Copertina: voto 8,5 Bello l’effetto scenico, anche se come è stato già notato, si rifà allo splendido “Il Progetto” ma, fortunatamente, solo dal punto meramente visivo.
Stano è grande disegnatore. Punto.
Storia: voto 8. Non grido al capolavoro, essendo la vicenda una palese riedizione di “Carrie” ( tutta la scena del rogo purificatore finale…) di Stephen King.
Eppure si snoda con buona scioltezza, aiutata da disegni veramente pregevoli ( ma non ottimali. Lo scheletro a cavallo di pagina 86 è visivamente brutto ) se non eccellenti ( lo scheletro omicida di pagina 21, il viso insanguinato su tela di pagina 39 ) con certe piccole e non apprezzabili brutture ( le schegge di vetro di pagina 26 sono mal fatte ) ma compensate da elementi grandiosi ( il disegno sofferto di pagina 19 ).
In verità il quadro di Brugel cui si snoda la storia, appare penalizzato a pagina 10 per la minutezza delle tavole ( su un gigante avrebbe reso enormemente ) e per la cronaca penso sia questo:
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ImageShack.uspone fra l’altro interrogativi sulla reale natura dei poteri della ragazza, che pare alla fine, mero strumento di una entità malvagia, ben altro che la solita bambolotta posseduta con aggravante psichica del ventriloquio debordante, in generale apprezzabile e di atmosfera.
Solita digressione assolutamente inutile nel passato di Dylan, leggesi Morgana, perdonabile perché Stano pare amare disegnare la dolce non morta ( e lo fa benissimo…) ma che se fosse stata proposta dal Gualdoni, avrebbe fatto scattare preoccupanti anatemi.
In generale a Stano pare concessa una lieve modifica alle imposizioni buoniste generali. Lo splatter, pur se con dosi da farmacista, è presente con tanto di teste mozzate ed appaiono anche due salutari vomitate a pagina 11 e 61, che oltre al ricambio di bile, autorizzano a sperare anche in quello della testata ( intesa come pubblicazione editoriale, non craniata ).
Ad ogni modo, storia che piace alla Strega per ovvi motivi, essendo una mia sorella ivi tirata in ballo, che carica sulle spalle della ragazzina di turno un fardello pesante e doloroso. Stano, pur essendo alla prima come sceneggiatura di un DyD, conosce i sistemi: poca pesantezza, ironia ( gli scheletri che giocano a basket con una palla singolare a pagina 80) , battute di Groucho che ho apprezzato ( su tutte quelle di pagina 23 ) lieto fine non conseguente e per fortuna evitato.
Basta il solo volto di Bloch a pagina 31 per far lievitare le azioni, anche se dialoghi abbastanza bruttarelli incupiscono la lettura ( pagina 58, la zia dice : La ragazza ha il diavolo in corpo….
Maruschka Detmers ringrazia:
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Uploaded with
ImageShack.usIl dialogo interiore di DyD a pagina 40 è brutto forte…), ma non la rallentano al punto da non consigliarne una seconda e più approfondita.
In generale storia scorrevole, su cui spicca il viso sadico dell’arlecchino assassino di pagina 98.