Cravenroad7

spettacolare numero 4 a mio parere il migliore fino ad ora uscito.

Prendo spunto e dico l'esatto contrario. Anzi non lo dico, tanto si è capito.

In sintesi, troppe forzature. Il fatto che si regga tutto sul non mi ha convinto per niente!
Ambrosini ingrossa le linee e sembra riempire di più, ma sempre svogliato rimane.

La Rivolta dei sepoy
Ci mette un pò per decollare (per i miei gusti), ma una volta che questo succede la storia incomincia ad incalzare e ad intrattenere. Livello molto alto l'intreccio con il periodo storico e la gestione dei personaggi. Quest'ultimi sono la caratteristica che mi è piaciuta di più di questa storia: Donovan su tutti.

Ed ora per favore "No Smoking"!

Copertina 5.
Storia 7.

Per me la copertina è minimo minimo da 8!

Sono d' accordo e inoltre

A parte queste forzature comunque una discreta storia, buoni i dialoghi, e un personaggio come Manuela che lascia il segno pur nella sua debolezza e rassegnazione.

Voto 7

Non so....non mi piace....

Pittosto:

S
P
O
I
L
E
R

Per come ho letto io la storia, Sonny fingeva; il malessere provocato dall'astinenza da fumo serviva solo a renderlo più credibile. Poi è vero che la cosa apre qualche piccolo buco logico, ma rimane il fatto che ho trovato la vicenda godibile, nel suo complesso, e di questo si deve dare merito agli autori.

Non lo escludo. Ripeto, si vede che ero predisposta male io fin dall'inizio.

rimatt, spoiler!!!

Ares, ottima intuizione!
Risfogliando l'albo mi sai che hai beccato una lettura del finale davvero intrigante e plausibile, gli indizi in tal senso ci sono tutti.

Buona storia, non c'è che dire, con qualche cliché di troppo riscattato da guizzi creativi inusuali nella "fumettografia" di Ruju (belle la faccenda delle sigarette, il personaggio della prostituta e la "disinvoltura temporale" con cui viene sceneggiata la prima parte).

SPOILER

Seconda parte meno convincente, più povera e programmatica: lì dove si sarebbe potuto arricchire il comparto tematico-filosofico della vicenda ci si limita a premere l'acceleratore sull'azione e sui dialoghi, ma la loro messa in scena pesca in un immaginario piuttosto abusato finendo per risultare leggermente manichea (non sgradevole, per carità, semplicemente già vista). Le pagine dalla 60 alla 100 scivolano via in modo troppo disinvolto, i guizzi si fanno più radi. Poi c'è il finale, che è figo, certo (soprattutto nell'interpretazione di Ares) ma che avrebbe preliminarmente necessitato (IMO) di una maggiore messa in campo di suggestioni sul personaggio di Spataro. Come succede ne I SOLITI SOSPETTI (il richiamo è d'obbligo), dove del diabolico Kaiser Soze viene parlato un sacco prima del finale. Ci sarebbe da discutere a lungo sulla scelta di una narrazione in "seconda persona" tesa ad evitare guai di contraddizioni col twist finale. Però il fatto che serva solo a evitare grane sarebbe un po' squalificante. In ogni caso, per atmosfera, idee e dialoghi, promosso con 7.

Disegni: Ambrosini si sta lentamente riprendendo. Negli ultimi anni il suo tratto si è notevolmente imbruttito, i neri si sono fatti pesantissimi e le profondità di campo confuse (pensate ai Jan Dix - a parte l'ultimo - e a EFFETTI COLLATERALI). Qui, libero dalla responsabilità della scrittura, Ambro riprende parzialmente padronanza col suo splendido tratto. Alcune tavole sono infatti davvero belle, pulite, quel mix di fantocci tra il realista e il surreale che tanto ci ha fatto sognare su Dylan: mi riferisco soprattutto ai flashback, davvero ben disegnati. Altra magagna, le fisionomie: Ambro ultimamente fatica a non deformare di continuo le facce dei propri attori. NO SMOKING non fa eccezione (a parte per il volto della ragazza), sebbene la recitazione dei personaggi sia piuttosto convincente. Promossi pure i disegni, ma da Carlo mi aspetto sempre di più.

Copertina: cover ottima, che ha forse il solo difetto della troppa generosità. Il maestro DiGennaro avrebbe potuto dimezzare gli elementi all'interno dell'inquadratura: forse il tutto ne avrebbe guadagnato.

Pensavo che commentando una citazione in spoiler venisse da sé, comunque per sicurezza l'ho aggiunto. In quanto all'interpretazione di Ares, mentre leggevo ci ho pensato anch'io: Ruju è troppo navigato perché la ripetizione sia casuale... Poi però la storia finisce lì, quindi chissà.

Aggiungo che

SPOILER

a mio parere nella scena in cui si racconta della figura mitico-orrorifica di Spataro si sarebbe dovuta introdurre (col pennarello rosso, peraltro) l'abitudine quasi maniacale del suddetto di fumare continuamente: magari descrivendo un suo particolare portasigarette con teschio, cose così. Si avrebbe avuto il doppio-effetto di ammorbidire la "tabagista" spiegazione finale (che per rimane plausibile, ma magari lì per lì qualcuno ci può rimanere a ragione basito) e di aprire una dicotomia forte-debole/fumatore-nonfumatore tra Spataro e Angelì: quest'ultimo, in modo beffardo, avrebbe potuto addirittura interrompere il racconto dicendo: "La potremmo smettere di parlare di sigarette? Sono... ehm.. in leggera crisi d'astinenza".

In ogni caso fa piacere vedere su un bonelli un personaggio che fumando riacquista tutta la sua potenza. Alla faccia del polticamente corretto! Yeah!