Cravenroad7

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# Gigante 21
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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: lun nov 12, 2012 10:53 am 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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Letto il parassita.
L'ambientazione della storia mi piace,quartiere di londra degradato , gente povera , ambiente umido , il blob muffa . Anche i personaggi sono particolari e ben caratterizzati .
Certe scene mi hanno fatto provare disgusto ,il che e' bene per una storia horror.
Anche i dialoghi a volte particolari , diciamo non convenzionali, non annoiano ,
Quindi bravo Cava.
Pero' ci sono dei difetti , forse troppo facile uccidere la muffa ,in poche vignette , e in certe occasioni i dialoghi sono rindondanti.
Per le citazioni a me ha ricordato piu' ghostbusters 2 , e anche dyd con il deumidificatore mi sembrava piu' una scena all'acchiappafantasmi.
Disegni di baggi ,devo dire che su Dampyr mi ha colpito dal suo primo numero , ha uno stile che ritengo adatto a dylan dog , ma purtroppo devo dire mi ha deluso , altalenante certe vignette sono addirittura brutte. I primi piani sono ottimi , ma su dampyr e' un'altra cosa , su dampyr e' da 9 , qui secondo me e' stato da 7.

STORIA 7,5
DISEGNI 7


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: lun nov 12, 2012 11:01 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Località: Milano
In effetti il tocco umoristico surreale del deumidificatore, cade un po' con l'utilizzo della solita formuletta rituale per annientare il demone. Forse affrettata, eppure la storia era ben lunghetta. Ma sono particolari...

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Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: lun nov 12, 2012 12:20 pm 
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Iscritto il: mer mag 30, 2012 10:42 am
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Ho letto le 2 brevi e la storia di Cavaletto, mi manca quella di Marzano.
Che dire, Gualdoni si conferma un buon scrittore per le storie brevi, Morte apparente è abbastanza scontata ma molto godibile, Qualcuno sul fondo mi è piaciuta di più, molto sclaviana, mi ha riportato alla mente bei ricordi :)
Ho trovato molto buona anche Il parassita, finalmente un po' di horror e un mostro viscido e schifoso che mi mancava. Bella anche l'atmosfera e l'ambientazione underground degradata con pioggia perenne, qui si che si capisce che siamo a Londra! La sceneggiatura è abbastanza lineare, Dylan nella parte centrale dell'albo è un po' passivo ma si riprende nel finale. Come dicevate voi si poteva trovare un'alternativa alla formuletta per scacciare il mostro... ma va bene così, è stata una piacevole lettura! Buoni i disegni, il palazzo fatiscente e ammuffito è reso molto bene, non mi convince invece il volto di Dylan.

Per votare aspetto di leggere la storia di Marzano, per adesso sono propenso per un bel BUONO :)

Ma perché Cava non scrive mai sulla regolare????????

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: lun nov 12, 2012 12:59 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
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Salve, un paio di appunti sparsi sull'albo in questione.
Partiamo dai disegni, giusto per corrompere la prassi recensoria (eh, questo joe montero ha del fegato!).
La mia personale palma d'oro per i disegni va al buon Gabriele Ornigotti. Why, baby, why? In fondo i suoi disegni sono i meno particolareggiati e i più abbozzati, no? Si, concordo, però provate a confrontare una qualsiasi tavola di MORTE APPARENTE con un'altra del gigante. Vi accorgerete che nelle pagine dell'ex "Napoleonico" (a differenza che nelle altre) è presente quell'ingrediente magico che ha reso gente come Alessandrini e (ancor di più) Milazzo i mostri che sono: la freschezza del tratto, il dinamismo, il senso pulsante e graffiato del "fare fumetto", e non illustrazione. Ornigotti è fresco come uno storione del baltico (e definirlo storione mentre disegna una breve è la battuta più brutta che io abbia mai fatto).
Vai col secondo rullo!
Gualdoni. Lui è fatto così:scrive soggetti poveri, in cui da A si va a B e tutti a casa. Dagli mille pagine, lui da A va a B, dagli una vignetta, lui da A va a B. A volte può succedere che da B vada a A, o che se ne rimanga su A tirando degli aereoplanini di carta di riso verso B, o che B scenda a comprare una baguette nel negozio d'angolo mentre A lavora a maglia in salotto. Ma sempre di A e B si parla. Sulle 94 tavole questa suo fondamentalismo AB determina risultati disastrosi, si perde nel chiaverottiano dedalo delle ellissi dei ballon di pensiero, nella miseria del ripetizione continua della stessa situazione declinata su facce differenti. Nel dilettantismo, nella noia, che la coperta è troppo corta e le due piazze troppo vaste per non smarrirsi. Nelle brevi, invece, il Gualdoni ce la fa, porta a casa le storie, va da A a B coi tempi giusti, ovviamente sbandando qua e là, risultando talvolta puerile (il soggetto di MORTE APPARENTE lo è indiscutibilmente), ma tenendo bene la tensione, trasformandosi in (uditeudite!!!) un sceneggiatore vero! E addirittura sfiorando il genio (sto usando questo termine a sproposito forse, ma vabbe') nel soggetto della seconda breve, un gioiellino dalla trama impensabile, una visione laterale davvero fantasiosa. Si dice che tu stia rovinando la serie, Gualdo, e forse è pure vero, ma oggi diciamo che ti becchi dieci scudisciate in meno (su millecinquecento).
Marzano scrive la sua storia migliore. Compatta, rilassante ma al contempo avvincente, per niente scontata. Se continuasse così sarebbe un perfetto riempibuchi da affiancare a uno sceneggiatore principale che purtroppo però non esiste. Quello che esiste ce lo abbiamo dinnanzi agli occhi. Ciò ci porterà a dire tutti insieme che i PC esistono.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: lun nov 12, 2012 1:38 pm 
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Iscritto il: mar mag 26, 2009 2:24 pm
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@ Mr Wilson
sono in esilio forzato...
:D

no scherzo... non credo ci sia un motivo specifico... Ma un giorno tornerò anche sulla regolare (credo/spero).
8-)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: lun nov 12, 2012 2:08 pm 
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Iscritto il: mer mag 30, 2012 10:42 am
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Lo spero anch'io :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: lun nov 12, 2012 2:31 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
Messaggi: 829
Gigante sulla sufficienza, direi da 6,5, senza picchi ma anche senza tonfi (tranne la prima storia breve, secondo me).

S
P
O
I
L
E
R

Il parassita

Cavaletto elabora una storia che si squaderna in parte come spaccato sociologico e in parte come semplice 'mistero da risolvere'.
Il primo tema funziona meglio del secondo.

Come mistero non è esattamente il massimo, un po' perchè il soggetto è abusatissimo (una variante della "casa infestata", roba già vista decine di volte su Dylan Dog), un po' proprio per come la materia è sceneggiata.
Qualche red herring troppo insistito... (la ragazza compare così spesso come 'mostro' nei sogni che si capisce subito che la colpevole non può essere lei: sarebbe davvero troppo facile!!!)
Un finale che Macbeth definirebbe "pieno di fragore e strepito, ma tutto sommato con ben poca sostanza"...
Un inutile sottofinale in stile anni '80....

Un problema serio è che Dylan si comporta come quello di Tra moglie e marito (che pure era un albo sceneggiato da un'altra persona). All'inizio sembra voler affrontare la situazione di petto, tant'è che si trasferisce armi e bagagli, ma poi oggettivamente non fa NULLA!
In pratica chiacchiera del più e del meno, si gode una vacanzuola da inquilino abusivo e aspetta che la situazione si evolva da sola. :cry:
Non fa nemmeno il minimo che ci si aspetterebbe da un investigatore di quart'ordine! Quando il custode gli parla di Anisachis, cosa costava a Dylan contattare Bloch e chiedergli se a lui risultava l'esistenza di un simile serial-killer o perlomeno di omicidi in serie di prostitute?!??!?!
Niente... Lui si beve il racconto del custode. 'Sarà vero o sarà falso? Boh, tanto io sono qui solo per farmi una vacanza'

La parte da "spaccato sociologico" funziona molto meglio. Mi permetto di segnalare i 3 personaggi meglio caratterizzati, a mio parere:
- il custode - benchè dipinto come un menefreghista, dimostra in più in occasione di interessarsi a quanto avviene nello stabile; non perchè sia un 'buono' sotto mentite spoglie, ma perchè scrittore (notazione azzeccata e originale). Qualsiasi scrittore parla della vita, e quindi è abituato a osservarla e, volente o nolente, a provare interesse per essa. Purtroppo a metà storia il custode esce di scena e, per quanto mi riguarda, la storia da lì in avanti perde progressivamente benzina.
- il proprietario - ottima l'idea di farne il 'colpevole' e il responsabile delle muffe. Dopotutto funghi e muffe per loro natura crescono su cose morte. E lui era morto (nel senso di "morto dentro") fin dall'inizio. Peccato che come personaggio rimanga un po' troppo sullo sfondo. Forse Cavaletto temeva che, a puntargli i riflettori addosso, si capisse troppo facilmente che era lui il colpevole. Scelta legittima, ma un po' di rimpianto resta.
- il commercialista - benchè appartenga a una categoria odiosa (e infatti Dylan lo piglia a cazzotti nel finale, non tanto per quel che ha fatto quanto per quel che rappresenta) non è mai antipatico. Forse perchè è l'unico che si preoccupa sinceramente per un'altra persona all'interno della storia; purtroppo anche lui, come il proprietario, ha poco spazio.

Gli altri personaggi sono stereotipi funzionali. La ragazza è la tipica damsel-in-distress, i tossici sono "il buono, il tonto e il cattivo" :D e così via. Assolvono adeguatamente il compito di fornire al lettore un campionario di varia umanità, tipico delle storie 'catastrofiche'.

Baggi è un po' normalizzato rispetto ai suoi lavori più personali, ma rende la muffa e il senso di marciume e decomposizione in maniera egregia.

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Morte apparente

Leggendo questa storia ho 'sperato' che Gualdoni volesse realizzare qualcosa di paradossale e/o surreale. Perchè in chiave realistica è impossibile da mandar giù. Un tizio farcito di liquido per imbalsamazione che si rattoppa da solo chiede davvero TROPPO alla mia sospensione di incredulità!
Però a rileggerla non ho percepito atmosfere surreali, ma solo un realismo più o meno 'malato.
Non so davvero quali fossero gli intenti di Gualdoni, so solo che questa storia così com'è per me non funziona.

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La voce negata

Marzano realizza una simpatica storia con una (onesta) mancanza di ambizioni che punta solo a intrattenere mantenendo alto e spedito il ritmo, con dialoghi vivaci e senza tempi morti.

Un netto miglioramento rispetto a La affezionata clientela che, al di là della debolezza del soggetto, era lenta, noiosa e piena di tempi agonizzanti.
Il soggetto è trito e ritrito (la solita "vendetta dello sfigato" già assaggiata in molte salse), i personaggi buoni o cattivi a tutto tondo, senza sfumature (a parte, giustamente, il serial-killer). Ma la storia funziona e si legge volentieri. Anche se per mantenere alto il ritmo Marzano inserisce episodi collaterali che si incastrano poco col tema principale (il lavoratore clandestino murato) e crea un alone di mistero abbastanza gratuito.
Dopotutto l'identità del sensitivo non è importante. Questo non è un giallo in cui vengono forniti indizi e c'è un assassino da scoprire seguendo una pista logica. Il sensitivo poteva essere chiunque, magari un cane randagio che dormiva in cantina :mrgreen: , e il prescelto non ha più motivo degli altri di esserlo.

Comunque, ripeto la storia funziona, e fornisce un intrattenimento non disprezzabile. Il suo unico limite è che fornisce SOLO quello.

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Qualcuno sul fondo

Gualdoni ci ha preso davvero gusto a ripescare personaggi e soggetti del passato dylaniano. Forse un po' ci marcia, ma in una storia breve come questa non ho nulla da rimproverargli. Bello l'omaggio, belle le atmosfere, accettabile la caratterizzazione del protagonista (anche se in fondo si tratta dell'ennesimo 'sfigato di turno').

_________________
Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: lun nov 12, 2012 8:31 pm 
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Località: Viareggio
Sorpresa delle sorprese......pure la storia di Marzano (che mi ero debitamente lasciato per ultima) è carina!
Divertente e scorrevole quando basta, con svariati intrecci che si avviluppano l'uno all'altro nel corso delle pagine senza lasciarti addosso quel senso di pesantezza ed estrema noia che le ultime prove dell'autore sull'inedito mi aveva annientato ("Il baule delle meraviglie" resta l'unico grande neo di un 2012 tutto sommato da incorniciare...rispetto agli ultimi anni, intendo, niente miracoli, ma comunque una piccola risalita che ridà ossigeno al nostro amato Dylan).

A conti fatti, davvero un gran bel Gigante!
Due brevi azzeccate e fulminanti, due lunghe che divertono e si lasciano rileggere con piacere (cosa non da poco).
Un buono generale non glielo leva nessuno!

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Toh, un "gruppo sondaggi" su Facebook!
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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: lun nov 12, 2012 10:05 pm 
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Località: Inverary 2.0
Breve commento (mocceprovo eh...manunvefidate :D ) sulle brevi soltanto.
Si diceva che sulla storia corta Gualdo desse il massimo: in un certo senso è anche vero, ma qui il massimo se lo tiene per la coda, mentre a metà Gigante ci lascia una delle peggiori storie mai lette, non tanto per la qualità, quanto per l'inutilità di fondo :mad: .

SPOILER SPOILER


Morte apparente
Testi 4 1/2 Disegni 5 1/2

Vista, rivista, stravista - altrove e con migliore piglio tra l'altro (v. Storia di Nessuno, Risvegli o La Quinta Stagione) - la storiella del maritonzo rompiballe che si ostina a non defungere, divenendo da ritornante un peso per la società. Una società mortifera fino allo zombismo prosaico, concetrata su operazioni assicurative, reversibilità delle pensioni, adulteri ventennali ed avvelenamenti prolungati da assuefazione da thè :P .
Gualdoni deve avere qualche fissa a noi sconosciuta sul thè (mortale)...e non è una scoperta (v. Il museo del crimine, Epidemia Aliena ed almeno un'altra storia che ora non ricordo) :| .

Vista, rivista, stravista come storia, e per questo inutile perdersi nei dettagli per spiegarne l'andazzo prevedibile, consumando quella poche pagine a disposizione sul breve :cry: .
Un mini-dramma addomesticato, scontato e senza nerbo, che tradisce le sue intenzioni già nel titolo e pensa bene di poter far a meno anche del più esile dei colpi di scena.
Perchè tanto uno zombi prima o poi doveva apparire, o no :?:

Due beote prese in giro per gradire: la cara Mildred si ostina a parlare di "bambini" come se qualsiasi ultra-70enne disponesse di prole fresca di utero/adozione facilitata. Potere dell'ovulo facoltoso, mah... :oops:

E poi, va bene la casistitca comprovata di morti apparenti, ma sopravvivere anche ad un'autopisa sventrante, con tanto di iniezioni tassidermiche a margine...mi sembra un po' troppo. Almeno che prima la stessa Mildred non avesse già impagliato qualcosa del corpo decadente del marito per tenerlo rigido :g: .

Ornigotti lo aspettavo da tanto su DD e mi ha deluso :( .
E dire che era il genere di storia adatta a lui, per toni noir napoleonici e miserie umane di massima. Invece da noir si assesta nel grigioir.
Omaggia Ambrosini (p 112.iii ) e Stano (p. 114.v), ma non si fa un regalo per il resto.
Spero che nelle storie lunghe si rimetta più in discussione :wink: .

*********

Qualcuno sul fondo
Testi 7 Disegni 6+

Questa va bene come storia breve, anche perchè se si fosse prolungata oltre avrebbe provocato allagamenti lattici presso le ginocchia di molti :o .

Ancora una volta si sfrutta il fattor amarcord sulle storie che furono, da perfetti cameo/comparsate (anche loro!), ma se non altro qui è giustificato per motivare le fasi della vita del povero Art, e per farci squadrare Dylan come sciagurato porta-sfiga/insidia involontaria per le esistenze altrui.
Effetti delle relazioni a catena... :roll:

Il tono di autocompatimento non è eccessivo, l'ironia amareggia senza inacidire, e la confusione vita/palcoscenico per il funerale mi è piaciuta, alla ricerca di una ribalta che il povero Art ha trovato solo in questo Novembre 2012 :3 .
Meglio tardi che mai, magari gli arriva qualcosa pure per i copyright postumi 8-) .

Note negative: l'ultima pagina si appesantisce troppo per marchiare il già-intuito, e l'attacco di superstizione di Abby è quantomeno forzoso :evil: .

Stassi fa meglio di Ornigotti, ma anche lui è da rivedere sulla lunga distanza.
Solo nella parte di Guy Rogers sembra rilassarsi un po' troppo (v. schegge penose p. 232.iv); per il resto si difende bene ed indulge nel piacere del sangue (p. 228 e 239) :tc: .
Durerà?


ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: mer nov 14, 2012 2:25 am 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
Messaggi: 1949
Il Baggi SI e Ornigotti NO mi lascia basito. :O
Non conosco il lavoro su Dampyr del primo, ma qui mi stecca due anatomie su tre (rifacendosi in parte coi primi piani)!

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: mer nov 14, 2012 10:25 am 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
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Località: Eternia
baggi soffre tantissimo quando c'è movimento nelle tavole. però è un difetto anche di roi e mari anche se in tono minore. sono disegnatori d'atmosfera, non d'azione.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: mer nov 14, 2012 3:26 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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Breve recensione delle altre storie.
MORTE APPARENTE
Storia abusata , sia dal fumetto che dalla televisione ,
E' cmq simpatica e mostra la crudele realta' di molti delitti ,
Disegni di Ornigotti mi sono piaciuti molto , stile Ambrosini meno anoressico.
STORIA 6,5
DISEGNI 8

LA VOCE NEGATA
mi ha ricordato l'assassino della porta accanto , divertente , il killer ben caratterizzato , trekolsky ben utilizzata , i disegni di rinaldi mi sono piaciuti , come sempre il suo dylan e' simile a quello di villa , e qui e' piu' preciso di altre volte
STORIA 7
DISEGNI 8

QUALCUNO SUL FONDO
anche questo tipo di storia mi sembra di averla gia' vista da qualche altra parte ,
Certo ben fatta , i rimandi ai primi numeri , anche questa divertente e Gualdoni si dimostra (una volta lasciati perdere gli alieni) molto bravo nelle storie brevi , anche se questa forse avrebbe potuto essere anche una di 98 pagg.
Disegni insufficienti di stassi.
STORIA 7
DISEGNI 5

In ricapitolazione gigante buono e divertente , ma mi hanno dato l'impressione tutte di storie gia' viste, anche se ognuna ha il suo personale motivo di essere considerata .
Forse la migliore e' stata il parassita e se baggi mi avesse convinto di piu' sarebbe stata ancora meglio.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: mer nov 14, 2012 3:47 pm 
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Messaggi: 6992
Località: Inverary 2.0
joe montero ha scritto:
Il Baggi SI e Ornigotti NO mi lascia basito. :O


Goblin ha scritto:

MORTE APPARENTE
Disegni di Ornigotti mi sono piaciuti molto , stile Ambrosini meno anoressico.
STORIA 6,5
DISEGNI 8


Non so voi, ma io ricordo l'Ornigotti di Il carattere delle scorpione, Le spoglie del guerriero (NAPOLEONE), o del più recente Nero Profondo (DIX).
E questo è uno scarno emulo :cry: .
Si è irrigidito non poco, risparmia sulle sfumature, stessa monomascella per tutti i comprimari, e zombi impiastricciato.
Per non parlare della cofana di Mildred, che ricorda più un paralume... :roll:

ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: mer nov 14, 2012 3:50 pm 
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Messaggi: 859
Uhm sembra che Baggi piaccia a pochi... Io ho trovato belli i suoi disegni, tranne la fisionomia di Dylan che non digerisco, trovo che la mortale muffa sia resa egregiamente!

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 Oggetto del messaggio: Re: # Gigante 21
MessaggioInviato: mer nov 14, 2012 4:02 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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Rispondendo , Ornigotti non me lo ricordavo su dix , ma non sapendo ne leggere ne scrivere giudico solo la sua prova su dyd e mi e' piaciuta parecchio.
Baggi invece e' il discorso opposto ,conoscendolo e apprezzandolo molto su dampyr, invece qui su dyd mi ha deluso, nel senso che ha fatto un buon lavoro ma mi aspettavo moolto di piu', cioe' mi sembra diverso dal suo normale stile su dampyr .


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