Esordio nella serie per Cossu, il disegnatore da me, e non solo da me credo, meno amato tra i veterani dello staff dylaniato. Qui però bisogna dargli il merito di aver realizzato un ottima prima prova, forse addirittura la migliore della sua intera produzione su DD.
Per quanto riguarda il soggetto, Sclavi imbastisce una storia utilizzando temi ed elementi a lui cari (l'amore/rispetto per i diversi) e una soluzione finale che per certi versi ricorda quella del #30, incluso il dilemma sul come poter uccidere un bambino, qui palesato nella grande tristezza e sofferenza di Peter Roll.
C'è un abuso nello sfruttamento troppo disinvolto del "quinto senso e mezzo" da parte di Dylan nel corso dell'indagine che fa perdere qualche punticino all'albo; resta anche il dubbio che il figlio di Jo non abbia mai conosciuto Dylan: lo diamo per scontato certo, considerando la lettera dell'assassino, ma forse valeva la pena di mostrare che si fossero parlati almeno una volta.
La parte migliore, imho, è lo squarcio sul futuro di Alex Smith.
Omaggio a E.T. e alla Disney, con addirittura l'ombra di Ezechiele Lupo in copertina
).
Votato buono, però non è tra le storie che ricordo con nostalgico affetto.