Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: #316 - Blacky
MessaggioInviato: mar gen 08, 2013 10:56 pm 
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Iscritto il: ven nov 04, 2011 5:48 pm
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Località: Catania
Ma più che altro è insensato, mica è detto che non potrà fare in futuro storie che a voi piaceranno, scartarlo a priori è solo un comportamento snob.
Faccio bene io che autore e disegnatore li guardo alla fine e non mi interessano neanche le anticipazioni a sto punto.


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 Oggetto del messaggio: Re: #316 - Blacky
MessaggioInviato: mar gen 08, 2013 11:13 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
Messaggi: 4046
Località: Milano
Spero che almeno le critiche lo inducano ad una riflessiona autocritica.
Gli errori nella storia ci sono, ma secondo me lo bacchettiamo qui (anche a ragione) per cose che vanno oltre la mera sceneggiatura dell'albo in oggetto, peraltro godibile, secondo me, come ho giò detto.

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: #316 - Blacky
MessaggioInviato: mar gen 08, 2013 11:17 pm 
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Iscritto il: ven ott 08, 2010 7:20 pm
Messaggi: 3171
Località: La Montagna del Nord
stavolta concordo con eva,alcuni utenti votano insufficiente perchè gualdoni fa storie orrende a prescindere
Mi sembra che si esageri con i pregiudizi

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Al mondo non vi sono felicità né dolore assoluti, la vita di un uomo felice è un quadro dal fondale d'argento con delle stelle nere: la vita di un uomo infelice è un fondo nero con delle stelle d'argento


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 Oggetto del messaggio: Re: #316 - Blacky
MessaggioInviato: mar gen 08, 2013 11:32 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
Come ha già detto Nikolaj, non si può neanche parlare di pregiudizi: se un autore - e non mi riferisco a Gualdoni: faccio un discorso generale - scrive dieci storie che non mi piacciono, in base a quali elementi posso legittimamente sperare che l'undicesima mi piacerà?

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #316 - Blacky
MessaggioInviato: mer gen 09, 2013 12:01 am 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 11090
Elettra ha scritto:
Peccato che Sclavi sia l'inventore del personaggio. Non è propriamente la stessa cosa.
E Sclavi non scrive più Dylan. Quindi è ovvio che lo debba scrivere qualcun altro. Mi
sembra un po' eccessivo mettere 2-3 storie su un gigante, 2 sul maxi, 2 sul CF, un mensile ogni due per tre, ecc., lo speciale
l'almanacco.. io credo che sia un po' troppo e mi sembra chiaro che o nessun altro autore vuole scrivere più Dylan (non credo)
oppure che Gualdoni si sia lasciato un po' prendere la mano..

Boselli e Burattini sono i curatori rispettivamente di Tex e Zagor, personaggi che non hanno inventato loro, e sono anche gli sceneggiatori più prolifici. ;)

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Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
http://luogosegreto.myblog.it/


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 Oggetto del messaggio: Re: #316 - Blacky
MessaggioInviato: mer gen 09, 2013 12:02 am 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
Messaggi: 1506
Infatti.
E poi la voglio mettere anche su un discorso pratico: i soldi. Io per i fumetti non ho un budget illimitato (purtroppo); compro anche libri, musica, vado spesso al cinema, e quant'altro. Per quale motivo devo investire i miei soldi su un prodotto scadente? Altro che snobismo!

Se domani su Dylan approda un nuovo autore e mi scazza la prima storia, di possibilità gliene dò altre cinque minimo, poi uno comincia a farsi un'idea di chi scrive, e posso dargli ancora qualche possibilità, ma poi basta! I miei 2,90 se ne vanno da altre parti.

Gualdoni e altri sceneggiatori hanno avuto tante possibilità di dimostrare quello che valgono con le loro storie. Io ho tratto le mie conclusioni, perché comprare dieci nefandezze per beccarne ogni tanto una accettabile non ha senso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #316 - Blacky
MessaggioInviato: mer gen 09, 2013 12:16 am 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
Messaggi: 8736
Località: Eternia
il punto è proprio questo. gualdoni e di gregorio come sono arrivati a creare allarmi nel forum solo a leggere il loro nome? con una sfilza di storie pessime. per gualdoni poi, al di la delle trame c'è un serio problema di svolgimento.
ma questo succede solo con loro. marzano per esempio, ha iniziato bene per poi inanellare una serie negativa. de nardo e altri hanno alternato cose buone ad altre non riuscite.
stesso discorso al contrario vale per autori come la barbato ed enna che hanno creato aspettative grazie al numero di storie riuscite partorite.
se un autore praticamente non ne azzecca uno il risultato sarà inevitabilmente quello che c'è nel forum.

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 Oggetto del messaggio: Re: #316 - Blacky
MessaggioInviato: mer gen 09, 2013 1:28 am 
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 9:54 am
Messaggi: 1484
Va bene allora eliminiamo il discorso conflitto di interessi. Quindi come la mettiamo con il fatto che
un autore, a mio avviso oggettivamente incompetente (intendo su dylan dog e basandomi sull'80 % dei commenti
che leggo qui) sia non solo il curatore della testata ma anche quello più prolifico?

@Triss : boselli, prima di diventare curatore è stato sceneggiatore e a quanto so (io non leggo tex sia chiaro, riporto
parole di chi ne sa più di me) ha risollevato il personaggio. Quindi direi che perlomeno si può dire che il personaggio lo
conosca. Gualdoni invece?

Quanto ci mettono questi mod a spostare la conversazione :g:

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‎Una crisi di inspiration? E se non fosse per niente passeggera signorino bello? Se fosse il crollo finale di un bugiardaccio senza più estro né talento?


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 Oggetto del messaggio: Re: #316 - Blacky
MessaggioInviato: mer gen 09, 2013 1:44 am 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
Messaggi: 8883
Località: Chieti
Elettra ha scritto:
Quanto ci mettono questi mod a spostare la conversazione :g:

Abbiate fede, la macchina burocratica è lenta ma inesorabile. :D

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"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."


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 Oggetto del messaggio: Re: #316 - Blacky
MessaggioInviato: mer gen 09, 2013 2:16 am 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 11090
Elettra ha scritto:
Va bene allora eliminiamo il discorso conflitto di interessi. Quindi come la mettiamo con il fatto che
un autore, a mio avviso oggettivamente incompetente (intendo su dylan dog e basandomi sull'80 % dei commenti
che leggo qui) sia non solo il curatore della testata ma anche quello più prolifico?

Questo non so dirtelo. Anche perché sono d'accordo con te e comprendo la tua indignazione.
Presumo però che i vertici della Casa editrice, evidentemente, facciano valutazioni diverse dalle nostre.
Cita:
@Triss : boselli, prima di diventare curatore è stato sceneggiatore e a quanto so (io non leggo tex sia chiaro, riporto
parole di chi ne sa più di me) ha risollevato il personaggio. Quindi direi che perlomeno si può dire che il personaggio lo
conosca. Gualdoni invece?

Riporto da Wikipedia:
"Dalla fine del 2006 Gualdoni lavora come redattore per Sergio Bonelli Editore, per il quale ha realizzato diversi episodi di Dylan Dog tra cui alcuni per la nuova collana Dylan Dog Color Fest." E, com'è noto: "Da gennaio del 2010 Gualdoni sostituisce Mauro Marcheselli come nuovo curatore di Dylan Dog".
Detto questo, ti ripeto che comprendo la tua rabbia perché, in parte, è anche la mia.
E temo che, alle tue domande, possano rispondere soltanto i vertici della Bonelli.

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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer gen 09, 2013 2:46 am 
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 9:54 am
Messaggi: 1484
Non lo so forse il mio discorso verte più sull'oggettività incapacità (qui non si tratta di gusti).
Credo che se Di Gregorio fosse il curatore della testata sarei incacchiata ugualmente. Insomma
forse la scelta non è stata molto accurata. E non stiamo parlando di un personaggino, ma di un fumetto
che AVEVA un certo spessore tecnico, culturale, emozionale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer gen 09, 2013 2:46 am 
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Iscritto il: mer ott 24, 2012 2:34 am
Messaggi: 115
Località: Pistoia
Io penso che, a prescindere dall'autore ci sia stato negli ultimi anni un drastico calo qualitativo a livello di storie a causa di un cambiamento dei caratteri fondamentali del personaggio. Leggendo per la prima volta solo adesso storie pre-cento mi rendo conto che quel Dylan non c'azzecca niente con quello odierno, anche nei primi numeri ci sono state storie non brillantissime (anche se erano solo pochi casi sporadici) che peró, almeno, erano in linea con i dogmi di DYD. Poi è chiaro che certi autori ci mettono del proprio per renderle ancora più indigeste.


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer gen 09, 2013 3:00 am 
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 9:54 am
Messaggi: 1484
Molti autori (Barbato mi sembra) hanno sostenuto che la difficoltà in Dylan sta nella sua eccessiva ampiezza
di argomentazione e nella sua totale mancanza di veri e propri canoni (tex è il contrario). Quindi credo che sia normale
che ci sia differenza tra le storie pre-cento e quelle del 2012. Ma scadere nel banale, nel qualunquismo e nella retorica no!

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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer gen 09, 2013 11:19 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Quoto gli ultimi due interventi.
Credo sia proprio un problema generale che investe DyD nel suo essere.
Lo si è voluto, sia per un percorso "degenerativo" se così vogliamo dire ( cui anche Sclavi è corresponsabile...), sia per il disimpegno di Scalvi alla guida della testata, trasformare in un archetipo non di un indagatore con problemi personali, un passato misterioso, una interfaccia fra il mondo normale e quello horror e misterioso, ma piuttosto in una sorta di paladino delle cause nobili e corrette.
In un post precedente, avevo argomentato con Cristiano ( almeno fin quando questo era stato possibile ) circa il fatto che ormai abbiamo tanti Dylan Dog nell'arco delle tante ( troppe ) pubblicazioni.
Creare questo tipo di universalità del personaggio, porta anche ad una sua spersonalizzazione, ad un perdere gli elementi che ne segnano il carattere. Di Tex, come dice Elettra, sappiamo cosa aspettarci, di Zagor anche...
Da Dylan meno, perchè ogni autore ha il suo DyD ed il guaio è che tutti sono centrati perché DyD ormai è un fumetto senza personalità. E' come Paperino. Ogni autore gli costruisce la storia che vuole ( ora scansafatiche, ora avventuriero, ora Paperinik ) e va bene uguale perché Paperino è il simbolo dell'americano medio ( e dell'uomo medio nella cultura occidentale...), così come Dylan Dog è il simbolo del buonista perfetto. Ma Dylan non era buonista, Sclavi non ce l'aveva ideato così.
L'errore sta nel tipo di fumetto e dalla tipologia dei suoi lettori. Io non rinnego la grandiosità di Paperino ( cui sono molto affezionata e che trovo fra i personaggi a fumetti meglio riusciti di sempre ), ma dico che se uno legge Dylan Dog si aspetta delle cose, che vengono puntualmente disattese ogni mese, e così non va bene.
A ciò si aggiunge, come osservavano Joe Montero e anche Elettra, una scarsa capacità tecnica di certi autori, che paiono aver trasformato DyD in un contenitore vuoto cui infilare ogni loro idea e ogni loro storia. L'iper produttività di Gualdoni si spiega anche così: ho in mente una storia ? La metto in Dylan Dog.
La Barbato parla di mancanza di canoni in Dylan Dog ? Sbagliato ! Dylan i canoni li ha eccome, basta volerli riprendere !
Si aggiunga anche la totale mancanza di una location riconoscibile, nella storia. Non sa da quanto tempo non mi trovo immersa in una atmosfera londinese classica, leggendo Dylan Dog. Dylan era stato ambientato a Londra penso per un motivo, non a caso.
Di quelle atmosfere si è persa traccia da eoni. Tant'è che se non fosse per qualche perla personale di qualche disegnatore ( mi sovviene Ambrosini sull'ultimo gigante e Dell'Uomo nella sua ultima storia ) potremmo tranquillamente traferire Dylan da Londra a Milano, e non cambierebbe nulla.
La perdita della centralità horror e splatter della testata è il tocco finale, che rende per certi autori Dylan identico o al massimo leggermente diverso, a Martyn Mistere. E' il crollo di un personaggio complesso, duro, enigmatico, che tante e troppo storie spiegazio/revisionistiche, hanno distrutto, credo per sempre.

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Considerazioni sulla nuova gestione della testata
MessaggioInviato: mer gen 09, 2013 11:42 am 
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 9:54 am
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Quello che voleva dire la Barbato (e al momento mi sfugge in quale conferenza gliel'ho sentito dire)
è che Dylan è un personaggio molto sfaccettato ma non che non abbia canoni fissi. Per carità ce li
ha (animalista, vegetariano, ecc.) però dal punto di vista di sviluppo delle storie è molto più versatile di
un tex. Questo volevo dire.

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