Un noir che ti entra dentro come il fumo di una sigaretta fumata di prima mattina o come il profumo di una donna vista una sola volta, ma che ricorderai per sempre.
No Smoking è davvero un'opera di gran livello e il lavoro di Ruju sulla scrittura è stato davvero impeccabile.
Leggendolo si può percepire tutta l'attenzione, l'amore per il genere e la passione dei due autori riversati in questo fumetto.
La coppia ha dimostrato inoltre di avere avuto una sinergia perfetta nel lavoro svolto.
SPOILERrimatt ha scritto:
S
P
O
I
L
E
R
...ma possibile che Eddie rimanga COMPLETAMENTE IMBAMBOLATO mentre Spataro estrae con calma la pistola e gliela punta contro? Avrebbe avuto tutto il tempo per vuotargli addosso il caricatore, se si considera che Spataro non estrae rapidamente, ma gli ci vogliono tre vignette per tirar fuori l'arma e metterla in posizione. Va be' la sorpresa nel vedere l'uomo che si ha di fronte cambiare letteralmente faccia, ma è possibile che un killer professionista sia così lento a regire? Per una scena del genere ci voleva un'estrazione rapidissima, alla Tex Willer: approfittando dello smarrimento di Eddie, Spataro doveva estrarre e sparargli...
Non è da considerarsi un espediente da poco il cambio d'espressione di Angelo/Spataro: Eddie aveva basato il colpo tutto su di lui. "Angelo" si era presentato come un uomo debole, malleabile, senza una vera e propria spina d'orsale. Era in possesso di un potenziale enorme grazie alle sue conoscenze (dirette o indirette), ma che non sarebbe mai stato in grado di sfruttare. Questo pose fin da subito Eddie su un gradino superiore.
Da perfezionista, aveva già pianificato tutto: molto probabilmente lo avrebbe fatto fuori per ultimo, perché penso che la morte dei cubani, anche se avvenuta in un momento concitato in piena azione, fosse già pianificata. Angelino doveva essere l'ultimo, era l'unico della combriccola a meritare una spiegazione o quanto meno un minimo di considerazione in più.
Quel cambio di sguardo fa crollare le convinzioni di un uomo che ha sempre saputo il fatto suo, quindi doppiamente devastante. Sfido chiunque ad avere i riflessi pronti in momenti di "debolezza" (fisica e mentale) come quelli.