l'esordio di questa collana è stato ( secondo me ) ottimo
e non delude per nulla le aspettative.
mi è piaciuto rivedere Paola Barbato nel suo stile di scrittura naturale, ovvero grande spazio ai dialoghi, anche se per alcuni in un fumetto è una pecca piuttosto che un pregio, ma c'è modo e modo di farlo, un conto è fare come Gualdoni
e un conto farlo come Berardi, Boselli e la Barbato appunto. quando esordì su Dylan Dog era un po quello che le rimproveravano ( e lei stessa si rimproverava) tutti, e che nel corso degli anni ha limato.
la sua mano si riconosce nell'esasperazione della personalità di Sanson, descrivere il suo lato umano giocando sui dettagli della quotidianità ( il rito abitudinario del boia confortatore) è molto cinematografico ( come lavoro di sceneggiatura) e l'argomento storico trattato si vede che le piace parecchio.
i disegni di Casertano sono strabilianti , piu che un'evoluzione credo che abbia adottato uno stile per la storia trattata. infatti da un po di anni sperimenta continuamente. sul dylan dog, dopo le orrende sperimentazioni ( opinione personale) tipo IL PROGETTO o REQUIEM PER UN MOSTRO è poi ritornato ad un tratto molto piu vicino al Casertano non degli esordi ma comunque classico. nella storia della Barbato ha unito il tratto di MEMORIE DALL'INVISIBILE accentuando i toni cupi per adattarlo alla vicenda ( un bell'uso del chiaroscuro intrecciato e un inspessimento del tratto ) e il risultato è strepitoso.
nel complesso voto 9 sia per la storia sia per i disegni.
ho molte aspettative per questa collana, se ogni storia ha una qualità come questa....