the Imp ha scritto:
Il confronto fra tex e le testate marvel è sempre stato così, non è una novità indotta dalla crisi.
Non ho dati precisi, sul passato, però Jim Shooter tempo fa scriveva che con le vendite attuali, negli anni '70 praticamente nessuna delle testate che escono attualmente sarebbe sopravvissuta. Ovvero, in passato si vendeva di più, e non poco.
Cita:
I bestseller forse globalmente venderanno meno, ma i record passati vengono infranti, l'ultimo Harry Potter ha venduto più di quanto abbia mai venduto qualsiasi altro libro
E infatti ho scritto che erano esclusi i casi particolari, "Harry Potter" è uno di questi.
Cita:
e fra ebook e spedizioni online, oggi le vendite sono molto più facili, io ho avuto a casa l'ultimo libro della saga game of thrones pochi giorni dopo l'uscita americana, e ho accesso a tanti libri che prima non potevo acquistare perchè gli editori italiani non li importavano. Come a dire che non tutto cambia sempre in peggio.
Non sto demonizzando i cambiamenti. Mi limitavo a segnalare che anche i grossi editori come Mondadori e co. ssegnalano che le vendite dei libri sono in calo, e che mediamente stanno perdendo ancora di più dei fumetti.
Cita:
Sicuramente anche fattori esterni alle politiche bonelli influenzeranno le vendite, ma anche la gestione conta, non è un caso che dylan perda lettori più velocemente di tex, o che mister no abbia chiuso prima del più datato zagor... evidentemente i fattori esterni sono uguali per tutti, ma le differenti gestioni della testata hanno portato risultati diversi.
Magari i giudizi del forum non saranno indicativi, ma secondo me non è un caso che ogni volta, ogni singola volta che parlo di dylan con lettori occasionali che su un forum non hanno mai messo piede (probabilmente non sanno neanche cos'è), poi sento sempre gli stessi giudizi.
Il mio messaggio non era per dire che la gestione di Dylan da parte della Bonelli sia stata e sia perfetta.
E infatti segnalavo che una gestione più oculata probabilmente avrebbe perso meno. Il calo di vendite per me è dovuto a tre fattori concomitanti: il fatto che in generale si venda meno, l'abbandono di Sclavi (se fosse rimasto, anche solo come curatore, forse la perdita sarebbe stata minore, in quanto Dylan Dog era una serie profondamente legata alla personalità del suo creatore e più difficilmente gestibile da altri) e la decisione della Bonelli di annacquare i toni horror della serie (che comunque ha delle motivazioni, anche se Sergio Bonelli in realtà li giudicava eccessivi fin dall'inizio e quindi non stupisce sia arrivato a farlo).
Semplicemente, trovo assurde certe considerazioni di chi è convinto che con una gestione diversa Dylan sarebbe comunque ai fasti di vendite del passato e che le colpe siano solo ed esclusivamente gestionali. Pensarlo vuol dire essere slegati dalla realtà, basta guardarsi attorno un po' meglio per capirlo. Poi, ultimamente ho l'impressione che come curatore Gualdoni stia facendo delle mosse giuste, nel senso che pur non essendoci un ritorno in pompa magna dello splatter, almeno le storie sembra che stiano tornando sui temi horror, dopo un lungo periodo in cui sembrava aver prima affiancato e poi sostituito Nick Raider come serie gialla in casa Bonelli, e se all'epoca in cui impazzava Ruju trovavo tante storie noiose e illeggibili, oggi al limite alcune sono un po' vuote di contenuti, ma comunque di maggiore leggibilità.
Quindi, non fucilatemi, ma a me attualmente Dylan sembra in fase di miglioramento rispetto a qualche anno fa, pur essendo ancora lontano dai fasti passati.