N.6 ha scritto:
Triss ha scritto:
I fumetti Bonelli hanno perso terreno a causa di dicutibili politiche aziendali che, ancora oggi, persistono. Non c'entrano niente videogiochi, tv e quant'altro.
Una volta lo pensavo anch'io. Negli ultimi anni ho cambiato completamente idea.
Perché mi sono reso conto che il calo di vendite dei fumetti è generalizzato a livello mondiale (a parte forse il Giappone, che è un mercato che non conosco). Negli Stati Uniti l'erosione è talmente accentuata che Tex in Italia vende di più delle testate di punta della Marvel negli USA (fate il confronto sull'estensione del territorio e vi renderete conto dell'assurdità della cosa).
Se l'erosione è costante praticamente per tutte le case editrici in tutto l'occidente, credo che il motivo non possa essere ascritto esclusivamente alle politiche editoriali di questo o quest'altro editore. Ma il problema non riguarda nemmeno il solo mondo del fumetto... le perdite nel settore librario sono ancora maggiori.
Se escludiamo casi particolari come la recente trilogia delle "sfumature", la maggior parte dei cosiddetti "best seller" vende meno della metà di quello che mediamente vendevano dieci anni fa.
Il fatto è che il numero di passatempi per il tempo libero è aumentato a dismisura (specie negli ultimi anni, con internet) e il tempo che la gente dedica alla lettura di libri e fumetti, di conseguenza è notevolmente diminuito.
Sicuramente, con una gestione più oculata negli anni passati, una serie di successo come Dylan Dog avrebbe potuto perdere meno di quanto è accaduto... ma l'erosione di lettori ci sarebbe stata comunque. Inutile illudersi che sia un problema solo di qualità.
Il confronto fra tex e le testate marvel è sempre stato così, non è una novità indotta dalla crisi.
I bestseller forse globalmente venderanno meno, ma i record passati vengono infranti, l'ultimo Harry Potter ha venduto più di quanto abbia mai venduto qualsiasi altro libro, e fra ebook e spedizioni online, oggi le vendite sono molto più facili, io ho avuto a casa l'ultimo libro della saga game of thrones pochi giorni dopo l'uscita americana, e ho accesso a tanti libri che prima non potevo acquistare perchè gli editori italiani non li importavano. Come a dire che non tutto cambia sempre in peggio.
Sicuramente anche fattori esterni alle politiche bonelli influenzeranno le vendite, ma anche la gestione conta, non è un caso che dylan perda lettori più velocemente di tex, o che mister no abbia chiuso prima del più datato zagor... evidentemente i fattori esterni sono uguali per tutti, ma le differenti gestioni della testata hanno portato risultati diversi.
Magari i giudizi del forum non saranno indicativi, ma secondo me non è un caso che ogni volta, ogni singola volta che parlo di dylan con lettori occasionali che su un forum non hanno mai messo piede (probabilmente non sanno neanche cos'è), poi sento sempre gli stessi giudizi.