Cravenroad7

Comunque mi sembra di capire che non siano previste Storie ambientate in Italia.

*sigh*

Tenuto conto che Volto nascosto ha avuto un buon successo (anzi, da quel che si dice è la miniserie bonelliana di maggior successo), speravo la redazione capisse che esiste una fetta di pubblico discretamente interessata a Storie ambientate in casa nostra.

Beh, se andrà avanti la serie vuoi che una storia ambientata in Italia non la mettano?

Nà bella guaglionata alla Nino D'Angelo o alla Mario Merola, non ce la leva nessuno !!

non era una nota di demerito, mi spiego meglio:
non mi riferisco alla storia ma alla "regia" che nel fumetto è ruolo dello sceneggiatore e del suo "spoglio" delle inquadrature e gestione personaggi.
intendevo quindi solamente per un fattore di scansione delle inquadrature, su dylan dg ha dato ottime prove assolutamente, ma quello in cui ci si deve uniformare è appunto la scansione delle inquadrature. dylan dog come qualsiasi altro fumetto seriale, ti devi attenere a un linguaggio già codificato e riconoscibile. sarebbe come se scrivessi tex eliminando le didascalie ( che si sono cmq dimezzate dagli anni 80 a ora) scandendo il ritmo con i tragli piuttosto che con la "dissolvenza" virtuale che è la didascalia ( ovviamente la didascalia non deve essere inutilemente didascalica, scusando il gioco di parole ) .
un tex scritto come uno spaghetti western con tagli e dettagli senza un'indicazione temporale
( non so se ho reso l'idea o son stato troppo loggorroico )
è come se a dirigere un episodio tv mi impunto di usare il 35 mm nonostante per standard si usi il super16 .
quindi la regia tipica alla recchioni con una pagina che diventa tutta narrativa non poteva essere giustamente adottta su dylan .
solo questo

IMO questa storia, la seconda, è buona ma non a livello della prima.
Non per lo spessore dei personaggi, non per il loro spessore narrativo. E' ottima a livello grafico.
E' solo una buona storia di samurai, come forse voleva essere.
La prima ha molto di più: una ricerca storica approfondita, anche nel aspetto visivo dei personaggi e dei dialoghi, nella evoluzione quasi catartica del personaggio, nelle spiegazioni di ottima raffinatezza storica.

è una storia molto lineare diciamo, con tutti i clichè delle storie di samurai.
mi ha ricordato molto il film "i 13 assassini", senza la prima (tediosissima) parte.
ho apprezzato la sufficiente correttezza di certi tagli e l'utilizzo della katana segno che, o sono praticanti, oppure si sono documentati.

Anche se, a voler esser pignole, la spada che affetta in due cavallo e cavaliere, era una variante della katana classica, chiamata nodachi. Forse il vecchio utlizza quel tipo di spada, ma pare improbabile, essendo lunga circa 1, 5/1,8 metri.

a me sembra la Zantetsu-ken di Gaemon

non ho capito se in quella scena si sottintende che il vecchio abbia saltato o sia rimasto immobile.

Un'anteprima di Bianchini postata su facebook; è la storia scritta da Gualdoni e sarà pronta per metà 2013

Vedremo come se la cava Gualdoni fuori da DyD. Non conosco Bianchini ma questa tavola è molto bella!

Uhmmm... Se è una battuta, confesso di non averla capita.

Più che la guaglionata comincerei a temere la gualdonata...per la media (finora alta) della serie .
Torna proprio su quegli zombi, tra l'altro, che manovra con esimia dimesti(ti)chezza già su DD.
Vista con un'altra prospettiva forse è una liberazione. Da una storia che su Dylan poteva combinare solo guai.
Vedrem...


ALOHA

Dai, non essere così pessimista! Anche se i precedenti di certo non incoraggiano

Nel senso che immagino con terrore una storia di camorra o mafia ambientata in Italia.
Storie va bene così com'è...

La coppia Gualdoni - Bianchini ha già sfornato quella storiella del Gigante dell'anno scorso :"La sala della tortura"