Cravenroad7

Che dire!
Bravo Stano!
Insieme a "La dea madre" sono gli unici due albi di questo 2012 che mi hanno riportato all'atmosfera dei "primi anni".
Storia semplice ma non banale, molto scorrevole, non annoia.
Giustamente dosate le "citazioni".
Piacevole ritorno da co-protagonista di Groucho, ok, non tutte le battute sono da manuale, ma ho letto mooooolto di peggio, insomma sono tornato a sorridere.
Finalmente sono tornate alcune scene splatter, misurate, ma meglio che il nulla.
Stano come disegnatore non ha bisogno di ulteriori elogi, si mantiene sempre su livelli ottimi, tornasse a "disegnare" un po' di più anche le copertine sarebbe perfetto.

Voto globale: Buono.

P.S.: Voglio Stano al posto di Gualdoni!!!!!!!!!!!!

Addirittura dal '92?

il 91 per la precisione, era un afoso agosto, ero il riva al mare con in una mano i fianchi di una bella fanciulla e nell'altra una copia di dylan dog. guardai l'orizzonte e dissi basta, è il momento di cambiare. una saetta a ciel sereno marchio a fuoco la mia decisione e mi confermò che la via era quella.

Cambiare il modo in cui leggevi Dylan Dog o il modo in cui "tenevi" la fanciulla?

in effetti da allora sono bisex...

Beh, che dire, Stano è cazzuto e ha le palle che gli fumano.

Non do mai voti, ma giusto per rendere l'idea di quanto mi è piaciuto l'albo.

Soggetto: 7

Sceneggiatura: 8 (voto che avrebbe tranquillamente potuto essere maggiore, se non fosse per dei piccoli artifici usati per far sì che le cose quadrino in un certo modo e non in un altro.)

Disegni: 45 (Stano TRAVALICA, va proprio oltre; che per quanti disegnatori bravi possono lavorare su Dyd, lui sta proprio in un iperuranio, un suo universo parallelo a parte.)

Questo è (quasi) un albo da manuale, bisognerebbe farlo studiare a certi scalzacani che ultimamente appestano via Buonarroti (senza fare nomi).

Dylan è perfetto, Groucho è perfetto (anche le sue battute lo sono: ricordo che le battute di Groucho sono stupide e stantie, fanno parte di un repertorio banalotto da cabaret di terz'ordine da ripetere all'infinito; è soprattutto una moda degli ultimi anni quella di mettergli in bocca, quando ci si riesce, degli aforismi brillanti e pungenti alla Voltaire), gli altri personaggi sono ben caratterizzati, non c'è (quasi) una virgola fuori posto.

E poi c'è anche... Lei.

Voglio sicuramente una seconda storia completa di Stano!

La strega posta un commento sofferto, che risente ancora di ieri e dello stato d’animo conseguente.
Primo e spero unico Dylan Dog preso al supermercato e con tanto di codice a barre…


Personalmente ritengo Stano più abile come disegnatore che come autore, soprattutto se immerge i propri personaggi in narrazioni piovose e oniriche, ma certo si può parlare a ragion veduta, di una storia non convenzionale

non comprate giornali e fumetti nei supermercati ma nelle edicola. grazie.

Io ho scoperto che se li compro in libreria me li scontano pure.

FINE OT

Lo ammetto: ero un pò scettico sull'idea di Stano autore completo. Però ci tengo a precisare che il mio non era uno scetticismo con ragione di causa, non lo basavo sull'effettivo valore che Stano poteva avere come scrittore, non avendo mai letto niente prima d'ora che portasse la sua firma; era più che altro una specie di presentimento, partivo prevenuto senza alcun logico motivo.
Fortunatamente, il nostro Angelo preferito mi ha dimostrato l'esatto contrario di quanto mi aspettassi!
Obbiettivamente capisco anche le perplessità di quelli che invece sono rimasti un pò incerti sull'effettivo valore di questa storia, comprendo che ci siano alcuni passaggi che possono lasciare un pò così, diciamo "sfasati", con sequenze che in un primissimo momento possono apparire banali e poco "alla Dylan Dog".
Niente di più sbagliato!
Ok, non avrà la genialità dello Sclavi di una volta (ma quella, ahimè, nessuno ce l'ha più, forse nemmeno Sclavi stesso...);
non avrà la carica emotiva della miglior Barbato (che fa godere alcuni e storcere il naso ai "puristi");
non avrà l'istrionismo e la tamarraggine del RRobe o la poetica di Medda;
Però.......Stano scrive un "Dylan Dog".
Quello vero, intendo. Quello che invochiamo da anni.
E ci mette dentro un pò tutti gli elementi sopra elencati (esclusa forse la tamarraggine, ma quella in questa storia avrebbe stonato), privilegiando saggiamente quella giusta visionarietà di papà Sclavi (dopotutto lui è lo zio Stano, dopo 25 anni avrà pur assorbito qualcosa)
Parte da un soggetto semplice semplice, come più volte sottolineato da molti utenti, e da lì snoda una sceneggiatura che rimescola le migliori caratteristiche del Dylan old style: una indagine vera (finalmente!), un Groucho vivo e parte integrante della vicenda (ci voleva tanto?!), il tesserino scaduto, il quinto senso e mezzo, Bloch, una cliente, sogni e incubi...c'è addirittura spazio nientepopòdimenochè per LEI (pag.51-52).
Soprattutto, nessuno spiegone, realtà e incubo che si fondono senza cercare sempre e per forza la logica, la spiegazione, la razionalità, con quell'ultima pagina in stile Chiaverottiano ma non troppo.
Qualche stonatura c'è (la sequenza ripresa dalla copertina non mi ha del tutto convinto...), però resta comunque una bella prima prova.
Bravo Angelo, bravo davvero!
Sull'aspetto grafico, beh, serve davvero aggiungere qualcosa? Stano non ha mai sbagliato un colpo, poteva fallire per la prima volta nel primo (speriamo non unico) albo interamente suo?! Splendido come sempre, forse leggermente sotto il livello di prove superbe come "L'assassino è tra noi" o "Ritratto di famiglia" (solo per andare a pescare tra gli albi più recenti, perchè se tiro fuori "Storia di Nessuno" allora proprio non c'è gara), comunque ci si avvicina moltissimo.
Come già detto, resta da censurare senza alcuna riserva il geniale autore dell'Horror Club del mese, che non ha perso tempo per avvertire i lettori eventualmente troppo decelebrati per capire la storia o anche solo assaporare l'eventuale magia di una conclusione onirica, su quale sarà il finale dell'albo, preannunciando di fatto cosa troveranno nelle ultime 3 pagine dell'albo.
Non trovo parole che non siano offensive per commentare questa cosa, quindi mi fermo qui.

A conti fatti, un ottimo albo, a cui però non mi sento di dare il massimo dei voti perchè non mi ha travolto emotivamente come altri albi recenti (...), ma che conclude degnamente un 2012 che dà forti speranze sul destino di Dylan Dog....e questo nonostante l'onnipresenza di un certo Oni, quindi non è cosa da poco!!!

Storia: 8-
Disegni: 8 e mezzo
Copertina: 8 e mezzo

Voto finale: 8 pieno ("Buono", anche se forse ripensandoci meriterebbe "Ottimo", soprattutto in relazione ad altri "Buono" dati recentemente, però ormai il voto l'ho dato....continuo a pensare che 5 opzioni siano troppo poche per votare, però se avete deciso così ci saranno dei buoni motivi, quindi non sto certo a protestare!)

CONTIENE SPOILER





Allora, posso dirvi che secondo me quest'albo è la conferma che alcuni di voi spesso giudicano l'albo del mese in base alla simpatia\stima per l'autore? Premetto che la storia mi è piaciuta , ma non mi ha fatto impazzire.
Mi è piaciuta come me ne son piaciute tante altre allo stesso livello (sicuramente i disegni ampiamente sopra il livello medio alzano di parecchio il voto ) ma da qui a parlare di storia che si distacca sensibilmente dal livello medio delle altre scusate, ma non sono d'accordo.

Il punto di forza della storia non è certo l'originalità, ed è triste vedere come siamo contenti anche solo per il fatto che Groucho non sia stato relagato alla solite sequenza in cui apre la porta, serve le sue due battute e poi sparisce.
Tra l'altro le battute son un po' troppo scadenti (per me) e sanno di già letta\sentita.

RIPETO ; SPOILER
Di positivo invece c'è (oltre, ripeto , ai disegni) il fatto che la soluzione finale sia "nel quadro" ed il fatto che l'autore abbia preso un personaggio (comparsa, non so come si dice) di un quadro reale e abbia avuto l'intuizione di farlo partecipare alla storia, questa cosa mi è piaciuta molto.
Del resto, quando il personaggio aveva detto a Dylan "E' già la terza volta che ci incontriamo" è scattata la ricerca del "dove possono essersi già visti?" con relativa rilettura mentale delle pagine precedenti.
Bene così, anche perchè per un attimo avevo temuto che si trattasse di Byron, l'impersonificazione della morte che era apparsa già in albi precedenti che parlavano di esper, quindi son contento di esser rimasto spiazzato. (anche l'ambientazione con lo sfondo completamente nera mi aveva tratto in inganno, chissà se è voluta la cosa) .

Conclusione, personalmente dico NON MALE. E ottimi disegni.
Però , permettetemi, stessa storia diverso cognome sceneggiatore in seconda di copertina , non credo che i vostri commenti sarebbero stati gli stessi.
CIao

i bonelli? se si dove le compri compiono un reato perchè i bonelli nuovi sono esclusiva delle edicole...se riescono a fare lo sconto sul 20% di guadagno lordo beati loro.

Van Helsing, una sceneggiatura non è soltanto la somma dei suoi elementi (lancio della pistola: segno +; partecipazione di Groucho: segno +; spiegone finale: segno -; e così di seguito), è fatta anche di sfumature e di rapporti fra le parti.

Non so se qualcuno qui vede X Factor (edizione italiana), ma mi avvalgo di un esempio preso da quel programma. Quando Elio deve giudicare l'esibizione di qualcuno, il suo (secondo me giusto e condivisibile) criterio è: "è credibile in quello che ha fatto?"

Ecco, Stano secondo me è credibilissimo come sceneggiatore, mentre ci sono sceneggiatori di professione che non sono neanche lontanamente credibili in quello che scrivono. Quanti mesi abbiamo dovuto subire un Dylan ingessato che sembra un replicante (come direbbe bertuccia, il Dylan-asse-da-stiro) e che dice cose a casaccio, fa cose a casaccio, reagisce a casaccio, va in posti e manco lui sa il perché si trova lì, etc.

Qui c'è molta naturalezza nel gestire il tutto: i personaggi sono a fuoco, i dialoghi non sembrano presi dalla lista degli ingredienti del passato di pomodori, il modo di procedere nella comprensione/risoluzione della faccenda è sensato, c'è suspense, ci sono i momenti onirici, c'è pathos (SPOILER l'intera scena nello scantinato, quando i ragazzi cercano di dar fuoco a Moheena, è esaltante), c'è finalmente una morale non scontata (SPOILER Moheena è al contempo vittima E carnefice, fa casini anche quando non vorrebbe e se le gira la ciribiricoccola fa fuori tutti - in fondo è lei ad aver ammazzato i genitori e ammazza pure il suo insegnante di anatomia soltanto perché le ha dato addosso; finalmente! Dopo il piattume di personaggi che sono soltanto o Candy Candy o il Dottor Morte!).

Pure il ritmo è buono.

In conclusione, anche se questa storia l'avesse scritta chiunque altro, comunque sarebbe un'ottima storia.
Io amo Stano come disegnatore da sempre, ma non avrei nessun problema ad ammettere che come sceneggiatore possa essere inadeguato (cosa che per fortuna non è).

Io qualche volta trovo i Bonelli nuovi nelle grandi librerie Feltrinelli e mi accreditano un piccolissimo sconto sugli acquisti successivi.

poco male, le edicole cadranno entro dieci anni, molti colossi prima.