Cravenroad7

l'idea è di quelle cult.

la storia in sè è appena appena accettabile. Mignacco ha fatto di meglio.

Buona storia, non eccelsa però. Di Mignacco preferisco "Il sogno della tigre" e, strano a dirsi, "Il paese delle ombre colorate". Di questa storia non mi ha mai convinto troppo il finale, però ci sono sequenze mitiche

concordo, il sequel è in realtà un remake riuscito.

Questa storia non è che sia un gran capolavoro, è un albo che sarebbe rimasto un po' anonimo nella valanga di capolavori dei per-50 se non fosse per tre cose:
1. Copertina
2. Titolo
3. Tema del cartoon vivente in Dylan Dog... secondo me queste tre cose inducono il lettore a sopravvalutare l'albo ancora prima di leggerlo, tuttavia è sicuramente una storia molto buona.. 7+

buono,,,,uno di quelli che mi è rimasto + impresso

divertente ,a cominciare dalla copertina.
erano i tempi in cui si riuscivano a fare storie horror usando parecchia fantasia..e poi pink rabbit mi è sempre stato favolosamente simpatico!

Probabilmente la migliore Mignaccata, se la gioca con il Sogno della tigre..

Un Piccatto favoloso si esalta nelle scene splatter, specie le sequenze iniziali..

Pink rabbit divertente e inquietante, bella scena del tipo inseguito nel cantiere oltre che quella in cui si "presenta" al suo creatore...

Forse la soluzione finale poteva essere inventata in maniera più originale, ma è giusto un dettaglio..

Bloch, Groucho e Dylan in forma nella loro caratterizzazione..

Voto 8..

Pink Rabbit è un grande! Uno dei cattivi che mi è rimasto più impresso,dopo Manacerace
E adesso Kramer mi mena....

Primo soggetto interamente non Sclaviano, "I conigli rosa uccidono" deve buona parte delle sue fortune al titolo, geniale, alla copertina cartoonesca e ai disegni di Piccatto, ispiratissimo nel rappresentare le folli imprese dello "schiacciateste". C'è poi certo l'inedita parte nel mondo "di cartone" con il contributo di Cesare Valeri (unica sua apparizione nella serie). A Mignacco va riconosciuta l'originalità dell'idea e una (molto) buona gestione della componente umoristica, non solo affidata al "solito" Groucho e la creazione di un personaggio, (ispirato al più celebre Roger) Pink Rabbit che è rimasto, a suon di motosega, nel cuore dei lettori. La sceneggiatura scorre sui binari della tradizionale trama gialla con piccolo colpo di scena finale, anche se la soluzione del caso non convince del tutto.
Uno degli albi migliori di Mignacco, anche se i meriti vanno divisi come detto in premessa. Per me buono, tendente all'8. Kramer perdonami .

L'ho riletto proprio or ora,le prime pagine con le uccisioni stile cartoon sono bellissime!
Divertente sì,però mi sembra che tante battute sono riciclate o forse sbaglio io e altri album seguenti hanno riciclato quelle battute,rimane comunque un godibilissimo album!
Voto 7 pieno.

Caruccio, anche se mi ha un pò deluso il fatto che in realtà Pink Rabbit non esisteva D:
I disegni veramenti orrendi

Questo vuol dire aver capito proprio tutto ! E saper scrivere in italiano !

Sì, ma te la prendi proprio con Dylan Dog?

In verità speravo di litigarci e di farmi dare un appuntamento da lui....pizza e cine di periferia mi hanno sempre fatta innamorare...

Fantastico....credo che per molti sia una doccia fredda


E poi che tempi, quando Dylan Dog poteva


Sceneggiatura ottima nelle parti suspense (quella nel cantiere particolarmente) un pò prolissa nella parte di indagine iniziale.

Titolo e copertina che impediscono a chiunque abbia un minimo interesse per l'horror a lasciarlo sullo scaffale delle edicole (IMO al contrario di oggi, "La legione degli scheletri"?, "Epidemia aliena"?, e le copertine poi....)

Quando Dylan Dog (la serie e il personaggio) era anarchico e carismatico.