Lord Blendings ha scritto:
Non illudetevi... a parte le critiche alla Tatcher nei primi numeri (o meglio al suo rinomato pugno di ferro) e alla questione IRA di "Zed" e "Finché morte non vi separi", il mondo di Dylan Dog è ben separato da quello contemporaneo. Per esempio: mai nulla sulla regina Elisabetta e famiglia (e si che Groucho potrebbe sciorinare battute riempiendo una decina d'albi consecutivi); mai nulla sugli attentati alla metropolitana del dicembre 2005; niente accenni su Europei del 1996 o Olimpiadi del 2012; zero menzioni sulla guerra in Iraq (voluta fortemente proprio da Inglesi e Americani) ... insomma... il nulla. Se non fosse per l'apparizione di cellulari, PC e auto più moderne, penserei seriamente che il tempo si sia cristallizzato al 1992 circa...
Mi ricordo un accenno a Bin Laden ne "L'assassino è tra noi".
Ma ciò che affermi è sostanzialmente vero: tranne rare eccezioni - costituite più che altro dalla volontà di qualche autore (quasi sempre Medda
) di proiettare il personaggio nella nostra attualità - la tendenza generale e oggettiva è quella di rappresentare un mondo statico, fermo ai tempi che furono. E direi che questa tendenza dovrebbe essere invertita dalla redazione, invece di affidarsi al guizzo creativo occasionale di chi ha capito il personaggio meglio di chi dovrebbe dettare la linea editoriale.