Cravenroad7

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by simone</i>
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Orripilante "Anima d'acciaio" (peccato per i bellissimi disegni di Fabio Celoni)
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Come??? Nel topic principale dici che la storia è bella, molto sclaviana, mentre i disegni non sono un granchè... ora invece...

E' vero! Avevi pure dato 7 come voto
Ma quand'è che hai cambiato idea!? Ma soprattutto....p'cchè?

@ Vace:

leggi la penultima pagina di quel topic.

Una terza rilettura dell'albo mi fece riflettere su molte aspetti che a caldo mi erano sfuggiti.

Su Fabio Celoni il giudizio é sempre stato buono (anche se confermo che quel tratto mi é sembrato poco dylaniato e molto barroniano).

Per il resto mi deludi se ti metti a considerare i posts di un utente come Larry.

Poi se lo fai per stuzzicarmi sapendo che sono permaloso, allora é un'altra storia.

Ho solo constatato un dato di fatto, qui nessuno sta prendendo in giro nessuno.
Sinceramente non capisco neanche dove vedi la "stuzzicata", sei liberissimo di cambiare idea su tutto ciò che ritieni necessario non considerare più come in passato.

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Per il resto mi deludi se ti metti a considerare i posts di un utente come Larry.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

E perché? Io gli do retta, a Larry... Non dovrei? [:0]

[:(]

Scusate [V]

Credevo che il caso fosse chiuso e archiviato nella storia del forum.

Cercando il nuovo Dylan in edicola stamani, ho intravisto un albo speciale di Topolino contenente il riadattamento in chiave "topolinesca" dell'immortale capolavoro "Dracula", ad opera dei nostri Bruno Enna e Fabio Celoni...qualcuno di voi ha già letto questa storia? Vale la pena l'acquisto di questo albo? (che se non ho capito male è la riedizione in veste speciale di una storia pubblicata su più numeri di Topolino in passato)

Non ho mai capito come mai qua dentro Bruno Enna sia tanto rimpianto come sceneggiatore di Dylan Dog..

Nessuna sua storia mi ha mai esaltato...alcune sono dei veri e propri trionfi di sbadigli (Il guardiano del faro e Anima D'Acciaio mi hanno fatto seriamente addormentare).

Per quanto mi riguarda associo Enna a quel capolavoro scritto su PK, "Frammenti d'Autunno", una delle migliori realizzate mai scritte per la serie.....su Dylan Dog davvero poca roba.

A me sulla regolare ha sempre entusiasmato, trovo che le sue storie oscillino tra il buono e l'ottimo. Anche nelle altre uscite come Gigante o CF non mi è dispiaciuto.

Di veri tonfi, a memoria, ricordo solo Jenny Dentiverdi. Ma anche nelle storie meno riuscite si vedeva le sue grandi capacità, che fra l'altro sta confermando su Saguaro. Su PK secondo me ha scritto pure le migliori storie del personaggio.

Insomma, se potessi lo riporterei di corsa su Dylan

"Amima d'Acciaio" è tanta roba !
Rispetto a certe altre "opere" erudite e pompate sino all'inverosimile.

Anche secondo me è un albo molto bello, gli preferisco però, seppur di poco "Vite in gioco"

Eccellente sceneggiatore. Come mostrato in Saguaro.

Tuttavia i suoi soggetti sono molto debole. Come in "Il guardiano del faro", che utilizza una banale questione religiosa
per spiegare la trama que era molto interessante finora.

ENNIADE

voci dal fondo: devo ancora leggerla
matrioska: non ce l'ho
le stelle bruciano: non ce l'ho

16. le voci dentro: non mi piace
15. l'uomo senza faccia: non mi piace
14. morire dal ridere: mah
13. i cerchi nel grano: un pò noiosa, ma sufficiente
12. febbre di ghiaccio: interessante
11. l'uomo di plastica: più che sufficiente se non ricordo male
10. jenny dentiverdi: più che sufficiente, se non ricordo male
9. i sei corvi: buona, finale un pò ingenuo
8. nel segno del dolore: buona, finale un pò ingenuo
7. anima d'acciaio: buona
6. il guardiano del faro: più che buona



5. VITE IN GIOCO
si parte subito con il botto, nella prima pagina un primo piano di bloch tumefatto e depresso
un bloch centrale come nelle storie della barbato... enna appartiene alla stessa scuola dylaniana...
la miglior scuola... sembra di leggere un dylan dog della golden age, con un altro linguaggio
quello di enna tipicamente "letterario" e virtuale...



4. SULLA PELLE
la gestione recchioni parte con il botto con un trittico di ottime storie a cui partecipa anche enna
l'inizio è cattivo come non se ne vedevano da tempo ("l'ultimo arcano"), bello anche il finale
l'avversario finalmente è degno di questo nome, il sadico polinesiano è un nuovo jamais nonplus
torna lo stile enniano letterario e virtuale, sia nelle didascalie di dylan che nei deliri del cattivone...



3. LA FIABA NERA
una delle migliori storie brevi di dylan dog, insieme a "margherite" e una manciata di altre
squisita versione dylaniana di hansel e gretel, curata nei minimi particolari (i proiettili)



2. IL FEROCE DESIDERIO
tutto molto classico, caldo e rassicurante, con la classe tipica di questo autore
molto bello il countdown onirico, molto belli i primi due incub (gli insetti, il brodo)
fermamente ancorati al glorioso passato ("la dama in nero", "vivono tra noi")
ma c'è spazio per l'attualità (babadook), dylan è perfetto, ma dovrebbe essere scontato
purtroppo negli ultimi anni non più...



1. LA STATUA DI CARNE
stupenda questa storia, secondo me sottovalutata, l'ho inserita anche nella mia top100
ottima l'idea del killer mimo e trasformista, c'è tensione, morbosità, eleganza estetica, poesia
tante le perle: l'inizio, la statua della morte che ghermisce la vergine, la camera mortuaria
i giocattoli sulla tomba del bimbo, la genesi del killer, lo sganassone di dylan dog degno di tex

Enna secondo me è l'autore PIU' AFFIDABILE E CONCRETO di quelli rimasti.
Se qualcuno gli desse le chiavi della testata, sono sicuro che saprebbe imprimere una direzione "classica" ed oculata come pochi. Passa spesso in ombra, rispetto ad altri elementi di grido, ma secondo me meriterebbe più considerazione ed un ruolo più importante... visto che Medda ed il Chiave sono presi da altro, Bilotta e Ambrosini sono troppo individualisti per dirigere una trentina di teste/dozzina di testate, e la Barbato ha fatto già il gran rifiuto.

[...]

Per quanto riguarda la classifica



Effettivamente I Cerchi nel Grano non era una storia da 200 pagine: sbrodola troppo, ma si difende.
Anima d'acciaio la metterei tra le più scarse, anche se arriva alla sufficienza.

Sul podio al posto di Sulla Pelle io di sicuro metterei il Feroce Desiderio, che è un must per Enna .

Matrioska sviluppa una buona storia da un'idea abbastanza scarna, e le Stelle Bruciano è mooolto chiavesclaviana per le provocazioni cosmiche+mondo della tv, con Freghieri parecchio in palla. Voci del Fondo per gli amanti del mal di mare e della claustrofobia...