Non ritengo che Paola abbia dato già tutto quello che poteva per Dylan Dog.
Ritengo che in questo momento pensi ad altro, e magari ci penserà per sempre, fin quando scriverà, ma potrebbe essere anche il contrario.
Io, lo dico con il senno di poi, le sue storie le aspettavo con grande attesa, con grande curiosità e speranza.
Da un certo periodo in poi, molto meno.
Craven ha scritto:
Questo è un pensiero che molti tendono ad avere, erroneamente dico io.
il western in realtà ti porta a raccontare QUALSIASI tipo di storia.
anche nel cinema ci sono stati svariati esempi di storie "atipiche" dallo standard.
il problema del tramonto del cinema western è che pochi hanno voluto "osare" e troppi si sono adagiati sullo standard.
quest'ultima frase si può applicare anche all'attuale gestione di DYD.
Infatti non parlo da detrattrice del genere western. Mi limito ad una considerazione generale che è stata fatta sul genere.
Che poi è anche una considerazione sul cinema in generale. Ma l'adagiarsi su scelte narrative guidate, IMO, è proprio il problema opposto di DyD ! Io non so cosa aspettarmi ogni mese, e non parlo di trama. Non so cosa aspettarmi dal andamento delle storie in generale. Che prodotto avrò fra le mani ?
Se DyD fosse horror alla Chiaverotti ogni mese ( Rimatt si contorce dal dolore lo so...) magari con un po' di tamarraggine in meno, sarebbe un fumetto horror ! Questo è un mero contenitore di cose che vanno dal surreale al giallo, dal paranormale alla denunzia animalista, ecc...ecc...
Posto il solito esempio, ma per me calza: in Xfiles, ad un certo punto, persa di vista la mitologia trainante ( cioè la struttura che rendeva fortemente caratteristiche le motivazioni di Mulder&Scully ) si è scivolati verso una proposta del "di tutto di più, purché sia paranormale", che ha affossato la serie.
Credo lo stesso accada per Dylan, oggi.