Numero a dir poco sconcertante
Sicuramente tra i peggiori di Gualdoni.
seguono
S
P
O
I
L
E
R
La storia si configura come un "giallo con venature soprannaturali". E non è un bene.
Già con Dylan i gialli funzionano poco. Quando l'elemento soprannaturale viene usato più che altro per permettergli di trovare la soluzione del caso (che altrimenti lui non troverebbe mai da solo, dato che lo sceneggiatore non ha voglia di sbattersi a fargli imbastire un ragionamento logico!) funzionano ancora meno.
Fosse solo questo...
Il problema più grave è la struttura della storia, molto raffazzonata e senza una vera e propria
progressione narrativa.
La prima metà lavora per accumulo. Si accatastano eventi e personaggi un po' alla rinfusa, per fornire al lettore vari enigmi e improbabili
red herring, piste false che dovrebbero confondere le acque - il tutto senza convinzione, buttato lì alla meno peggio.
L'esempio più evidente delle prime pagine è il fantino. Ben 2 volte viene insinuato che potrebbe essere colpevole di qualcosa (non si saprà mai cosa...).
Qual è il risultato di questo
red herring? Zero! Dylan si disinteressa totalmente del fantino, non prova neppure a contattarlo o a interrogarlo. Persino Gualdoni se ne disinteressa! Dopo il 2° accenno, del personaggio non si parlerà MAI PIU'!
Era una banalissima pista falsa. Non per Dylan, per il lettore. Perchè senza qualcuno di cui sospettare, l'indagine di Dylan è noiosa. Più noiosa del solito, intendo...
Ancora più scoperto il
red herring della gang pesta-ossa! Pagine e pagine vengono occupate da un pestaggio che con la storia c'entra poco o nulla, dato che la gang non ha niente a che vedere nè coi macellai clandestini, nè con Blacky. Tanto che i tizi vengono addirittura arrestati FUORI CAMPO! Se non fosse per un balloon di Dylan che ci informa del loro arresto, ci saremmo persino dimenticati della loro esistenza.
Il pestaggio aveva una semplice funzione riempi-pagine. Così come il sogno di Dylan.
Il discorso 'ecologista', oltre a essere banale, è buttato lì, come tutto il resto.
Si vuole criticare l'abitudine di ammazzare i cavalli zoppi? Allora il primo da mettere in croce è quel carognone di Tex, che in tanti anni di carriera ha fatto fuori più di 100 cavalli zoppi!
Si vogliono criticare gli ippodromi perchè rischiano di azzoppare i cavalli? Mi pare una forzatura. E' vero che in certe specifiche gare, tipo il Palio di Siena, il rischio per i cavalli di ferirsi è alto, ma NESSUN gruppo ecologista ha mai sostenuto che gli ippodromi andrebbero aboliti perchè sennò i cavalli si azzoppano!
Potrei far rilevare ulteriori dettagli forzati, tipo "perchè il fantasma del cavallo appare proprio nell'ippodromo, visibile solo a un fantino, anzichè in una piazza piena di folla e di automobili?", ma non ne vale la pena.
Sostanzialmente, questa è una storia scritta in maniera molto maldestra. E pure molto noiosa!