Eva_Luna ha scritto:
dogares ha scritto:
Io per gusto, posso dire che Michelangelo non mi piace, ma a livello critico non posso dire che non sa dipingere.
Ed è esattamente quello che sto cercando di dire io.
Quando si parla di Michelangelo è così, ma il fatto è che vale pure il viceversa, se parliamo di un pittore scarso, un tizio qualunque qualsiasi, si può pure dire che ci piaccia (magari l'accostamento dei colori ci mette allegria e si abbina col salotto), però non possiamo dire che sia tecnicamente bravo (perché magari sbaglia le proporzioni, ha un tratto tremolante, o è negato con la prospettiva).
Ovviamente poi nel nostro caso, quando non ci sono critici affermati e incontestabili, e parliamo di autori né oggettivamente geniali, né indiscutibilmente negati, quale può essere un Gualdoni che non è né Sclavi né un deficiente qualsiasi, ci sarà chi giudicherà la sua opera ottima, e chi la giudicherà pessima, con una vasta maggioranza intermedia che giudicherà certe caratteristiche della sua opera buona, e certe caratteristiche della sua opera mediocri.
E alcuni giudizi saranno più soggettivi (mi piace/non mi piace), altri cercheranno di fare valutazioni più tecniche (è prevedibile/non è prevedibile, contiene testi ridondanti/i testi sono essenziali, è coerente/ha buchi narrativi, etc etc.), cosa senza dubbio possibile anche a chi non è sceneggiatore di professione, che magari non ha la fantasia giusta per scriverle, ma ha il senso critico per leggerle. (D'altra parte vale anche il contrario, ci sono ottimi autori che invece difettano di senso critico quando si tratta di opere fuori dal proprio genere di appartenenza)
Sui giudizi soggettivi siamo d'accordo tutti che è inutile scannarsi, de gustibus non est disputandum.
Sulle singole valutazioni è possibile avere pensieri discordanti, io posso pensare che il colpo di scena finale sia geniale, un altro può sostenere che sia prevedibile. E ci si può confrontare, portando elementi a sostegno di una tesi o dell'altra, a volte ognuno rimane della propria idea, a volte si può arrivare a una conclusione condivisa, com'è successo lo scorso mese nella discussione fra savelic e wolkoff. Quando si individua nell'altro un linguaggio comune in base al quale è possibile intendersi, almeno.
Ben diverso è il contestare a priori una critica, senza avere poi la pazienza di andare a confrontare con le singole componenti che hanno portato a quella critica, in tal caso nasce solo il flame, se un utente proprio disprezza il modo di ragionare di un altro utente, e non vede modo di avere un confronto costruttivo in materia, è meglio astenersi del tutto dalla discussione che provocarlo e basta.