Cravenroad7

Perchè Tex, con il suo zoccolo duro di acquirenti adulti (denaro proprio non contaminato da volubilità adolescenziale), è il fortino degli introiti aziendali.

Forse, eh.

È vero che molti dei disegnatori più quotati vengono spostati su Tex, ma che venga curato meglio è vero solo oggi, non certo ieri (giusto qualche anno fa): infatti, la precedente gestione Nizzi è stata, forse, la peggiore della storia della Casa editrice.

A quanto pare, oltre a quella che sarà pubblicata sul prossimo Gigante, c'è un'altra storia della coppia Marzano-Rinaldi in attesa di pubblicazione.

ma, i lettori di dd di oggi sono belli che adulti.

Già... ma il problema è che fanno parte di quella categoria d'adulti che oscilla tra i 35 e i 45 anni, cioè quella che vive in Italia nel precariato e sta sfornando figli adesso (con tutto ciò che ne comporta economicamente), quindi ben più aleatoria di un sessantenne texano ben inserito ed economicamente affidabile. Insomma, un po' come i mutui delle banche. Pe la Bonelli, Tex, è il massimo della garanzia che ci possa essere oggi. E paradossalmente, proprio come quelle azioni da rendita sicura (bund tedeschi), è quella che a numero singolo rende meno... se si pensa che mettono i migliori autori (che magari costano un tantinello di più) e vi sono regolarmente più pagine di Dylan Dog (30, se non ricordo male) con il prezzo, però, pressoché identico: 2,90... ergo, là hanno una rendita minore, ma da Dylan ci speculano

Vi segnalo che Francesco Tedeschi, Veronica Tinnirello, Mariano Rose, Carlo Arcelli, Gianni Perrino e Davide Caridi (botteganti presso la Bottega Finzioni, scuola di sceneggiatura di Carlo Lucarelli) hanno sceneggiato una storia per il color fest di agosto (si parla già di 2013) dal titolo provvisorio "Il cerchio della morte".
Qui la news http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/02/bottega-finzioni-allinsegna-del-fumetto-allievi-di-lucarelli-firmano-lalbo-di-dylan/370580/

E comunque Tex non ha mai iniziato a vendere poco: è ancora il fumetto più venduto d'Italia.

spetta l'anno zero dove schiattano tutti i vecchietti e vedi che botto.

Leggendo il servizio del Fatto sulla futura storia de La Bottega delle Finzioni, ha catturato la mia attenzione il commento di Lucarelli che aggiunge (più o meno casualmente) il fatto che un suo soggetto è stato scartato. Sarei proprio curioso di sapere di cosa si trattava... giusto per capire se per bocciare la sua idea, poi ci dobbiamo sorbire roba del tipo "Tra moglie e marito...". In fin dei conti, ne "La strada verso il nulla", unica sua prova di soggettista (anche se sceneggiata poi da papà-Sclavi), non si può certo dire che mancava di iniziativa, originalità e creatività. Per quanto possa essere piaciuta o meno, a confronto del Dylan odierno sarebbe tanta roba.

roba da matti....
film del cazz li possono fare e un fumetto no...

perplimo.

C'e' da dire che quella di M&G e' disegnata completamente e stata rifiutata ai tempi di Sclavi , con l'arrivo del nuovo curatore Gualdoni e' stata riproposta ma nonostante avendo provato ad effettuare alcuni tagli E modifiche alla storia era impubblicabile , e rifiutata ancora.

pare bonelli in persona si sia imposto di non pubblicarla.

perchè quelle di pennacchioli e rinaldi sono disegnate in parte?.

Capita a volte in Bonelli che storie iniziate vengano lasciate in sospeso. Non solo nel caso di Dylan Dog.

Molto tempo fa incontrai Alfredo Castelli a una fiera e gli chiesi quando sarebbe uscita la storia annunciata di Martin Mystère su Ettore Majorana (personaggio che mi ha sempre affascinato). Lui mi disse che quella storia era stata 'sospesa' dopo una trentina di tavole e definitivamente accantonata - anche se in seguito qualcosina è stato riciclato. Le ragioni possono essere tante: perchè il curatore si è accorto che la trama ha più punti deboli del previsto, perchè il tema è troppo scottante, ecc.


Tornando al tema 'il personaggio ha fatto il suo tempo', qualcosa del genere è avvenuto anche per Dylan quando la redazione decise che l'horror è passato di moda.
Togliendo l'horror, hanno tolto anche una buona fetta di "identità" alla testata (e il periodo in cui Ruju sfornava gialletti su gialletti è di certo uno dei peggiori di sempre ).
Inoltre a passare di moda non è stato l'horror in-toto, ma solo un certo tipo di horror, quello tipico degli anni '80 e '90, a base di slasher (tanto cari a Chaiverotti) e ironie a profusione.
L'horror si è semplicemente trasformato in qualcos'altro. E continua ad avere successo, se si pensa che un qualsiasi capitolo della saga di Saw ha incassato più di tutti i Venerdì 13 messi insieme!!! (vero che c'è di mezzo anche l'inflazione ).