la legione degli scheletriqui potrei recensire in una sola riga senza stare tanto a dilungarmi: disegni stupendi, storia sufficiente e nulla più, da "almanacco"
sui disegni c'è poco da dire, solo applaudire, bellissimo il finale pittorico
ma siamo sicuri se sia così semplice separare i disegni dai testi?
soprattutto quando sono realizzati dalla stessa persona, una specie di custode del sacro fuoco di vesta dylaniano...
la storia è una chiaverottata adolescenziale, con tanto di pupazzo parlante e controfinale classico, anche se la sceneggiatura è più asciutta fortunatamente
se fosse stata pubblicata negli anni ottanta sarebbe passata inosservata, per quanto mi riguarda... in questo periodo pare invece chissà che cosa...
è interessante il rapporto che si stabilisce tra autore e lettore, soprattutto il vecchio lettore, una "complicità" metafumettistica vedi prima vignetta di pagina 96
ma c'è anche prima con tutta questa raffica di citazioni che ci solletica (profondo rosso, carrie, l'armata delle tenebre, la sindrome di stendhal)
stano sembra dire:"io so che tu sai che io so... qual'è il vero dylan dog"
tralaltro mi è piaciuto molto il nome "moheena"
simpatica anche la copertina
voto 7