Survivor82 ha scritto:
N.6 che cosa farai con la Bonelli?
Sto sceneggiando una storia per Zagor (che è, insieme all'Uomo Ragno, la serie che mi ha inculcato l'amore per il fumetto).
Dies ha scritto:
Che suona come una resa incondizionata, un adeguarsi al potere costituito . Anche andando contro l'amore verso il personaggio e la sua Storia. A questo punto meglio incassare la bocciatura di un soggetto personale e coraggioso, piuttosto che vendere la solita minestra riscaldata che sarà poi rimescolata dal curatore.
Cerco di spiegare come la vedo io, senza specificare esattamente COSA viene detto in quel messaggio.
Su Dylan Dog ci sono paletti rigidi (cosa che comunque si sapeva già) e in particolare lì ci viene detto che non possono più essere realizzate storie con un certo elemento che chiamerò "Elemento A".
L'"Elemento A" era ben presente in diverse storie di Sclavi, quindi mi spiace che la gestione attuale non permetta di utilizzarlo.
Ma non tutte le storie che hanno reso grande Dylan Dog contenevano l'"elemento A" e negli ultimi anni sono uscite buone storie anche con questo divieto (L'Assassino della Porta Accanto, La Dea Madre, Il Bottone di Madreperla... per citare quelle che mi sono piaciute molto), quindi non è assolutamente indispensabile la sua presenza per scrivere una buona storia.
Certo, c'è da tener conto che non si può usare nemmeno lo splatter (almeno non ai livelli passati) e più limiti si pongono più diventa difficile realizzare qualcosa di buono, ma mi auguro che si sia ancora lontani dal momento in cui diviene impossibile.
E poi... preferite forse che nessuno ci provi?
Non che con questo stia dicendo che io ne sono in grado. Me lo auguro, ma non so se sia così.
In realtà, già anni fa avevo mandato un paio di soggetti quando il curatore ancora era Marcheselli e mi erano stati cassati di brutto (con annessa depressione personale, anche se in fondo me l'aspettavo)... e probabilmente andrà finire così anche stavolta, se e quando ci riproverò (in realtà non sono nemmeno sicuro che lo farò).
Però preferisco cercare di essere positivo piuttosto che vedere tutto nero e rinunciare in partenza.