skeletor ha scritto:
veramente ho trovato recchioni più controllato in questo albo che su dylan dog.
non era una nota di demerito, mi spiego meglio:
non mi riferisco alla storia ma alla "regia" che nel fumetto è ruolo dello sceneggiatore e del suo "spoglio" delle inquadrature e gestione personaggi.
intendevo quindi solamente per un fattore di scansione delle inquadrature, su dylan dg ha dato ottime prove assolutamente, ma quello in cui ci si deve uniformare è appunto la scansione delle inquadrature. dylan dog come qualsiasi altro fumetto seriale, ti devi attenere a un linguaggio già codificato e riconoscibile. sarebbe come se scrivessi tex eliminando le didascalie ( che si sono cmq dimezzate dagli anni 80 a ora) scandendo il ritmo con i tragli piuttosto che con la "dissolvenza" virtuale che è la didascalia ( ovviamente la didascalia non deve essere inutilemente didascalica, scusando il gioco di parole
) .
un tex scritto come uno spaghetti western con tagli e dettagli senza un'indicazione temporale
( non so se ho reso l'idea o son stato troppo loggorroico )
è come se a dirigere un episodio tv mi impunto di usare il 35 mm nonostante per standard si usi il super16 .
quindi la regia tipica alla recchioni con una pagina che diventa tutta narrativa non poteva essere giustamente adottta su dylan .
solo questo