Cravenroad7

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# Gigante 21
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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: mer nov 28, 2012 11:59 am 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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Ok, Cava, ricevuto! Attendiamo con trepidazione! :g: :D :wink:

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Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
http://luogosegreto.myblog.it/


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: mer nov 28, 2012 3:12 pm 
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Iscritto il: mar mag 26, 2009 2:24 pm
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:tc:


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: mer nov 28, 2012 11:04 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Triss ha scritto:
Ok, Cava, ricevuto! Attendiamo con trepidazione! :g: :D :wink:

E senza pietà ! :mrgreen:

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" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: gio nov 29, 2012 8:33 pm 
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Iscritto il: dom set 16, 2012 12:28 pm
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Il mio commento sul gigante, appena metabolizzato.
Qualche SPOILER potrebbe campeggiare.
Partiamo dalle storie brevi.

Morte apparente:
Probabilmente la più debole delle quattro, soprattutto per via del finale, secondo me privo di pathos e che non mi ha lasciato molto.
Forse un numero maggiore di pagine avrebbe giovato.

Qualcuno sul fondo:
Come storia breve di nemmeno 30 pagine svolge bene il suo compito. Addirittura, nelle ultime tavole, quando vediamo il volto del protagonista (sebbene lui si consideri sempre e solo una comparsa, almeno per una volta è protagonista per noi lettori) rigato dalle lacrime, mi sono un pò commosso.
Le situazioni viste richiamano il passato ma, in questo caso, va bene così.

La voce negata:
Tra le quattro presenti è quella costruita con maggior rigore; il colpo di scena finale è in grado di spiazzare e di farci sorridere. Peccato per la mancanza di veri guizzi narrativi che, a mio parere, gli impediscono di essere ottima. Giudizio comunque molto buono.

Il parassita:
E' la storia dall'impostazione più particolare; situazioni, personaggi e dialoghi sono un pò insoliti, ma il risultato vale la pena. Interessante anche il lato "sociale" che fa capolino nella storia, oltre ad alcuni personaggi, come il portiere del palazzo, ben riusciti nel loro squallore. Qualcosa non fila liscio fino in fondo, come il finale un pò tirato, ma un bel 7 non glielo toglie nessuno.

Nel complesso ho votato buono!


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: ven nov 30, 2012 12:26 am 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Dopo il primo intermezzo gualdoniano senza infamia nè lode (tutto sommato gradevole ma un po' inverosimile) "Morte apparente", ho proceduto con la lettura de "La voce negata" di Marzano che ho molto apprezzato al pari della prima lunga di questo volume. Anche questa è una storia horror classica che inizia bene ed acquisisce sempre più ritmo fino alla serie di colpi di scena finali. C' è il rischio della troppa carne al fuoco e in effetti la seconda parte è fin troppo densa, ma Marzano calibra bene rendendo tutto piacevole e proponendo una galleria di personaggi ben caratterizzati (anche quelli più stereotipati, come la signora che pensa sempre male, sono ben resi e non appesantiscono) a partire dal killer, uno dei più empatici degli ultimi tempi. Anche Bloch e Madame Trelkovski sono perfettamente inseriti e partecipano consistentemente ma senza ingombrare troppo all' evoluzione della vicenda, a dimostrazione che le situazione ricorrenti della serie se ben interpretate non sono inutili ed ingessanti clichè. Nell' insieme Marzano ha mescolato qualche buona idea a qualche spunto non originale ed ha imbastito un prodotto godibile e ben raccontato. Cava ha puntato di più sull' atmosfera, Marzano più sulla trama e sulla psicologia. Bel lavoro anche di Rinaldi, soprattutto sulle fisionomie dei personaggi.


Savelic ha scritto:
Vero, il Dylan di Marzano solitamente è abbastanza compassato. In questa storia l'ho trovato invece, contraddicendo quanto appena detto, insolitamente (e piacevolmente) 'sciolto' e naturale rispetto allo standard. L'unica cosa che mi sentirei di contestare è che nelle storie di Marzano, fra cui anche questa, Dylan è un po' troppo 'esperto' di soprannaturale: in La voce negata fa il so-tutto-io spiegando per filo e per segno cosa sono i fantasmi e i poltergeist, quali sono le differenze, come si comportano, il procedimento dell'evocazione degli spiriti, etc. Non è nemmeno fastidiosa come cosa ed è comunque stilisticamente caratterizzante, ma la mia preferenza va a un Dylan leggermente meno pedante.

Verissima l' osservazione sul Dylan di Marzano, qui meno compassato (e direi più vicino alla sua vera natura). Condivisibilissimo anche tutto il resto, ma con tutta l' esperienza che ha maturato è plausibile che ormai Dylan conosca a menadito le basi accademiche delle varie manifestazioni extraterrene. Voglio dire: anche a me piace il Dylan meno pedante, ma se con tutto il suo background (le esperienze fatte, i confronti con altri esperti, i libri di occultismo letti) non ancora si fosse imparato queste nozioni base... vorrebbe dire che sarebbe un tipo poco sveglio, cosa che non è. :) Si può obiettare che Dylan è un personaggio che non invecchia, ma una cronologia c' è: è innegabile che tutto ciò che gli è capitato nelle centinaia di numeri usciti fino a ottobre 2012 sia successo prima di questa storia, quindi non si può dire che non abbia un' enorme esperienza accumulata. Quindi: fare il sapientone non fa assolutamente parte della natura di Dylan, ma ormai quando parla del suo campo non solo ci può stare che lo faccia (sempre con garbo ovviamente), ma probabilmente ci deve stare per dare credibilità a un personaggio con un simile percorso alle spalle.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: sab dic 01, 2012 2:09 am 
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Gualdoni conclude il lotto con l' eccellente "Qualcuno sul fondo" riproponendo il successo del suo primo periodo quando, soprattutto con le brevi, aveva partorito ottimi racconti spiazzanti, spesso giocati su improvvisi capovolgimenti del punto di vista. Qui di capovolgimenti non ce ne sono, la storia è estremamente lineare, ma il lettore resta comunque spiazzato grazie all' idea del soggetto, semplice quanto efficace (anche se deve molto a "Il vicino di casa" di Ruju). La solita storia dello sclaviano uomo invisibile ed eterno perdente, stavolta brillantemente intrecciata con una sequela di strizzate d' occhio al lettore di vecchia data; una ruffianeria di gran classe che vale il prezzo del biglietto.

Un Gigante molto piacevole, direi che il "buono" è meritato.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: sab dic 01, 2012 4:46 am 
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Che storia sbilanciata, bella e indimenticabile!

Come quelle canzoni mosce che alla fine ti sorprendono e non te le scordi più.
Onirica e fondamentale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: sab dic 01, 2012 1:44 pm 
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Iscritto il: sab mar 31, 2012 2:26 pm
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L'ho letto finalmente... mah, insomma, mi è piaciuto! Le due storie di Gualdoni sono (pensa un po') inferiori delle altre, ma non sono male neanche quelle... i disegni molto belli per tutte le quattro storie, votato buono

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«Io non mi considero qualcosa di particolare: io mi considero unico.»
(Max Stirner)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: dom dic 02, 2012 2:23 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
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VARI SPOILER

Il Parassita
In più occasioni si dice che il condominio di Finlay Park sia un mondo a parte, con le sue regole e i suoi segreti. Segreti ben custoditi dal portiere dello stabile, che si rivela una sorta di “ignavo”, che non si domanda mai niente, che non interviene, che non vuole capire cosa sia in realtà quella muffa che stà letteralmente mangiando il palazzo.
Quindi si parla di parassiti, sia sociali che organici.
Il più mostruoso dei quali è il padrone dello stabile che per un contrappasso di dantesca memoria (tanto per continuare con la Divina Commedia), viene trasformato in una forma organica parassitica a fagocitante e dispensatrice di allucinazioni/illusioni, che non si limita a corrodere il palazzo, ma anche gli inquilini.
Ad aumentare il pathos è decisamente il fatto che gli eventi inspiegabili coinvolgono gente che ha bisogno o che riversa in condizioni estreme (drogati, clandestini, prostitute). Ultima chicca: il personaggio di Nikos Anisachis, quasi un’icona, su cui riversare tutte le colpe e le mostruosità fin li accadute.
Decisamente un’ottima storia, ben scritta, che non si limita alla superficie e che come la muffa di cui sopra, scava nel profondo e descrive una mostruosità molto comune oggi.
Disegni molto suggestivi, quasi d’epoca direi, mi hanno ricordato quelli di Diabolik in certi casi (pgg. 41-43-44) e un certo senso i vecchi albi a pagina 39 (l’ultimo riquadro) Bellissimo, inoltre il primo piano di Dylan a pagina 24.

Morte Apparente
Ci sono molti modi per morire e non mi riferisco solo alle modalità vere e proprie che riguardano l’abbandono del corpo materiale, ma anche allo stato mentale di morte. Si può “morire” per esempio se le persone che c’hanno conosciuto ci dimenticano; oppure si può morire un pò alla volta, facendo della routine in nostro pane quotidiano, dando sempre meno valore alle azioni di tutti i giorni e alle cose che ci circondano.
Eugene sà di essere morto, ma la nuova condizione non si discosta poi molto da quella in cui versava in precedenza. Un tipo tranquillo si apostrofa da solo, così tranquillo da non riuscire più a capire la differenza tra esser vivo o, appunto essere morto. Il ritorno a casa del povero Eugene è molto simile al soldato eroe del film Mortacci di Sergio Citti, dove vi si racconta il suo ritorno a casa dopo quattro anni. Il paese ormai lo credeva morto e sulla sua fama di eroe ha costruito la sua fortuna. A ben vedere un ritorno inaspettato avrebbe rovinato lo status delle cose; così sia il sindaco che il parroco gli suggeriscono di sparire di nuovo e di far tornare tutto come era prima.
I chiaroscuri di Ornigotti, soprattutto l’intera sequenza del dialogo fra George e Mildred che va da pagina 116 a pagina 120, rimanda allo stile del noir, con inquadrature e particolari dei visi in controluce, i giochi di ombre, gli scambi di battute caratterizzati da discorsi spietati e cinici.
Tutto ciò per un racconto breve brutale, che dopo averlo letto ti fa venire voglia di sentire i battiti del proprio cuore dal polso.

La Voce Negata
La storia di Marzano in un primo momento può sembrare il solito racconto delle gesta di un serial killer, ma la struttura narrativa ha fondamenta più profonde di quanto si può immaginare: infatti continuando con la lettura, la storia prende corpo e si scoprono punti focali, atti ad innalzare il racconto e a renderlo interessante e coinvolgente. Complici anche l’impianto molto action e i vari colpi di scena sparsi durante tutto lo svolgimento. Discostando il tutto dalla solita routine criminale di un omicida.
Molto “particolareggiato” il Dylan di Rinaldi.

Qualcuno sul Fondo
Nell’ultima storia di questo Dylan Dog Gigante che si è dimostrato di gran livello, si affronta la vita in ombra dell’ennesimo “uomo invisibile”, ma stavolta si tratta di una comparsa d’eccellenza, poiché lo show della vita sotto i riflettori nella quale si trova coinvolto suo malgrado, è quella dell’Indagatore dell’incubo.
Geniale racconto breve di Gualdoni, che racconta da un’altra prospettiva, molti degli eventi importanti del passato del nostro Dylan Dog.

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BenVenutI iN GolConDa!


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: mar dic 04, 2012 6:03 pm 
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Iscritto il: gio nov 22, 2012 2:02 pm
Messaggi: 1082
Località: Munfrâ
ho finalmente letto anche La Voce Negata... bella bella bella
non è la prima volta che Dylan fa l'"esperto", è successo pure in alcune storie vecchie e, francamente, se succedesse più spesso non ci sarebbe da gridare allo scandalo: è pur sempre l'indagatore dell'incubo, no? poi lo so che è piuttosto atipico come indagatore e spesso va alla cieca (cosa anche divertente) ma un minimo di nozione gliela dobbiamo concedere... non ricordo in quali storie ma è già successo che fosse informato su certi fenomeni e mostri (talvolta documentandosi su testi specifici) e se vi ricordate ad esempio nella storia con Martin Mystère Ultima Fermata: l'Incubo fece addirittura una specie di esorcismo!!! (lo so, la storia in questione era di Castelli, quindi il personaggio era piuttosto "accademico" e rigoroso, ma era supervisionata da Sclavi che concesse quella parte senza bocciarla, quindi vuol dire che ci stava...)
Spoiler!
fighissimo il colpo di scena del bambino, avevamo la soluzione sotto gli occhi per tutto il tempo ma nessuno se l'è data, come ai bei vecchi tempi... bravissimo Marzano!

devo dire che questo Gigante mi ha proprio soddisfatto, il mio voto è un bel "Buono"

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"È un vero peccato che impariamo le lezioni della vita solo quando non ci servono più."
Oscar Wilde
http://www.youtube.com/user/MatoccTube


Ultima modifica di matocc il ven dic 07, 2012 4:42 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: ven dic 07, 2012 3:20 pm 
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cava76 ha scritto:
@ snows
"sorry"?
Ma de che?
se non ti è piaciuta non ti è piaciuta.
amen.
:wink: :)

un giorno riuscirò a scrivere una storia che ti farà contento.
Mi ci metto d'impegno.
Promesso...
8-)


Sorry Cava! Ricorda che io credo tantissimo in te! E sono sicuro che ce la farai...ma è un problemi mio personale e sono contento che gli altri frequentatori abbiano apprezzato. Sono sicuro che sarò da te soddisfatto molto presto ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: ven dic 07, 2012 3:29 pm 
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Iscritto il: mar feb 09, 2010 6:34 pm
Messaggi: 242
Finalmente letto tutto:

IL PARASSITA
Come già detto purtroppo l'ho trovata altamente insufficiente.
Disegni di Ornigotti piuttosto interessanti
STORIA 4,5
DISEGNI 7


MORTE APPARENTE
Semplice ma piacevole, pur piuttosto abusata nel tema. Disegni Ambrosinaini.
STORIA 6,5
DISEGNI 7

LA VOCE NEGATA
Bella storiellina di Marzano senza troppo pretese, piuttosto godibile. Rinaldi non mi ha mai fatto impazzire.
STORIA 6,5
DISEGNI 5,5

QUALCUNO SUL FONDO
Come sempre Gualdoni sorprendentemente ottimo sul breve, I richiami ai primi albi sono veramente godibili
Disegni a mio avviso di grande livello (a differenza di molti commenti che ho visto qui)
STORIA 8
DISEGNI 8


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: ven dic 07, 2012 4:57 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Raga, cadi a fagiolo............qui nevica ! :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: ven dic 07, 2012 9:06 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
Messaggi: 1105
Mi piacerebbe avere un commento più approfondito da chi la reputa una "storia insufficiente". Lo dico perché veramente sono curioso di leggere pareri opposti al mio.

Comunque complimenti Cava76, la tua storia è davvero d'impatto!
p.s. sono curioso di sapere se ho colto le tue intenzioni nel mio commento precedente?

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: sab dic 08, 2012 4:49 pm 
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Iscritto il: mar mag 26, 2009 2:24 pm
Messaggi: 608
@ uomo in bombetta...
bè, si, direi che ci hai preso in pieno...
Questa è una storia sul parassitismo, ed ho cercato di analizzarlo in quante più forme possibili, cercando comunque di non diventare pedante. Anche la citazione dei Tokyo Hotel non è messa a caso, ma l'ho presa come riferimento ad un certo parassitismo musicale delle etichette discografiche che oggi come oggi impera... Calcolando che la storia l'ho scritta un paio di anni fa, quando i TH erano ancora ben "sponsorizzati" diciamo che il mio è stato un po' un azzardo, ma adesso posso dire che ci avevo visto giusto... quindi mi stringo la mano da solo...
:D


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