Cravenroad7

Intervengo nuovamente nella discussione perché forse è sfuggito un aspetto di ciò che ho scritto: io NON sono un adoratore-zombi di Barbato. Basterebbe vedere i miei commenti alla succitata Il crollo o anche a Il boia di Parigi per capirlo. E ritengo che i suoi numeri celebrativi (200 e Ventennale) siano fra le schifezze più immonde che si potessero scrivere per Dyd. Ma erano schifezze scritte con un minimo di criterio.

Lei produce roba mediocre e marchette narrative come chiunque altro (King, per esempio), ciò non toglie che c'è un abisso tecnico fra le sue cose più sciatte e le migliori prove di Gualdoni, ma proprio a livelli strutturali.

Il punto non è glorificare Barbato attraverso il confronto (vantaggioso per lei) con chiunque altro, il punto è mettere in evidenza l'inadeguatezza di Gualdoni anche in rapporto alle prove meno riuscite di un collega!

E sottolineo che non ho nulla contro Gualdoni in senso assoluto, anzi, le sue prime storie brevi pubblicate su Color Fest e Giganti sono state anche molto carine, Le morti bianche pubblicata sul Maxi era più che dignitosa... poi l'approdo sul mensile e il tracollo verticale con Nella testa del killer! Non la storia più brutta, ma la storia scritta peggio che mi sia mai capitato di leggere per Dyd (precedentemente questo primato spettava a Reincarnazioni di Ruju). E anche fra Reincarnazioni e Nella testa del killer c'è un baratro di mestiere!

Spero che adesso non mi si accusi di voler rendere Ruju un moloch intoccabile!

Avevo risposto, ma ho tolto. Meglio. Non intendo alimentare polemiche o altro.
Scusate tutti per aver detto la mia. Vedrò di evitarlo in futuro.
Ribadisco, Savelic, che il mio post non riguardava te ma solo da una tua frase prendeva spunto.
Rimatt...il solo fatto che tu dica che ti ritengo incompetente di fumetti, mi delude e mi addolora. Sai quanto stimi il tuo parere. Vedrò di evitare di discuterne, visto che è evidente che ( come afferma a ragione qlc, a questo punto ) non sono capace di argomentare su un forum.

Ad ogni conto, il paragone Dyd/ Ai confini della realtà è poco centrato. Meglio DyD/ X Files, almeno per l'impostazione che ne da ora Gualdoni. Cosa che non mi spiace, sinceramente.

dogares, se scrivi

"il suo post è solo uno spunto per una personale constatazione"

e la tua constatazione è

"Penso che Paola Barbato, per molti, si divenuta un moloch intoccabile. Da osannare a prescindere e anche questo è virtualmente impossibile, si deve cogliere chissà quale senso recondito nelle sue opere, e qual'ora anche questo si riveli astruso, la si paragona ad altri ( distruggendoli nel confronto )."

allora se ne può dedurre che in qualche modo il mio post possa averti indotto a pensare che io parli bene di un autore a prescindere, oppure che voglia cercare di parlar bene di un autore parlando comparativamente male di un altro autore. Cosa che non è. Da qui il chiarimento, per non generare ulteriori equivoci.

senza infamia e senza lode ma al sei non ci arriva.

Per arrivarci, ad una striminzita sufficienza, gualdoni avrebbe dovuto somministrare alla storia perlomeno dosi assai massicce di splatter...

Non è il caso che ti addolori, perché addolorato non lo sono neanch'io.

Il problema con certi interventi - il tuo non è certo l'unico, è solo il più recente - è che presuppongono nel lettore che abbia apprezzato l'albo incompetenza o malafede (altrimenti, perché uno difenderebbe l'indifendibile?). Essere incompetenti non è un peccato, e in malafede credo non ci sia nessuno. A me la Barbato piace molto, il più delle volte, ciò nonostante ci sono alcuni suoi albi che non vorrei proprio aver letto da tanto mi hanno infastidito: eppure, anche in quelli che non mi entusiasmano (Il giardino delle illusioni, per esempio) trovo una ricchezza di spunti, un'abilità tecnica e, perché no, una voglia di raccontare che in altri autori - in quasi tutti gli altri - non riscontro minimamente. Poi magari non è neanche così, ma lei riesce comunque a darmene l'impressione.

In quanto a Gualdoni, poi, trovo che alcune sue storie brevi siano dei piccoli capolavori.

Veramente anche da parte di chi lo critica.
Cmq mi sento inadeguata. Non riesco a farmi comprendere e credo sia un grosso e grave limite, visto che posto qui. Prometto che cercherò di mettere solo cose brevi e, nel caso, di trattare solo argomenti che ( credo ) di conoscere.
E' inammissibile che ogni mio intervento, o quasi, provochi discussioni e offenda qlc.
Non ho studiato come molti qui e credo si legga. Non volevo dare del incompetente o del malfidato a nessuno.
Solo, a volte, ritengo che l'eccessivo amore per un autore porti ad una miopia, ma è evidente anche che non sono capace di farmi capire.
Semplicemente, prendo atto della mia ignoranza, e della mia difficoltà di esprimere concetti semplici o che vorrebbero esserlo.
Sto rivedendo le mie posizioni a riguardo in molte cose, e forse la mia supponenza non depone a favore della mia ( presunta a questo punto ) intelligenza.
Del resto, quando parli di luoghi comuni, è evidente che ciò mi coinvolge. I miei limiti di analisi sono a questo punto abissali e le mie considerazioni arbitrarie e anche offensive.
Se è così, vi prego di perdonarmi e di valutare i miei post per quello che sono.
L'ignoranza è una cosa irreparabile solo per chi si ostina a mascherarla come saggezza.
E ora per me, fine OT.

Purtroppo già dalla seconda pagina ho capito dove voleva andare a parare la storia, questo, a parer mio è un grosso limite per un albo di 90 e passa pagine..
Premesso quanto sopra è un vero peccato perchè, come ha già detto qualcun'altro, qualche buona idea Gualdoni ce l'ha, ma non è ancora riuscito a svilupparla "sulla distanza", è indubbio che le storie brevi gli riescano mooolto meglio.
Alcuni momenti scorrevoli, alcuni divertenti, piacevoli ritorni (peccato un paio di pessime battute di Groucho) ed un Casertano comunque buono (lontano anni luce da quello del Boia di Parigi, ma comunque sempre affidabile), fanno si che questo albo non sprofondi nell’insufficienza più totale..
In definitiva il mio voto sarebbe un 5,5, ma visto che non c’è voterò 6, ma non è un vero 6.

Brutto albo, a mio modesto parere. Più che altro nel senso che è scritto davvero senza rispetto x il lettore.. che senso ha tutta la seconda parte? Dovremmo essere contenti perché anche questo mese Dylan Dog è uscito nelle edicole? Perché si vede qualche vecchio personaggio tirato fuori dalla naftalina? (e permettetemi, squallida apparizione x il rabbi, che idea pessima metterlo in quel contesto, mi viene da pensare che l'autore ricerchi una sorta di captatio benevolentiae . . . beh non siete contenti? Questo è Dylan Dog, non li vedete i vecchi personaggi?Era più contestuale nel comunque orrendo "viaggio senza speranza" ) . Comunque un altro albo con zero spunti di riflessione, questa storia mi ha provocato un flash: ecco Dylan Dog in coma, in una camera d'ospedale, tenuto in vita da macchinari, con intorno i parenti preoccupati di tenerlo in vita solo per riscuotere la pensione mensile.. AMEN!

Il contesto in cui Rabbi Allen torna è perfettamente plausibile.
I problemi sono altri. Da tutta la seconda parte sino al finale.

personalmente vedo negli utlimi DYLAN la voglia di trovare "la via".
le storie stanno, piano piano, riprendendo un pochino "il veccchio DYD"...ovviamente è un processo che non si puo' pretendere da un giorno all' altro, pero' anche questo mese , esclusa l'ignobile parentesi "quasi finale" (pagg 84-86), si vede una storia che non annoia, forse un pochino prevedibile, ma tuttaltro che brutta!!!
credo che i continui ripescaggi (piu' o meno forzati!!) di vecchi comprimari sia indice di queta volonta'!!!!!
e apprezzo lo sforzo!!
Dylan Dog sta cercando se stesso,dopo essersi perso in varie incarnazioni che non erano propriamente sue, alternando cose belle a cose orrende!!!nell'ultimo periodo ha ritrovato le indicazioni per la retta via.....
do' il merito di cio' a GIOVANNI GUALDONI, che forse non sara' il piu' grande sceneggiatore in forze a DYD, ma che comunque sta cercando di ridare a DYLAN DOG il lustro che si merita...
questo almeno è quello che credo (e spero)io!!
G.L.

Sei troppo buono RKC....

è anche l'impressione che sto avendo io in effetti, rkc. Questo è lodevole. ma a questo punto bisogna che assumano uno sceneggiatore un po' più navigato (diciamo così). invece purtroppo Enna, Medda, Rrobe, Accatino sembra siano spariti dalla testata.

Diciamo che se fai sufficientemente bene un tema per tre quarti, e canni il finale in modo clamoroso, ti becchi 3 o se si è buoni, come me, 5.
Il finale, è stato analizzato prima con dovuta competenza, è sbagliato. E non di poco.
L'idea di Gualdoni ( almeno così provo a capire io...) di trasformare DyD in una sorta di X Files è lodevole ( rammento ad uno dei pochi eventi fieristici cui ho partecipato, che un autore di DyD appariva anche abbastanza polemico con X Files, quasi accusandolo, ironicamente, di plagio...) ma come dite voi, pare cavarsela meglio nelle cose brevi.



Mai detto il contrario. Io ridurrei il numero di albi capolavoro, ma cmq si tratta di autrice di enorme mestiere e bravura.
Diciamo che per me, ora, pare un poco uscita ( non solo fisicamente..) dal personaggio. Per una sua, legittima, voglia di fare altre cose.

ehh David...mi conosci !!:D
Ares son contento di non essere l'unico che quest'impressione. per il discorso sceneggiatori non mi preoccuperei....magari non ci sono i nomi che citi,ma non si puo' avere tutto,no?