Cravenroad7

credo che in ogni caso sia ineccepibile che questa storia sia il capolavoro di Stano come sceneggiatore della testata!

Essendo l'unica direi di sì, è proprio ineccepibile.

ma solo io lo leggevo a 7 anni??

Io rammento di averlo fregato a 12 anni...
Cmq la faccenda del target generazionale è sintomo di divisione interna al forum, quindi da evitarsi.
Io la mia teoria ce l'ho da tempo, ma è innegabile una cosa: DyD a volte pare un pacioso assistente sociale che regge il moccolo ai bimbi minchia !
Tremo all'idea di vederlo arrivare, disegnato da Cossu magari, con l'ombrellino di Mary Poppins canticchiando: "Con un poco di zucchero sta minchiata va giù !"

Sigh!

Dopo una seconda lettura confermo quanto scrissi inizialmente: una buona storia ma nulla di così eclatante, come mi sembrava di aver capito dai primi commenti nelle anticipazioni.

SPOILER

Stano fa un buon esordio e, ribadisco, spero continui a scrivere storie (ma anche a disegnare più spesso, è molto bravo; non limitiamoci soltanto alle copertine! ). Questo primo tentativo è promettente: buona l'atmosfera, grazie a dei bei disegni, con un tratto unico e cupo; ho apprezzato molto la parte di Groucho, fedele compagno di Dylan nel corso dell'avventura, come non si vedeva da parecchio, credo; anche le battute non mi sembrano fuori posto ma quasi tutte ben fatte.
Il resto ci mostra una storia horror con alcune scene forti, un personaggio femminile, Moheena , riuscito al punto giusto e un ritmo piacevole, dove la trama si dipana per bene, con eventi che si incastrano ottimamente, senza risultare forzati o messi così tanto per. Buoni anche i dialoghi.
Dove sta il neo?
Nel finale, in grado di rovinare parzialmente una storia che sembrava più che buona.
Da dove sbuca questo giullare? Cosa rappresenta? E' stato lui a scegliere Moheena dopo la morte dei suoi genitori? E' un essere soprannaturale? O è stata lei a "scegliere" il giullare grazie ai suoi poteri? Oppure, è stato il tumore al cervello a darle questa capacità di concretizzare i suoi incubi e di materializzare quell'essere?
Interrogativi che non trovano risposta, secondo me; il finale butta nel mezzo tanti elementi, stonando un pò e confondendo il lettore. Probabilmente in 94 pagine non si poteva fare meglio, sarebbe stato difficile tirare le fila in modo più logico, con ulteriori spiegazioni.
Alla fine un albo dignitoso, che appaga, nonostante i problemi che ho avvertito nel finale.

Storia caratterizzata da un soggetto un po' debole, con uno svolgimento a volte confuso (un quadro prende vita?? e come?), ma finalmente un vero Dylan Dog con un giusto uso dei personaggi (Groucho in primis) e disegni ottimi. Le sequenze della palestra sono memorabili.

Finalmente qualcosa di diverso dalla solita solfa.

Insomma voto 6,5. Diamo un'altra storia a Stano.

Ti dirò, la maggior parte di quelle risposte per me non aggiungerebbe nulla di buono all'albo. Anzi, come successo già troppe volte banalizzarebbe l'intera vicenda.

L'horror, quello che piace a me, è totalmente basato sul'atmosfera, non sulla storia. E il "non spiegato" può dare un'atmosfera terrorizzante molto più intensa di qualcosa che viene spiegato. Ad esempio se ti dicono che un insetto enorme si sta avvicinando, nella tua testa te lo immagini magari alto tre metri. Se poi lo vedi ed è alto "solo" un metro non ti fa più tanta paura, pensavi peggio. Non mostrare, non spiegare, e non far avvertire il peso di queste lacune, ecco il segreto del buon horror imho.

Quindi sono contento che Stano non abbia messo lo spiegone

Quoto ogni parola. Il fascino del mistero e delle atmosfere, non deve annegare nello spiegone fine a se stesso.

Da alcuni commenti sembrava un capolavoro degno delle migliori annate, dopo la lettura dico che secondo me è una buona storia.

Innanzi tutto questo è Dylan Dog al 100%, Stano da buon conoscitore del personaggio (e chi lo conosce meglio di lui? ) ci fa ritrovare tante delle caratteristiche del vecchio Dylan, qui non troviamo la sua copia attuale, quel predicatore di buonismo che ci rifilano ultimamente.
Detto questo, la storia è lineare e abbastanza semplice, ma ha una buona atmosfera ed è chiaramente horror! Ci sono alcune scene di violenza (non dico splatter perchè mi sembra un po' troppo) che ho gradito molto e un utilizzo sensato di Groucho, che finalmente è funzionale alla storia e non una semplice comparsa sparabattute!
Un appunto che mi sento di fare va ai dialoghi che in alcuni punti non sono il massimo e alle pessime battute di Groucho (ne salvo ben poche).

Belli i disegni di Stano ma non eccezionali, da lui ho visto di meglio!

Va beh, non mi dilungo ulteriormente per non essere ripetitivo, ormai avete già detto tutto voi, sono contento di aver letto un buon Dylan Dog, il mio voto è buono

Attenzione: Io sono d'accordissimo con voi nel dire che il mistero, ciò che non si vede, che si lascia solo immaginare, siano importanti, anzi, fondamentali per creare la giusta atmosfera. Ma dobbiamo vedere se tutti gli ingredienti sono ben inseriti, se nel complesso la miscela funziona. In questo caso mi sembra che ci sia stata la volontà di lasciare qualcosina un pò così.
Per godere di questa storia bisogna accettare questo sostrato inspiegabile che si trova alla base del soggetto: si parte da alcuni presupposti che non si capiscono e non si spiegano. Da essi si dipana la storia. Però, il quadro, i poteri della ragazza, il paggio o giullare o giocoliere che sia, non trovano un perchè. Nonostante siano loro i motori dell'avventura.
Alla fine si ha l'impressione che ci sia qualcosa di sconclusionato, ecco.

La spiegazione è ambivalente. Nel senso che è plausibile che l'entità sia presente nel quadro come che sia evocata dagli stessi poteri della ragazza e che sia anche amplificata dal tumore di Moheena.
Il finale che mostra la reale causa della morte dei genitori, non chiarisce ma aumenta la difficoltà di capire se sia stata la ragazza a causarne la morte per un semplice gioco, oppure che la marionetta si sia comportata da entità malvagia e l'abbia portata a termine.
Poco importa, IMO, che la marionetta protegga Dylan e la ragazza. Lo fa esclusivamente, e lo dice a pagina 79, per il legame che la ragazzina ha con lui e che la stessa creatura ha con Moheena, ma potrebbe benissimo essere che il contatto mentale di Dylan sia una manifestazione del inconscio di lei.
Credo che Stano abbia voluto giocare su questa ambivalenza volontariamente e che in questo il finale chiavarottiano sia invece assolutamente plausibile con quello che ci viene mostrato.

magari era la zia rompina a mentire sulla morte dei genitori della sbarba.

cmq nessuno dice nulla su Dylan che si rivolge alla quarta parete, in chiusura della storia?

vero! davvero impressionante! mi ha ricordato un pò il metateatro di Pirandello

Ammetto che dalla copertina, mi aspettavo un po' di più, però trattandosi di una storia interamente costruita da Stano (soggetto, sceneggiatura, copertina, disegni), autometicamente acquista parecchi punti in più.