Cravenroad7

Titolo bruttino...

La copertina non mi pare chissà cosa..

Però mi ispira..

copertina eccezionale, ma c'era da aspettarselo, visto che questo è il "suo" albo.
Anche se è palese che ricalchi quella de "Il Progetto" (che tra l'altro fu l'ultima storia di Sclavi prima che smettesse di scrivere Dylan, fatta eccezione per i 4 albi scritti intorno al ventennale)


Che la cosa sia casuale?!

riguardo al titolo, come al solito lo zampino della redazione ha peggiorato le cose...
il titolo proposto da Stano era VIA DALL'INCUBO

Ma il senso di cambiare i titoli? Proprio non lo capisco. Credo che uno sceneggiatore dovrebbe avere per lo meno il diritto di intitolare la storia che scrive nella maniera che preferisce e sottolineando il significato e il concetto che voleva trasmettere con la sua storia. Qualcuno crede che la modifica di un titolo (senza andare ad analizzare gli esempi - tipo "Piovono rane") possa essere in qualche modo MIGLIORATIVO? Un titolo diverso può far vendere qualche copia in più?

Finchè si limitano a cambiare i titoli...

La copertina non mi colpisce per soggetto e impostazione, ma la realizzazione è faraonica.
Dai pochi indizi si potrebbe presagire un horror d' azione più o meno classico, ma la curiosità è alle stelle.

Mah, per me è un caso... ma il significato di questa eventuale citazione quale sarebbe?

Mi ricordo che Chiaverotti mi spiegò che in Brendon non gli accettano mai un titolo qualora abbia un termine particolare già presente nei numeri precedenti...

Comunque Via dall'incubo sarebbe stato un titolo di ben maggiore appeal....ma forse con "La legione degli scheletri" attireranno qualche tredicenne in più

(ho messo lo spoiler per non replicare di nuovo le due immagini)
Ti posso rispondere con il mio nickname, con una H in più: BOH!!!
Però la somiglianza è notevole, non ho potuto fare a meno di pensare immediatamente alla copertina del n°176
Quanto al cambio del titolo, ho chiesto all'autore se anche il soggetto della copertina avesse subito delle modifiche per adattarsi al titolo imposto (vista la presenza degli scheletri), ma la sua risposta è stata questa:
"Questa volta il tema della copertina l'ho scelto io ed è pertinente con la storia."

Quel "Questa volta" non può non inquietare assai.....quante copertine del passato avranno subito la mannaia redazionale?!

In questo caso non parlerei di mannaia: immagino che il più delle volte Stano disegni la copertina senza aver letto la storia, quindi è ovvio che debba ricevere delle indicazioni riguardo tema e soggetto.
Stavolta la storia è sua, quindi ha potuto decidere tutto.

Andatevi a vedere questa intervista molto interessante in cui spiega come fare le copertine (scusate se ho messo il link di facebook, ma prima c'era un video su youtube che hanno tolto)
La copertina è molto bella ma anch'io al primo impatto ho pensato al Progetto

Vorrei precisare a scanso di equivoci, anche se penso che fosse abbastanza chiaro:
l'accostamento che ho fatto tra questa copertina e quella de "Il Progetto" non voleva sotto intendere una critica all'autore o alla copertina stessa, tutt'altro!

Ecco qualche anticipazione fresca fresca dal dal sito della Bonelli:
http://www.sergiobonellieditore.it/auto ... ocazione=3

un pochino ricorda anche questa

FANTASTICOOOO!!!!!

STANO!!!!!!

Tolto il 300, era da tempo che non aspettavo un albo di Dylan con ansia!!!!

Eppure è una pratica comune in qualsiasi campo.
Il miglior romanzo della Barbato ("Mani Nude") ha un titolo ben diverso da quello che avrebbe voluto lei.
E anche un titolo di successo come "La Solitudine dei Numeri Primi", non è quello che aveva deciso l'autore, ma è stato scelto dall'editor.