestro l'albo. Saremmo ben oltre il (già sfiorato) trash.

Discorso Eddie: Spataro ci avrebbe provato finché non lo avesse adescato. Quindi non è incongruente. Magari ci aveva già provato prima. Fatto sta che con la macchina lo becca.

Discorso pistola: Ares, puoi giustificarla poetica e psicanalatica finché vuoi, ma se Angelì estraeva la pistola alla Tex nessuno era qui a menarsi la fawa, quindi senza dubbio, al di là della pertinenza o meno della scena, lo sguainamento improvviso sarebbe stata la scelta migliore. E anche qui punto.

Discorso generale: numero assai diverso per spirito rispetto ai tre precedenti. Meno compatto, meno - se vogliamo usare l'orribile parola - divulgativo, con un occhio più piccolo, privo del grande respiro e dell'epicità delle prime uscite, manicheo nell'utilizzo dei cliché di un genere abusato come la gangster-story e tutt'altro che "realistico" nelle svolte del plot.
Eppure vivo, originale nei propri snodi, acceso nei sentimenti, credibile nei personaggi più incredibili, B-movie di una volta, sgangherato, cattivo e di aspra chiusa.
Il 7 ci può anche stare.

EDIT: RIMATT MI HA ANTICIPATO SUL PUNTO 1

Si si, ma difatti escludevo la doppia personalità. Osservavo solo al post di Craven.
Il resto è solo una mia deduzione, cmq chi trova coerente e ben funzionante la faccenda non ha torto perché la storia fila via liscia senza intoppi a parte, secondo me, una veniale doppia forzatura che è mero espediente narrativo, non una incongruenza grave.

Quoto. Del resto il volto di Eddie è quello di Bogart, quindi il clima da "Grande Sonno " alla Chandler è perfetto.
Ricorreggerò, per quel che vale, anche il mio voto, che avevo messo ma in un'ottica troppo pessimistica.

SPOILER
(metto così lo spoiler perché sennò non capisco più cosa quoto o non quoto )

Confesso di non aver capito la tua interpretazione per quanto riguarda il furto della macchina.
L'azione del furto noi non la viviamo, è Angelì che la racconta ad Eddie, quindi puo' essere accaduto di tutto: Angelì può aver nascosto la macchina da solo e poi aver mandato in giro la voce di una macchina rubata piena di orologi; o pagato qualcuno (in maniera anonima) per farsela rubare.
Mi piacerebbe capire la tua idea, poiché prima non sono riuscito a farlo.

Per quanto riguarda l'essere lucido o l'avere una doppia personalità: avevo capito che non eri stata tu a proporre l'idea di una personalità multipla. Ho risposto in coda e sembrava che mi riferito a te.
Quest'ultima interpretazione non la vedo aderire a tutto l'apparato narrativo che ha costruito Ruju. Infatti non sono d'accordo con quest'idea. Anche perché sminuirebbe non poco il lavoro dello scrittore, facendo di una storia spiazzante, una banale variazione sul tema.

Mi spiego meglio:

L'albo che meglio aderisce alle 110 pagine (la barbato comprime troppi eventi in pochi giorni, de nardo comprime troppe informazioni), usando molto i topoi del genere, ma rielaborandoli in maniera più creativa di recchioni, che pure aveva saputo adeguarsi bene alla lunghezza dell'albo. A tratti sembra troppo prevedibile, e invece... finale che funziona e spiazza alla grande, ma che non è l'unico asso nella manica dell'albo, che ha ottimi ritmo e crea grande empatia nei confronti del protagonista, ma anche dello stesso Eddie.
Ambrosini è stato scelto alla perfezione, crea l'atmosfera alla grande, e soprattutto rende al massimo l'espressività dei personaggi, quanti disegnatori sarebbero in grado di rendere così bene il gioco di sguardi alla base del finale? E poi quella vignetta di grande sensualità, visto che su Dylan ormai non si vede niente del genere, fa davvero piacere
Per il resto credo che alcuni di voi siano stati troppo severi nella caccia di incongruenze, mi sembra tutto fili liscio, al massimo qualche coincidenza troppo fortunosa, ma comunque abbondantemente tollerabile. Piuttosto, forse il personaggio della prostituta era troppo accessorio, serve più come cornice (ed efficace conclusione) del racconto che non che come parte integrante del racconto, la sua inclusione nel piano non è molto naturale, e fornisce troppe complicazioni... e poi non ce li vedo i cubani così premurosi da prendersi tanto disturbo per angelì senza neanche approfittarne... ma sicuramente aggiunge atmosfera alla vicenda, quindi ben venga... soprattutto disegnata così bene da Ambrosini!

Comprato e letto il numero 4, No smoking.

CONTIENE SPOILER

Quoto in toto Imp.
E' vero, Ruju sfrutta perfettamente la lunghezza della storia e sa usare i topoi del genere (a me il gangster/noire raccontato con didascalie in prima persona affascina sempre); svolge la prima parte, quella introduttiva al colpo, in modo eccellente, poi da lì la trama sembra diventare prevedibile ed indebolirsi e invece...
E' vero, si crea una buona empatia col protagonista, e il che rende il finale ancor più spiazzante.
E' vero, il ruolo femminile in un' analisi globale sembra un po' sprecato (ottimamente caratterizzato dalla sceneggiatura... fenomenalmente realizzato da Ambrosini... e poi alla fine combina poco e niente...), ma è nobilitato dal fatto che risulta fondamentale per l' ultima bellissima vignetta.
E' vero, Ambrosini è perfetto.
E' vero, l' osservazione di Dogares sulla casualità dell' aiuto offerto da Eddie non è campata per aria, ma è l' unica pecca... e fra l' altro è possibilissimo che Angeli'/Spataro avesse messo in conto il rischio di non riuscire ad adescare Eddie e lo abbia corso con successo.
Aggiungo che l' idea del colpo di scena è estremamente debitrice de "I soliti sospetti", ma almeno per me è stata insospettabile fino all' ultimo ed è stata impreziosita e ridefinita dal tema ricorrente dell' astinenza dal fumo che nel finale si rivela essere la spina dorsale della vicenda, ciò su cui tutto si regge, ciò che apre e chiude la storia e che le dà il titolo.

Io lo giustifico così:

l'ho finito. confermo i miei giudizi negativi (noioso e non coinvolgente) per 2/3 della storia ma poi arriva il finale che risolleva tutto alla grande. ambrosini regala solo alcune vignette riuscite, per il resto svogliato. dire che sia colpa sua della poca riuscita di una bella fetta della storia non credo sia un delitto.

la spiegazione è proprio questa, è il cuore del fumetto, se la pensate diversamente non lo avete capito.

Ma a me sembra che questo sia più che evidente, siete andati enormemente fuori strada .