Cita:
E siamo d'accordo.
Ma vale anche l'inverso? Cioè: se Gualdoni vendesse sistematicamente meno degli altri, la sua vasta produzione annuale sarebbe ancora così vasta? O sarebbe in qualche modo limitato dall'alto? Io credo in questa seconda ipotesi, molto più vicina alla mentalità di una qualsiasi azienda [poi oh, magari non è il caso della Bonelli].
Per questo sono intervenuto all'inizio: un utente chiedeva se le opinioni dei lettori fossero in qualche modo considerate dalla casa editrice, e io ho risposto che in questo senso l'unica cosa che interessa sono i dati di vendita. Gualdoni vende, ergo l'unico modo per "liberarcene" è attendere che venda meno.
Non credo che possa funzionare così. Scrivere non è come eseguire una pratica amministrativa, che il capufficio può decidere di affidare al suo dipendente più bravo, per cui nessuna politica editoriale al mondo può impedire a un autore di scrivere meno di quanto scrive, nè gli può permettere di scrivere di più di quanto sia capace di fare iniettandosi ettolitri di caffè in endovena.
Al massimo l'azienda può decidere di approvare o bocciare una storia di un autore, ma non credo che per farlo decidano in base alle vendite degli albi precedenti, semplicemente la leggono e decidono se è pubblicabile, mi sembrerebbe stupido pubblicare una storia orribile di un autore best seller e lasciarsi scappare un capolavoro di un autore finora poco premiato dalla vendite.
se si accorgessero in qualche modo che un autore x è meno amato degli altri potrebbero licenziarlo o dirottarlo su un'altra serie, ma dubito che vadano da lui e gli dicono 'queste sono le tue vendite, mi spiace ma più di due storie all'anno non possiamo pubblicarti, neanche se ci porti 3 memorie dall'invisibile'.
Per cui, no, anche nell'ipotesi irrealistica di vendite significativamente distanti fra un autore e l'altro, non credo questo influisca sulla maggiore o minore presenza di un autore all'interno della stessa, che più che altro è decisa dalla velocità dell'autore, e dalla percentuale di storie che gli approvano.
Cita:
In tutto ciò, come vedi, non mi interessa perché Gualdoni venda o se ci sia collegamento fra autori e vendite. Mi interessa solo il dato bruto "Gualdoni vende".
Ma chi l'ha detto che Gualdoni vende? abbiamo solo le vendite precise di un pugno di albi, in cui effettivamente Gualdoni è in cima alla classifica. Ma perchè si possa dire che Gualdoni vende bisogna avere un campione molto più sigificativo, così è come se tirassi un dado una sola volta, mi uscisse 6 e io pensassi che 6 è il numero più probabile del dado.
Per quello che ne so io, Gualdoni mediamente, fra albi più venduti e albi meno venduti, vende esattamente quanto chiunque altro, il RRobe ha sempre detto che tutta la pubblicità e visibilità che guadagna sul suo blog può servirgli per bonellidi di scarse dimensioni, ma che per Dylan Dog non ha contato niente, per quello che ne so, probabilmente neanche il ritorno di Sclavi in prossimità del ventennale ha realizzato un picco delle vendite di proporzioni davvero significative, mi spieghi perchè pensi che Gualdoni dovrebbe vendere più degli altri?
Il 90% dei lettori pensa che Dylan sia Dylan, e stop... non ho capito perchè stiamo qui a discutere sul fatto che Gualdoni venda e non sul fatto che Di Gregorio venda, o Accatino venda, o chiunque altro venda...